Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato l’imminente presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma. Dal palco dell’Auditorium Parco della Musica, durante il Rapporto annuale alla città, ha dichiarato: “Entro novembre avremo il progetto definitivo del nuovo stadio della Roma e sarà uno degli stadi più belli del mondo”. L’annuncio ha suscitato l’entusiasmo dei tifosi giallorossi, che attendono da anni la costruzione di un impianto di proprietà. La zona individuata è Pietralata, dove sono già iniziati i primi scavi archeologici. L’obiettivo del club, guidato da Dan e Ryan Friedkin, è inaugurare l’arena entro il 2029, ma con una prima “apertura virtuale” prevista nel 2026, in linea con le scadenze Uefa per la candidatura agli Europei del 2032.
L’investimento economico e le caratteristiche del nuovo stadio
Il sindaco Gualtieri ha ricordato come il nuovo impianto possa rientrare tra gli stadi scelti per Euro 2032, che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. La Uefa richiede che i progetti degli impianti candidati siano presentati entro ottobre 2026, con la possibilità di inserire anche stadi “cantierabili” entro marzo 2027. Ciò significa che, per rientrare nella rosa degli impianti europei, la Roma dovrà accelerare i lavori e completare l’iter amministrativo entro i prossimi due anni.
Il nuovo stadio di Pietralata rappresenta uno degli investimenti più significativi mai realizzati da un club italiano. Il costo complessivo, inizialmente stimato in 528 milioni di euro, è salito a 1,1 miliardi di euro a causa delle prescrizioni del Comune e delle opere pubbliche connesse.
Il progetto prevede una capienza fino a 62.000 spettatori, di cui 5.500 posti riservati a suite e sky box. Sarà realizzato anche un parco attrezzato di 11 ettari, definito dallo stesso Gualtieri “un polmone di gioia per la città”, che accompagnerà l’impianto sportivo con spazi verdi, aree commerciali e infrastrutture dedicate alla mobilità.
La Roma ha accolto positivamente le parole del sindaco, sottolineando l’impegno del club nel rispettare tutte le prescrizioni urbanistiche e ambientali richieste. Secondo il piano, il Campidoglio analizzerà il progetto all’inizio del 2026, con l’obiettivo di dare il via libera entro pochi mesi.
L’iter amministrativo e i prossimi passaggi
Dopo la presentazione ufficiale, il progetto sarà sottoposto all’esame del Campidoglio, che dovrà esprimersi entro l’inizio del 2026. In caso di esito positivo, la documentazione passerà alla Regione Lazio per la Conferenza di servizi decisoria, che potrà durare fino a 180 giorni. Solo al termine di questo percorso potrà essere posata la prima pietra, prevista per i primi mesi del 2027.
Il percorso resta complesso, ma la Roma ha già completato gran parte delle procedure preliminari, rispettando le indicazioni ricevute dal Comune in materia di sostenibilità ambientale, viabilità e integrazione urbanistica.
Il confronto con il progetto Lazio-Flaminio
Nel corso dello stesso evento, Gualtieri ha fatto riferimento anche alla situazione dello stadio Flaminio, legata al progetto della Lazio. “Per il Flaminio è in corso un confronto con la società sulla procedura adeguata da adottare”, ha spiegato il sindaco. Il club biancoceleste ha presentato un piano di riqualificazione da 140 milioni di euro, ma il percorso amministrativo si è rallentato dopo il cambio di procedura da concessione a diritto di superficie, che richiede nuovi passaggi legali e finanziari. L’amministrazione capitolina dovrà quindi gestire due progetti paralleli: la costruzione del nuovo impianto della Roma e la riqualificazione dello storico stadio Flaminio per la Lazio.