È stato necessario l’immediato richiamo di numerosi lotti di taralli. Lidl e il suo fornitore hanno provveduto alla rimozione dagli scaffali dei multipack Certossa gusto classico. Scattata l’allerta alimentare, pubblicata anche sul sito del ministero della Salute. Di seguito spieghiamo nel dettaglio cos’è accaduto e per quale motivo, ad oggi, il prodotto non è più in vendita.
Rischio allergeni
La nota catena di discount Lidl aveva provveduto da settimane a comunicare il richiamo di svariati lotti di taralli multipack Certossa, gusto classico. L’avviso ha poi raggiunto un livello ben più ampio dopo la pubblicato dell’allerta sul sito del ministero della Salute.
È necessario però sottolineare la motivazione dietro tutto ciò. Dopo aver effettuato un autocontrollo, è stata evidenziata la presenza degli allergeni socia e senape. Il problema di fondo è però rappresentato dal fatto che entrambi non fossero indicati in etichetta.
Un grave rischio corso, con immediato richiamo delle confezioni da 8x50g (400 g) e quelle in formato XXL, da 10×50 g (500 g). La produzione dei taralli in questione, inseriti nella distribuzione di Lidl Italia, è frutto del lavoro dell’azienda Naturpuglia Srl. Stabilimento sito ad Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
Altre allerte alimentari
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, è di particolare importanza prestare attenzione a ciò che viene posto nel carrello. Gli italiani sono soliti cimentarsi in grandi spese in quest’ultimo mese dell’anno, come da tradizione.
In questo scenario, però, sarebbe il caso di verificare, in maniera regolare, le ultime allerte alimentari pubblicate sul sito ufficiale del ministero della Salute. Un modo per tenere la propria famiglia in sicurezza, restando alla larga da determinati prodotti. Per quanto i controlli siano d’obbligo e spesso i ritiri repentini, è facile pensare, infatti, come alcune confezioni possano finire nelle buste della spesa.
Stando ai recenti esempi, non ci sono categorie più colpite di altre. Occorre prestare attenzione però principalmente quando ci si spinge a fare acquisti insoliti, rispetto alla propria norma. Per questo motivo le festività rappresentano un periodo tanto a rischio, dal momento che si tende a mangiare in maniera più varia e in quantitativi maggiori.
Un esempio recente è quello del pesce spada congelato. Due lotti a marchio Lodi ritirati direttamente dal produttore: Xiphias galdius sashimi 50/80. Il motivo era la possibile presenza di mercurio oltre i limiti previsti dalla legge.
A fine novembre, invece, sono stati richiamati tre lotti di Marron Glaces a marchio Esselunga TOP, venduti in confezioni da 250 grammi. L’allarme riguardava soprattutto i soggetti allergici a solfiti e anidride solforosa.
Per quanto siano trascorsi svariati giorni da questi allarmi annunciati dal ministero della Salute, in tanti potrebbero avere tali confezioni ancora in casa. È dunque importante porre in evidenza il rischio che si corre. Ancora a novembre erano state ritirate delle code di gamberi indopacifici scottate e surgelate a marchio Coop e non solo.
Il ministero è in costante aggiornamento e visitarne le pagine dovrebbe essere un’abitudine generale. Ovviamente, riscontrata la presenza di prodotti indicati dagli avvisi, occorre riportarli in negozio, ricevendo un rimborso o un buono spesa da spendere nel tale punto vendita.