Dopo sei anni è stata raggiunta l’intesa Stato-Regioni sul decreto tariffe che consente la piena efficacia dei nuovi Lea, i livelli minimi di assistenza che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire ai cittadini, fermi dal 2017 per i vari rimpalli tra Governo e Regioni.
Il ministero della Salute assicura che vigilerà sull’applicazione dei nuovi Lea, per cui sono stati previsti 402 milioni di euro, “ma laddove il monitoraggio dovesse portare a individuare una ulteriore richiesta, che qualcuno quantifica in 200 milioni, saremmo in grado da qui alla fine dell’anno di trovarle” ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
L’obiettivo è quello di garantire a tutti i cittadini le stesse nuove prestazioni, superando dunque le diseguaglianze tra le Regioni.
Cosa cambia
I livelli essenziali di assistenza sono stati varati sei anni fa: il Dpcm del 2017 ha innovato i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete.
“Prestazioni che finora non è stato possibile erogare su tutto il territorio nazionale proprio in mancanza dell’adozione del decreto tariffe” ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, dopo l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del decreto del Ministero della Salute, di concerto con il MEF, sulle tariffe dei nuovi Lea.
Nuove tariffe dal 2024
Il provvedimento aggiorna le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999 e valorizza quelle di nuovo inserimento.
Le nuove tariffe entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 per quanto concerne l’assistenza specialistica ambulatoriale e dal 1° aprile 2024 per quanto concerne l’assistenza protesica.
Le nuove prestazioni
Tra le prestazioni che saranno erogate d’ora in poi in ambito ambulatoriale rientrano:
- l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA;
- prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare (ad esempio per le malattie metaboliche) a beneficio di per;
- screening neonatali.
Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico, finalizzata anche a fornire il sostegno necessario ad affrontare situazioni spesso emotivamente difficili in relazione alle possibili implicazioni connesse alla comunicazione del risultato.
Per i tumori, sono introdotte tecniche molecolari per evidenziare, in corso di biopsia o di intervento chirurgico, stati mutazionali per una migliore caratterizzazione.
Si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
Nell’ambito della riabilitazione, vengono introdotte:
- nuova rieducazione individuale del linguaggio;
- rieducazione motoria mediante apparecchi di assistenza robotizzati ad alta tecnologia.
Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica:
- ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
- apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
- posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni;
- arti artificiali a tecnologia avanzata;
- sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Nell’ambito della procreazione medicalmente assistita, viene prevista l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni incluse nei Lea.