L’emergenza Covid è tutt’altro che finita. In tutta Italia i casi di persone positive al coronavirus sono in aumento e le Regioni stanno preparando un documento ad hoc da sottoporre nei prossimi giorni al governo.
Covid, emergenza imprese
Ridurre la durata delle quarantene per gli individui che non presentano sintomi direttamente collegabili alla diffusione del virus. Questa l’idea alla base del documento al vaglio delle amministrazioni regionali.
La proposta va incontro alle crescenti difficoltà riscontrate dal mondo economico dall’inizio dell’estate. Infatti costringere sempre più persone tra le mura domestiche dopo un tampone risultato positivo significa togliere lavoratori alle aziende.
La scarsità di manodopera a disposizione di bar, negozi, alberghi e ristoranti è ulteriormente aggravata dal reddito di cittadinanza, che ha dimostrato di non essere un incentivo a trovare un nuovo lavoro ma a stare a casa e a lavorare in nero.
Le vittime di Omicron 5
Attualmente si contano oltre 1,3 milioni di persone in isolamento domiciliare. Colpa di Omicron 5, la nuova variante del Covid alla base dell’impennata dei casi delle ultime settimane. Di recente la versione più recente del virus è stata definita la più contagiosa al mondo, lasciando grandi incognite per i prossimi mesi.
Qualora non si ponga rimedio immediatamente, per il tessuto economico legato al turismo sarà un’altra estate da dimenticare, la terza negli ultimi tre anni. Un duro colpo per le città d’arte come Roma e Firenze, le quali sopravvivono proprio grazie agli intensi flussi di visitatori provenienti dall’estero.
Cosa contiene il testo delle regioni
La Conferenza delle Regioni è in procinto di approvare un documento che ambisce a calmierare gli effetti della diffusione di Omicron 5. Qualora si accorcino i tempi di isolamento per gli asintomatici, che abbiano completato o meno il ciclo vaccinale e ricevuto la dose booster, le assenze dal posto di lavoro verrebbero ridotte al minimo. Giusto il tempo necessario per sincerarsi che il soggetto non corra alcun pericolo per se stesso e non lo sia per gli altri.
Tuttavia Palazzo Chigi continua a rimanere restio su eventuali modifiche alle attuali norme previste per la quarantena, almeno a introdurre correttivi che concedano maggiore libertà agli infetti. Senza un passaggio in Consiglio dei Ministri infatti gli sforzi degli enti territoriali continueranno a restare lettera morta. Chi quindi crede che si possa essere vicini a una svolta potrebbe rimanere deluso. Ecco perché.
Covid, il quadro attuale
Gli interessi del mondo imprenditoriale e quelli dei cittadini esasperati dalle continue reclusioni casalinghe devono però fare i conti con quella che ad oggi è la reale situazione dei contagi da Covid in Italia. I dati dei bollettini dei giorni scorsi parlano chiaro: nell’ultima settimana è stata puntualmente superata la soglia psicologica degli oltre 100 mila casi giornalieri. D’altra parte c’è chi sceglie di guardare il bicchiere mezzo pieno.
Come il matematico Giovanni Sebastiani, che dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha fatto notare che la diffusione del virus starebbe in realtà diminuendo. La prova la fornirebbe il tasso di positività dei tamponi molecolari. Le proiezioni dimostrano che, a fronte del picco dei contagi previsto dal 10 al 15 luglio, dal giorno successivo la curva epidemiologica mostra un calo.