Assegno Unico, al via i pagamenti: quando arrivano e per chi

Ottime notizie per tutti coloro che hanno fatto già domanda per il nuovo Assegno Unico per i figli a carico. L'INPS, con la Banca d’Italia, ha iniziato i pagamenti

Ottime notizie per tutti coloro che hanno fatto già domanda per il nuovo Assegno Unico per i figli a carico. L’INPS, in collaborazione con la Banca d’Italia, ha iniziato infatti i pagamenti della prima mensilità di Assegno Unico per circa 5 milioni di figli beneficiari, riferiti a circa 3 milioni di domande presentate tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2022.

Ricordiamo che l’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, al ricorrere di determinate condizioni, e senza limiti di età per i figli disabili. L’Assegno è definito unico perché riunisce in sé i precedenti aiuti alle famiglie, tranne uno, in un’ottica di semplificazione.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Ma viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.

E’ corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente o, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, mediante accredito su conto corrente bancario o postale, oppure scegliendo la modalità del bonifico domiciliato.

A chi spetta: i requisiti

L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrano queste condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
    – frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea
    – svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui
    – sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
    – svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Qui tutte le info su come fare domanda.

Quanto spetta: gli importi

L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’ ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi (qui chi riceverà fino a 2mila euro in più).

In particolare, è prevista:

  • una quota variabile modulata in modo progressivo: si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro. Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con 4 o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità
  • una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente alla riforma.

Quali aiuti alle famiglie non esistono più perché sostituiti dall’Assegno Unico

Ricordiamo, proprio nell’ottica della semplificazione e dell’universalità, che con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico, dal mese di marzo 2022 sono state abrogate tutte le altre misure di sostegno alla natalità, proprio perché assorbite dall’Assegno stesso, tranne una. Hanno dunque cessato di esistere:

  • Bonus mamma domani (il premio alla nascita o all’adozione
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • Bonus bebè (l’assegno di natalità)
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

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Con quali aiuti è compatibile

L’unica eccezione riguarda il Bonus asilo nido: l’Assegno unico non assorbe né limita gli importi del Bonus asilo nido. E’ anche compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

Inoltre è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza l’importo dell’Assegno è erogato, con le stesse modalità di erogazione del RdC, proprio mediante accredito sulla carta RdC già in possesso dei destinatari.

Quando e a chi arrivano i primi pagamenti

I primi accrediti dell’Assegno Unico arrivano sui conti correnti dei genitori italiani a partire da mercoledì 16 marzo. Tutti i pagamenti saranno comunque completati dall’INPS entro fine marzo. I primi arrivano a 5 milioni di figli beneficiari, riferiti a circa 3 milioni di domande presentate tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2022.

“Da oggi le famiglie italiane con figli a carico inizieranno a ricevere gli importi dell’Assegno unico e universale. Un giorno importante, che segna concretamente un nuovo passo e ridisegna il paradigma delle scelte nelle politiche familiari” ha commentato la ministra per la Famiglia Elena Bonetti, che si dice “grata” a tutti coloro che in questi mesi hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto che investe nei giovani e riattiva, come indicato più volte dal premier Draghi, “quel gusto del futuro necessario all’Italia per ripartire”.

Entro quando fare domanda

In diversi state scrivendo a QuiFinanza per capire se c’è ancora tempo per chiedere l’Assegno Unico. E la risposta, fortunatamente, è assolutamente sì. Per entrare nella prima tranche di pagamenti bisognava fare domanda entro il 28 febbraio. Per chi inoltrasse la domanda in questo mese di marzo, tuttavia, il pagamento della prima tranche arriverà a partire dal mese di aprile.

L’altra data utile però è il 30 giugno, per avere i pagamenti da marzo. Per le domande inviate dal 1° luglio il contributo sarà riconosciuto dal mese successivo a quello della domanda, cioè da agosto.

I dati ISEE non inseriti in prima istanza verranno automaticamente aggiornati dall’INPS sulla base delle certificazioni acquisite dagli utenti tramite Caf o Agenzia delle entrate e le somme relative degli assegni saranno automaticamente adeguate.

Ricordiamo infine che i beneficiari di Reddito di cittadinanza in possesso dei requisiti necessari per l’Assegno Unico riceveranno d’ufficio sulla propria carta gli importi spettanti per il mese di marzo a partire da aprile, insieme alla rata di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.