Come rivendere i regali di Natale: le piattaforme che fanno guadagnare

Una panoramica sulle cinque principali piattaforme dove rivendere i regali di Natale, e non solo: ecco come guadagnare dalle festività

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Diciamoci la verità, non sempre si riceve il regalo sognato. È la regola del Natale e fa parte del gioco. In alcuni casi il dono è volutamente “brutto”, così per scherzare in famiglia o tra amici. In altri casi lo è involontariamente e, ancora, ci sono i doni fatti mal volentieri. Avete mai ricevuto del bagnoschiuma sotto l’albero?

Pino Silvestre a parte, è possibile ritrovarsi con dei doppioni o semplicemente volersi disfare di qualcosa ritenuto inutile. Al di là della possibilità dei cambi, basti pensare all’abbigliamento, si possono rivendere i regali di Natale su diverse piattaforme, per chi è a caccia di contanti. Vediamo nel dettaglio come muoversi.

Il mercato online classico

Perché cambiare la via vecchia per la nuova, parafrasando un antico detto. Parliamo, dunque, di eBay, Subito e Facebook Marketplace. Si tratta di proposte che tutto il pubblico, o quasi, conosce. Considerando come Facebook sia ormai popolato quasi esclusivamente da utenti alquanto maturi, il Marketplace è per loro qualcosa di molto utile e conveniente.

Tutto in una sola app, foto del cenone, auguri su Messanger e rivendita dei regali sgraditi. Via app o browser, si trova l’icona di uno stand, posta di fianco a quella dedicata ai video. Cliccandoci, si avrà dinanzi una galleria di immagini, in questo caso di nessun interesse, dovendo vendere e non acquistare. Ecco i passaggi da seguire: cliccare sul tasto vendi e poi crea annuncio, indicando il tipo di articolo in proprio possesso, per poi seguire le indicazioni, dalla foto al prezzo, dalla categoria alla descrizione.

Un altro grande classico è eBay, al quale occorrerà iscriversi per poter vendere, così come Subito. I due rappresentano i veterani della vendita di prodotti usati, e anche in questo caso è molto facile procedere. Nella home troviamo, nei due casi, il tasto “vendi”. Una volta cliccato, si avrà modo di seguire le indicazioni per poter descrivere al meglio ciò di cui ci si vuole liberare. In tutti e tre i casi è possibile optare per la consegna a mano, che permette di tenere basso il prezzo, evitando spese di spedizione.

Nello specifico, eBay offre differenti opzioni di vendita, dal prezzo fisso senza offerte ricevibili dagli utenti a quello trattabile, fino ad arrivare all’asta, che ha una durata varia e permette di aggiungere un prezzo di base e una soglia bastevole per la vendita immediata.

Le nuove app

Non è del tutto corretto parlare di “nuove app” nel caso di Vinted e Wallapop, considerando come siano in circolazione da un po’, ma di certo sono ignote a una certa fascia d’utenza. Vinted è nato pubblicizzando principalmente la moda “second hand”, ovvero il riciclo dell’usato altrui. Sguardo rivolto dunque ai vestiti, ma non più. Ormai si è aperto a tutto ciò che si desidera far uscire dalla propria abitazione.

Al di là del metodo, molto intuitivo, come negli altri casi, il vantaggio è dato dal fatto di non trattenere commissioni sul venduto. Ci si può avvantaggiare, inoltre, del fatto che tutte le spedizioni, effettuate tramite la piattaforma, sono rintracciabili. Di grande appeal, nell’ultimo anno, è Wallapop, il cui slogan è “se non lo usi, vendilo”. L’idea è sempre la stessa, quella di promuovere un consumismo più sostenibile, almeno in teoria. In molti infatti sostengono che le persone sono così invogliate a comprare e usare molto meno i propri prodotti, in funzione di una rapida vendita e un continuo ricambio, dunque consumo e inquinamento.

Al di là di ciò, il processo è semplicissimo e parte tutto dalle foto. Una volta caricare, si dovrà procedere via app all’accurata descrizione del bene in vendita, indicando il prezzo e pubblicando. Nulla di nuovo ma, anche in questo caso, come Vinted, ciò che si guadagna è dell’utente, con spedizione a carico sempre di chi acquista. Il venditore è dunque tutelato e può offrire la spedizione Wallapop via posta, o magari effettuare il tutto di persona. E per i soldi? Interessante l’idea del portafoglio Wallapop, che permette di arricchire il proprio conto, per fare magari degli acquisti, trasferendo magari il tutto sul proprio account bancario.