In questo clima mondiale, parlare di esercitazione nucleare è a dir poco allarmante. Da una parte giungono gli aggiornamenti della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Dall’altra, invece, occorre verificare le cifre devastanti della guerra tra Israele e Palestina, combattuta a suon di vite umane e innocenti.
Il 16 ottobre scorso si è dato il via all’esercitazione nucleare della Nato in Italia. Ha un nome ben preciso ed è “Steadfast Noon”. Quest’ultima non si limita a una sola giornata, così come non è contenuta dai confini italiani. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Esercitazione nucleare Nato: cosa sapere
Ogni anno si svolge la “Steadfast Noon” negli spazi occupati dalla Nato. Si tratta di un’attività di addestramento ben nota. Una routine che viene messa in pratica da più di dieci anni ormai. Come detto, non si limita a una sola giornata, tutt’altro. È stato dato il via il 16 ottobre e si proseguirà fino al 26 dello stesso mese.
Lo scopo principale è quello di verificare il livello di addestramenti dei piloti per il trasporto aereo delle armi nucleari in possesso degli alleati Nato. Si tratta di una vera e propria azione deterrente su scala internazionale, senza però il minimo scopo intimidatorio.
A evidenziare questo aspetto non belligerante è il fatto che non viene coinvolta alcuna arma nel corso delle operazioni. Il tutto ruota intorno la correttezza delle manovre svolte. L’Italia è soltanto uno dei tredici Paesi Nato partecipanti. Gettando lo sguardo su tutti gli alleati coinvolti nell’esercitazione, possiamo dire come un totale di ben 60 velivoli verrà messo in movimento, per funzioni ed equipaggiamento.
Steadfast Noon: come si svolge
Ogni anno un differente Paese Nato ospite l’esercitazione e nel 2023 i voli di addestramento dei soldati americani si svolgeranno sopra i cieli di Italia e Croazia, per poi coprire parte del Mar Mediterraneo.
Il 16 ottobre scorso la manifestazione ha avuto inizio con il decollo di un F-16 statunitense, precisamente dalla base aerea di Aviano, in Friuli-Venezia Giulia. Per quanto riguarda le operazioni svolte nel nostro Paese, queste si svolgeranno sopra il Mar Tirreno.
Sono già stati avviati dei corridoi di transito, al fine di consentire il regolare svolgimento dell’esercitazione, nelle basi di Aviano, Ghedi, Amendola, Gioia del Colle e Trapani. Il 23 ottobre, i voli avverranno nella fascia oraria tra le 11.00 e le 16.00. Differente invece il discorso per quanto concerne il 24 ottobre, con orario fissato tra le 12.00 e le 17.00. L’ultimo giorno, il 26 ottobre, il range orario sarà invece tra le 10.00 e le 15.00.
In nessun modo tutto ciò ha un legame con gli avvenimenti in corso su scala globale. Questo dev’essere perfettamente chiaro. Non ci sono rischi attualmente per un’escalation generata da azioni provocatorie della Nato. Ecco le parole del Segretario Generale Jens Stoltenberg: “La nostra esercitazione contribuirà a garantire la credibilità, l’efficacia e la sicurezza del nostro deterrente nucleare”. Il tutto si svolgerà ad almeno mille km dai confini della Russia, coinvolgendo numerose tipologie di aerei, dai caccia avanzati ai bombardieri USA B-52 Stratofortress. Spazio poi anche ai jet convenzionali e agli aerei di sorveglianza e rifornimento.