Cos’è la sindrome di Guillain-Barré e cosa c’entra con AstraZeneca

Il comitato di farmacovigilanza dell'Ema sta verificando le segnalazione di presunti casi di Gbs dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid

Pubblicato: 7 Maggio 2021 19:13Aggiornato: 23 Settembre 2022 11:52

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il vaccino AstraZeneca è finito sotto stretta analisi e non soltanto da parte dei negazionisti e dei complottisti. Sono svariati i casi che evidenziano delle reazioni allarmanti. Statisticamente si tratta di una percentuale nettamente bassa ma, quando si parla di vite umane, non è possibile ridurle a una statistica. Si è così parlato ampiamente dei casi di trombosi associati a un basso livello di piastrine.

Di colpo si torna a puntare il dito contro il vaccino AstraZeneca, ma in questo caso a volerci vedere chiaro è l’Ema. L’obiettivo è quello di verificare l’ipotesi di un altro effetto collaterale. Il comitato di farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco sta infatti valutando presunti sintomi della sindrome di Guillain-Barré rilevati dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria contro il Covid-19.

Sindrome di Guillain-Barré e AstraZeneca: i controlli dell’Ema

Va da sé che non tutti sappiamo di cosa si parli quanto si fa riferimento alla Gbs, ovvero la sindrome di Guillain-Barré. Proviamo dunque a spiegare cos’è: si tratta di un disturbo del sistema immunitario. Nella metà dei casi, sostengono gli studi, ciò si manifesta in seguito a infezioni batteriche e virali. Viene attaccato il rivestimento esterno delle fibre nervose. La conseguenza è uno statao di infiammazione con acuto dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà nel camminare.

L’Ente regolatorio europeo ha fatto sapere, facendo il punto sulle attività degli esperti del Prac, di essere al lavoro per accertare la possibilità di un legame tra la sindrome e il farmaco della multinazionale anglo-svedese.

Nel report dell’ultima riunione l’Ema ha dichiarato di aver preso in esame “i dati forniti dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio”, Aic, del vaccino di AstraZeneca “sui casi di sindrome di Guillain-Barré segnalati a seguito della vaccinazione.”

“La Gbs è stata identificata durante il processo di Aic come un possibile evento avverso che richiede specifiche attività di monitoraggio” viene spiegato ancora dall’Agenzia che precisa: “Il Prac ha chiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un’analisi di tutti i casi segnalati, nell’ambito del prossimo rapporto di sicurezza”.

Cos’è la sindrome di Guillain-Barré

La malattia, anche nota come polineurite idiopatica acuta e paralisi ascendente di Landry, o semplicemente Gbs, si manifesta come un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi periferici. Parliamo dunque di quelli esterni al cervello, così come al midollo spinale. Di seguito riportiamo quelli che sono i sintomi ben noti della patologia:

  • dolore;
  • intorpidimento delle braccia;
  • intorpidimento delle gambe;
  • paralisi;
  • deboletta dei muscoli respiratori;
  • debolezza del viso.

Questa patologia può colpire soggetti di qualsiasi età e sesso, il che non fa che aumetare il grado d’allarme in merito al vaccino di AstraZeneca. Nel caso in cui si verifichi l’insorgenza della sindrome, la maggior parte dei pazienti deve essere ricoverata in terapia intensiva, specialmente se necessitano di supporto respiratorio o se hanno difficoltà di deglutizione.

Nella maggior parte dei casi i pazienti si ristabiliscono, anche dopo mesi, ma alcuni pazienti potrebbero presentare disabilità a lungo termine di vari gradi. Il tasso di mortalità è inferiore al 5 percento.