Genoa, Dan Sucu è il nuovo proprietario del club: rilevate il 77% delle quote

Il nuovo proprietario del Genoa è l'imprenditore rumeno Dan Sucu, già proprietario del Rapid Bucarest: nato come guida turistica, oggi è capo di Mobexpert e della Confindustria del suo Paese.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 18 Dicembre 2024 19:53

Il Genoa ha una nuova proprietà e passa nelle mani di Dan Sucu che, così come riferito da un comunicato del club, è diventato azionista di maggioranza con circa il 77% delle quote. Classe 1963, Sucu è un imprenditore rumeno, di Bucarest per l’esattezza, già proprietario di un’altra squadra di calcio, il Rapid Bucarest. L’intera operazione ha previsto un aumento di capitale pari a 45.356.262 euro.

La nuova proprietà del Genoa

Sul sito ufficiale del Genoa è presente un comunicato che recita: “L’imprenditore rumeno (Dan Sucu, ndr.), tramite un proprio veicolo d’investimento, ha sottoscritto per intero l’aumento di capitale di 45.356.262 euro, ottenendo in cambio una partecipazione del capitale sociale nell’intorno del 77% lasciando in minoranza i precedenti soci”. La maggioranza delle quote del club è stata principalmente rilevata da 777 partners.

In casa del Grifone comincia dunque oggi, 18 dicembre 2024, una nuova era che si spera possa essere più fortunata rispetto a quella degli ultimi anni, fatta di più bassi che alti sul rettangolo di gioco.

Chi è Dan Sucu

Dan Sucu non è nuovo, come detto, al mondo del calcio, essendo già proprietario del Rapid Bucarest (90% delle quote), squadra della città che gli diede i natali il 25 aprile del 1963.

Dopo aver iniziato la sua carriera lavorativa come guida turistica, oggi Sucu è un affermato imprenditore nel campo dell’arredamento essendo il patron di Mobexpert, il più grande brand del settore in Romania con all’attivo ben 2.200 dipendenti. Nella più classica delle favole potrebbe essere definito un uomo che si è fatto da solo, ma il racconto sarebbe fuorviante e incompleto se non fosse corredato dalla spregiudicatezza che l’imprenditore rumeno ha avuto negli affari soprattutto all’inizio del suo percorso. Per avere i fondi necessari per la sua prima spedizione di mobili da Parigi vendette la casa avuta in eredità dalla sua famiglia, un all-in che si è dimostrato essere – solo dopo – vincente.

Il primo Mobexpert venne aperto nel centro commerciale Unirea di Bucarest e vantava soltanto 150 metri quadri per un investimento iniziale di soli mille dollari. Era, tuttavia, la prima pietra di quello che di lì a poco sarebbe diventato un colosso dell’arredamento in Romania e non solo. Oggi sono 8 gli stabilimenti della sua azienda che vanta una rete di negozi evoluta anche in Serbia e Bulgaria.

È inoltre a capo della Confederația Patronală Concordia, cioè il corrispettivo rumeno dell’italiana Confindustria, con i suoi investimenti che interessano anche campi diversi dall’industria del mobile. Oltre al calcio, Sucu porta avanti opere nel campo immobiliare nel suo Paese e, dal 2022, è entrato nel mondo dei media diventando azionista del principale quotidiano economico rumeno, lo Ziarul Financiar.

Il patrimonio del nuovo proprietario del Genoa

Il progetto imprenditoriale partito dal basso di Sucu gli ha permesso, a 61 anni, di arrivare a essere il 24° uomo più ricco della Romania. Il suo patrimonio è valutato 1,5 miliardi di Leu rumeni, cioè 300 milioni di euro.

Gli altri investimenti nel calcio

Dal 2022 Dan Sucu è anche proprietario del Rapid Bucarest, club della sua città natale con oltre 100 anni di storia. Da quando ha rilevato il 90% delle quote societarie ha avviato un processo di risanamento che ha comportato lo svecchiamento delle strutture della società e lo sviluppo di infrastrutture. La squadra ha dunque ottenuto un moderno centro sportivo e un’accademia giovanile che, nell’idea dell’imprenditore, è un ottimo mezzo per rendere il calcio uno strumento sociale che aiuti i più giovani a trovare la propria strada e crescere in un ambiente sano. Al momento sono oltre 700 i calciatori dell’accademia del Rapid Bucarest.