Vaccini Covid, dossier su morti infantili fa crollare Pfizer e Moderna

Le azioni di Pfizer, Moderna e Novavax crollano dopo le indiscrezioni di un dossier Usa su presunti decessi di bimbi legati ai vaccini Covid

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web dal 2005, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

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Pfizer, Moderna e Novavax in caduta libera a Wall Street dopo le indiscrezioni su 25 presunti decessi di bambini legati ai vaccini anti Covid. Sul tema pesa la nuova linea dell’amministrazione Trump e l’incertezza delle prossime decisioni del comitato dei Centers for Disease Control and Prevention, i centri di controllo e prevenzione delle malattie infettive.

Le azioni dei colossi farmaceutici hanno registrato forti perdite nella seduta di venerdì 13 settembre:

  • Moderna -7%;
  • Pfizer -3%;
  • Novavax -4%.

Il dossier sulle presunte morti da Covid nei bambini

A scatenare le vendite è stata un’inchiesta uscita su The Washington Post secondo cui il Dipartimento della Salute guidato dal novax Robert F. Kennedy Jr. starebbe per sottoporre un nuovo dossier all’Advisory Committee on Immunization Practices (che consiglia i Cdc).

Nel documento sarebbero contenute tutte le informazioni che collegherebbero le 25 morti pediatriche ai preparati contro il coronavirus. Si tratta di dati contenuti nel database Vaers (Vaccine Adverse Event Reporting System), il sistema di farmacovigilanza che raccoglie segnalazioni spontanee e non verificate di eventi avversi.

Attenzione, lo spiega anche il sito dei Cdc: la banca dati raccoglie casi su cui indagare e non prove di causalità. Senza analisi autoptiche, confronti tra casi attesi e osservati o revisioni indipendenti, non è possibile stabilire un nesso diretto tra vaccino e decessi.

Il Dipartimento della Salute ha inoltre precisato che il documento è ancora in bozza e che:

fino alla condivisione ufficiale nel processo Acip ogni conclusione va considerata speculativa.

Peccato che i mercati abbiano già agito, con gli investitori che hanno deciso di smettere di puntare soldi su Big Pharma.

Stretta sui vaccini negli Usa: le prossime tappe

L’Acip si riunirà il 18 e il 19 settembre e dovrà decidere se confermare le raccomandazioni attuali, limitarle ulteriormente o rinviare ogni scelta in attesa di nuovi dati.

Una stretta potrebbe pesare non solo sulle famiglie, che potrebbero avere meno accesso alle vaccinazioni, ma anche sulle assicurazioni e sui programmi pubblici che si basano sulle linee guida dei Cdc per garantire la copertura vaccinale.

I vaccini anti Covid sono sicuri per i bambini?

Nel frattempo il quadro scientifico internazionale rimane chiaro: le principali autorità di regolazione (dalla Fda americana fino all’Ema europea) non hanno rilevato nuove criticità gravi nei bambini né nelle donne in gravidanza.

L’unico segnale noto resta l’aumento raro di miocardite nei giovani maschi, con tassi comunque bassi e monitorati. Le analisi globali continuano a mostrare che, nella popolazione pediatrica, i benefici della vaccinazione superano i rischi (principio che è alla base dell’approvazione prioritaria che hanno avuto i preparati anti Covid).

Gli stessi Cdc hanno sempre consigliato la vaccinazione in età pediatrica.

Perché le azioni di Big Pharma sono calate

La prospettiva di un giro di vite regolatorio ha immediatamente colpito i titoli Biotech. Gli investitori temono che eventuali restrizioni possano ridurre drasticamente i ricavi dei vaccini Covid, già in calo rispetto ai picchi pandemici.

Resta ora da capire se il voto Acip della prossima settimana sancirà un cambio di rotta definitivo o se si limiterà a rinviare la decisione – cosa che appare più probabile, con l’apertura di un’indagine che potrebbe durare anche svariati mesi.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.