Ita Airways-Lufthansa, nodo Stati Uniti: il rifiuto dopo le elezioni Europee

Si teme un secco rifiuto da parte della Commissione europea, dopo mesi di trattative, all'operazione Ita-Lufthansa: ecco il motivo

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

A gravare sul futuro della trattativa Ita Airways-Lufhtansa è sempre il giudizio dell’Unione europea. Una decisione in merito alla delicata trattativa, dalle numerose ramificazioni, non è stata ancora presa. I tempi così si allungano, il che ha portato alle dure reazioni di Salvini e Giorgetti. Di seguito cosa sta succedendo al momento.

Nodo Stati Uniti

La Commissione europea chiede ancora delle rinunce a Ita Airways e Lufthansa. Resiste il nodo delle rotte a lungo raggio da Fiumicino agli Stati Uniti. Ciò si traduce nel dettaglio nell’ingresso di Ita Airways nella joint venture con United e Air Canada, di cui fa parte l’operatore acquirente.

Fonti comunitarie evidenziano una chiara distanza tra le parti, anche se la Commissione europea non ha ancora preso una decisione ufficiale, che chiude definitivamente i giochi. I negoziati proseguono e l’orientamento selezionato dall’Ue potrebbe essere posto in evidenza soltanto dopo le Europee 2024. Il motivo è da ricercare nel peso politico di questa scelta, in un verso o nell’altro.

Slot liberi

Quali sono nel dettaglio le rinunce che Ita Airways e Lufthansa dovrebbero compiere per riuscire a convincere totalmente l’Unione europea? Per quanto riguarda l’aeroporto di Linate, particolarmente attenzionato in questa vicenda, si parla di sei rotte, verso:

  • Francoforte;
  • Monaco;
  • Bruxelles;
  • Amburgo;
  • Düsseldorf;
  • Vienna (in programma e non ancora operativa).

Altre cinque rotte invece riguardano l’aeroporto di Roma Fiumicino: Francoforte, Monaco, Bruxelles, Zurigo e Vienna.

Il vero punto critico del dossier è dato dal nodo intercontinentale. I collegamenti con gli Stati Uniti e il Canada sono al centro della richiesta di Lufthansa verso la Commissione europea: congelare per almeno tre anni un possibile ingresso di Ita Airways nell’alleanza A++ con le compagnie aeree d’oltreoceano.

Dinanzi a questa situazione, però, è naturale chiedersi chi andrà a colmare il vuoto lasciato dai due vettori. Nel documento in esame a Bruxelles le proposte per Linate sono due. Sono state individuate due compagnie low cost, Volotea e EasyJet. Esclusa dunque Ryanair dal progetto Ita-Lufthansa, anche se i “giochi” su Fiumicino sono ancora tutti da fare.

Giorgetti e Salvini

Dure le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in merito alla situazione Ita Airways-Lufthansa. Una condizione di stallo che ha portato a queste dichiarazioni: “Ogni singolo italiano, di destra o sinistra, ha compreso perfettamente che il governo ha fatto la cosa giusta su Ita e Lufthansa. Dispiace che l’Europa, e soltanto lei, non l’abbia ancora capito, ad oggi”.

Dopo sei mesi di trattative, lo scenario cui il ministro pare far riferimento è quello di un giudizio negativo da parte di Bruxelles. Se Giorgetti resta un po’ criptico, per così dire, decisamente più plateale nei modi è Matteo Salvini. Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti ha dichiarato: “Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezioni per bocciare l’accordo tra Ita e Lufthansa, se davvero l’Europa vuole mettere a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia pur di fare un piacere ai francesi, tutto questo sarebbe gravissimo”.

La soluzione? Una immediata non esiste. L’Italia potrebbe sempre optare per un ricorso al Tribunale di primo grado dell’Unione, così come alla Corte di Giustizia. Per vedere concretizzata una sentenza, però, occorrerebbero ulteriori mesi, nella migliore delle ipotesi, anni nella peggiore.