San Siro, attesa la manifestazione di interesse di Inter e Milan ma San Donato è sullo sfondo

Il Milan continua a tenere in piedi le due ipotesi di costruzione del nuovo stadio sia nell'area di San Siro, sia a San Donato, mentre Sala attende le manifestazioni di interesse

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 24 Ottobre 2024 23:57

La vicenda del nuovo stadio di Inter e Milan sembra ormai avviata verso la conclusione della costruzione dell’impianto nell’area di San Siro, al fianco dello storico Meazza. Un punto di caduta finale dopo mesi di trattative che dovrebbe essere confermato dagli intendimenti emersi nell’ultimo incontro tra le due società, il Comune di Milano e il ministero della Cultura. Ma per mettere la parola fine alle trattative si aspetta la manifestazione di interesse dei club, con i rossoneri, in particolare, che non avrebbero ancora scartato del tutto l’ipotesi di un proprio stadio a San Donato.

Le manifestazioni di interesse

A sottolineare come il piano di riserva del Milan rimanga ancora in piedi, almeno fino a quando non si conoscerà la valutazione dell’Agenzia delle Entrate sul valore dell’area di San Siro, è stato il sindaco del capoluogo, Giuseppe Sala.

“Certe dichiarazioni sono anche da comprendere, il Milan ha già fatto un investimento a San Donato – ha affermato il primo cittadino tornando sul tema – Io non ho altro da aggiungere fino a che, come spero, succederà una cosa che sarà il momento di svolta, e cioè che le squadre faranno una manifestazione di interesse. Con la valutazione dell’Agenzia delle entrate ci siamo quasi”.

“L’impianto di San Siro non verrà dedicato a eventi che porteranno gente, concerti o altre partite. Per cui il Meazza, in parte bisognerà conservarlo, si lavorerà per fare quello di cui hanno bisogno le squadre cercando di conservare le vestigia storiche”, ha chiarito Sala, secondo cui sarà necessario, inoltre, “migliorare la gestione dei parcheggi”.

“Ai residenti dico due cose – ha aggiunto il sindaco – uno che cercheremo di fare di tutto per migliorare la zona, portare più verde e non più caos e traffico e inoltre che i fondi che il Comune prenderà” dalla vendita dello stadio e dell’area alle squadre “li metteremo per migliorare l’edilizia popolare che lì è decisamente carente”.

L’ipotesi San Donato

Sullo sfondo del nuovo San Siro, il comune di San Donato sta continuando a mandare avanti le pratiche burocratiche come previsto dall’Accordo di Programma.

Ma mentre il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ribadisce come la società stia valutando di pari passo entrambe le opzioni, ricordando gli investimenti fatti dal club sull’area San Francesco, il sindaco del comune dell’hinterland, Francesco Squeri, ha chiesto in una nota chiarimenti alla società rossonera sul progetto del nuovo impianto, proprio alla luce dell’ultimo incontro tra Inter, Milan, ministero della Cultura e Comune di Milano.

Entro la fine del mese la società dovrebbe aver terminato i lavori di bonifica e recinzione della zona di sua proprietà, dove dovrebbe nascere un nuovo impianto, e lunedì 28 ottobre il tema sarà affrontato nella seduta del nuovo consiglio comunale di San Donato, che mette fra i propri ordini del giorno anche il progetto rossonero, come si legge al punto numero cinque: “Mozione per richiesta di sondaggio consultivo rivolto alla cittadinanza per valutazione progetto stadio A.C. Milan su area ‘San Francesco’ presentata dal consigliere Forenza”.

Lo scorso maggio, il Collegio dei Garanti ha dichiarato l’inammissibilità della richiesta di referendum, presentato a inizio febbraio dai rappresentanti del “Comitato No Stadio”.