Fino a pochi anni fa, i periodi di sosta che scandiscono il calendario dei campionati di calcio erano vissuti dagli appassionati con grande sofferenza: due settimane di inutili amichevoli tra Nazionali, con poche emozioni per i tifosi e molti rischi di infortunio per chi scende in campo.
Nel tentativo di rimediare a questo scenario, dal 2018 la Uefa ha creato la Nations League, una vera e propria competizione che si disputa con cadenza biennale e a cui partecipano 55 federazioni affiliate.
Nations League: l’unico precedente e il cammino fino ad oggi
Dopo la prima vittoria del Portogallo nel giugno 2019, la seconda edizione è ora giunta alle Final Four (composte dai due match di semifinale e dalla finale), dopo una lunga e articolata fase a gironi disputata tra settembre e novembre 2020.
A darsi battaglia per un posto nell’atto decisivo (la finale si disputerà domenica 10 ottobre allo stadio Giuseppe Meazza di Milano) c’è anche l’Italia di mister Roberto Mancini – fresca del successo all’Europeo (qui per vedere l’effetto sui contagi dei festeggiamenti) – che questa sera scende in campo contro la Spagna.
Nell’altra semifinale (in programma domani sera) la sfida è tra il Belgio e la Francia campione del mondo in carica. Fischio d’inizio alle ore 20:45, questa sera a Milano, domani sera a Torino.
Nations League: il format del torneo e come funzionano le Final Four
Le quattro squadre che si daranno battaglia hanno guadagnato l’accesso vincendo i rispettivi gironi durante la fase preliminare del torneo.
In un primo momento, tutte le 55 squadre partecipanti sono state suddivise in leghe e in gironi a seconda del ranking mondiale occupato e dei risultati ottenuti nelle altre competizioni per Nazionali.
Ora però sono rimaste solo in 4, di cui solo due riusciranno a raggiungere la finale di domenica, mentre le squadre perdenti si sfideranno nella finale per il terzo posto (prevista sempre per domenica, ma con fischio d’inizio alle ore 15).
In tutte le 4 partite che si disputeranno da oggi a domenica, in caso di parità dopo i 90 minuti si andrà ai tempi supplementari e poi ai rigori, proprio come succede ai Mondiali e agli Europei. Unica eccezione per la “finalina”, dove invece si andrà direttamente ai rigori senza passare dall’extra-time.
Nations League: quanto valgono i premi e a chi spettano
Leggendo il regolamento pubblicato sul sito dell’Uefa, la squadra vincitrice delle Final Four di Nations League non riceverà nessun altro premio oltre alla coppa specifica.
Infatti – dal punto di vista strettamente del calcio giocato – per le formazioni giunte fin qui non è previsto nessun vantaggio in termini di qualificazione ad altre coppe o posizioni privilegiate in sede di sorteggio per Mondiali ed Europei.
Chi beneficia della partecipazione alla Nations League sono però le singole federazioni nazionali (per l’Italia si parla della Figc – Federazione italiana giuoco calcio).
Se ad oggi non è ancora stata stabilita una remunerazione fissa per chi arriva in fondo al torneo, è comunque possibile guardare quanto successo nella fase finale della prima edizione.
Era il 2019, le due Nazionali che si fermarono in semifinale (Inghilterra e Svizzera) vennero premiate con poco meno di un milione di euro a testa, la finalista Olanda con 2 milioni di euro, mentre il compenso per i campioni del Portogallo fu di circa 3,5 milioni di euro.