Ibrahimovic torna al Milan da consulente: dal business al campo, Pioli trema

Nuova sfida per Zlatan Ibrahimovic, nominato senior advisor di RedBird per il Milan: ecco di cosa si occuperà il 42enne svedese, attivissimo nell'imprenditoria

Pubblicato: 11 Dicembre 2023 22:00

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Non c’è due senza tre per Zlatan Ibrahimovic che dopo aver riabbracciato il Milan e i milanisti nel dicembre 2019 a sette anni dalla prima esperienza, torna in rossonero, seppur in altra veste. Dal campo alla tribuna, o per meglio dire nei posti più vicini alla panchina del club meneghino, il passo è breve per il “Cigno di Malmö” che rivestirà il ruolo di senior advisor in RedBird, società proprietaria del Milan, per lavorare “in stretto coordinamento” con proprietà e management e con un “ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali”, ma non solo.

E Stefano Pioli, che negli anni di Ibra calciatore ha potuto contare sul carisma dello svedese, ora comincia a tremare, perché l’ex attaccante potrà anche mettere bocca su aspetti di campo e avere una voce in capitolo importante sul futuro del tecnico e della sua panchina in rossonero.

Ibrahimovic consulente nel Milan, il terzo ritorno

2010, 2019 e 2023. Tre anni, tre ritorni per Zlatan Ibrahimovic al Milan, con lo svedese che è diventato una bandiera del club rossonero prima in campo e ora fuori. Sì, perché il nuovo ruolo di Ibra nel club meneghino è diverso da quelli degli anni precedenti, da bomber a trascinatore.

Trascinatore in campo lo è stato per anni, ma anche dalla panchina o tribuna nell’ultimo periodo quando il fisico cominciava ad abbandonarlo e gli acciacchi al ginocchio si facevano troppo frequenti per poter giocare. Ora però tutto cambia, per poter cambiare tutto, o si spera, nel trend negativo intrapreso dal Milan negli ultimi mesi.

Da Bergamo 2019 a Bergamo 2023, quattro anni dopo sembra essere un copione che si ripete. Il secondo ritorno di Ibra al Milan, infatti, era coinciso con la clamorosa debacle contro l’Atalanta, il terzo, invece, dopo la sconfitta delle scorse ore contro la Dea con gol al bacio (di tacco) di Muriel.

Una “mission impossibile” per lo svedese? Per lui di impossibile non c’è niente, e il terzo ritorno in rossonero ne è la prova.

“Non è una decisione presa alla leggera, ma un sogno. Il mio amore per i rossoneri non avrà mai fine e l’opportunità di far parte del loro futuro in modo significativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Sono grato a Gerry Cardinale per avermi messo a disposizione questa opportunità – le prime parole di Zlatan da senior advisor rossonero –. Ho pensato a lungo e intensamente ai primi passi della mia carriera post calcio giocato, e non potrei essere più entusiasta di iniziare questo viaggio come membro di RedBird e Milan. Per me e la mia famiglia, questo è davvero un ritorno a casa“.

Il nuovo ruolo di Ibrahimovic nel Milan

Il ritorno di Ibrahimovic al Milan è cosa fatta da giorni, se non addirittura da settimane o qualche mese. Perché lo svedese si era riavvicinato al club nell’ultimo periodo quando la squadra non stava dando il meglio di sé in campo, e aveva cominciato a parlare con la società per cercare un modo per rientrare e dare la scossa ai suoi ex compagni dopo il ribaltone in estate con gli addii di Maldini e Massara.

Un accordo, quello tra i rossoneri e Ibra, che però è stato ufficializzato solo nel pomeriggio di lunedì 11 dicembre 2023, dopo che il Financial Times aveva lanciato l’indiscrezione con le parole dell’amministratore delegato Giorgio Furlani che aveva ammesso: “Portare un leader come Ibra in veste di consulente per il team dirigenziale dell’AC Milan sottolinea il nostro impegno per il successo futuro del nostro club“.

E così è stato, con Ibrahimovic che ha accettato l’incarico di senior advisor. Ma che significa? In poche parole il compito del 42enne di Malmö sarà quello legato ad affari e business, con l’obiettivo di “ampliare ulteriormente il portafoglio esistente di asset della società di investimento in sport, media e intrattenimento”.

Dal punto di vista tecnico, però, Ibra rischia di passare come doppione di Pioli, se non addirittura il suo tutor perché avrà il compito di motivare i calciatori, intervenire nello spogliatoio, dare una “scossa” per risollevare il Milan dal momento no. Fonti rossonere assicurano che lui e Pioli abbiano già parlato a lungo in varie telefonate e che Zlatan non torni per “commissariare” nessuno. Ma la sera del 13 dicembre, quando il Milan giocherà in Champions League contro il Newcastle, potrebbe essere decisiva per Pioli e tutti i nodi potrebbero venire al pettine.

L’impero economico di Zlatan Ibrahimovic

Ma Zlatan Ibrahimovic di affari fuori dal campo se ne intende. Se tutti conoscono l’Ibra calciatore, non tutti sanno che dietro la figura del possente svedese c’è anche quella di un abile imprenditore che negli anni si è arricchito non soltanto facendo calcio. Nell’ultimo periodo si è visto spesso apparire in pubblicità sulle tv italiane, ma gli introiti del 42enne sono ancor più ricchi di una semplice comparsa.

Sì, perché già da calciatore aveva avviato l’impresa di “Mind the gum”, azienda della quale è socio e che produce gomme da masticare sponsorizzate come integratori. Ma non solo questo, perché Ibrahimovic ha saputo sfruttare anche il trend del padel.

Appese le scarpette al chiodo, infatti, lo svedese si è tenuto allenato giocando al “nuovo” sport del momento, e ha deciso di investire una parte dei suoi averi nel mondo della racchetta. Il gigante di Malmö è diventato infatti imprenditore di spicco del settore, con una linea di centri dedicati chiamati “Padel Zenter”.

Oltre ad aver aperto cinque strutture in Svezia, il padel made in Ibra è sbarcato anche in Italia, con un centro a Segrate, nel milanese, d’avanguardia e massima bellezza. Composta da 13 campi da padel di nuova generazione e di altissima qualità, 4 all’esterno e 9 campi all’interno tutti omologati per giocare ai massimi livelli internazionali, la struttura è un vero e proprio fiore all’occhiello.

Finita qui? Assolutamente no, perché Ibrahimovic come tanti suoi colleghi ha investito tanto anche sulle proprietà immobiliari. In Italia e all’estero, infatti, Ibracadabra è proprietario di numerose case di lusso che Zlatan ha acquistato ad esempio a New York, a Stoccolma e a Milano.

Titolare della Unknown Ab, una società utilizzata per gli investimenti, oltre che nel padel e nei chewing-gum citati, anche in società di storage, eSports e palestre online, Ibra ha messo al sicuro un patrimonio immobiliare da oltre 38 milioni di euro netti.

I suoi beni complessivi sono stimati intorno a 2 miliardi di corone, cioè circa 167 milioni di euro. Ibrahimovic però, in una recente intervista, ha sostenuto che la cifra corretta della sua fortuna sarebbe di 5,5 miliardi di corone, ovvero 460 milioni di euro. “Ma non me ne importa niente. I soldi ti rendono la vita facile ma non credo portino felicità” le parole di Ibra, che col suo pensiero è ora chiamato a dare la svolta in casa Milan per ritrovare la tanto ambita felicità.