Elezioni in Germania, trionfa l’ultradestra in Turingia, seconda in Sassonia

L'Afd trionfa in Turingia con il 33,1%, segnando una svolta storica per la destra in Germania. Sfida serrata in Sassonia, dove sfiora la Cdu

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 2 Settembre 2024 07:34

L’estrema destra ha fatto il botto in Germania dell’Est, e la scossa si è sentita fino a Berlino. L’Afd, Alternative für Deutschland, ha portato a casa un risultato clamoroso in Turingia, con un 33,1% che la piazza al vertice della politica regionale. Un traguardo mai visto nel dopoguerra per un partito estremista. Alla guida di questo successo c’è Björn Höcke, il volto più radicale del movimento, capace di trascinare il suo elettorato in una regione tradizionalmente complicata.

Sfida serrata in Sassonia: Afd e Cdu quasi alla pari

Ma facciamo un po’ di chiarezza. Le elezioni di cui parliamo sono state elezioni regionali, tenutesi nei Länder (stati federati) della Turingia e della Sassonia in Germania. Queste elezioni determinano la composizione dei rispettivi parlamenti regionali (Landtag), che a loro volta eleggono il ministro presidente del Land e formano il governo locale.

Queste elezioni sono particolarmente importanti perché riflettono le opinioni politiche regionali e possono avere un impatto significativo sulla politica nazionale, soprattutto in termini di come i partiti locali influenzano la politica federale e la stabilità del governo centrale. In questo caso specifico, l’affermazione dell’Afd in entrambe le regioni è stata emblematica, soprattutto in vista delle future elezioni federali. Queste elezioni sono state anche emblematiche perché riflettono un sentire comune in tutta Europa, basti pensare ai risultati in Francia delle europee o al fatto che, sempre in Francia, Marine Le Pen non ha vinto le elezioni per un soffio.

Ma non è solo in Turingia che l’Afd ha fatto rumore. Anche in Sassonia, il partito ha sfiorato la vetta, arrivando secondo con un 30,5% dei voti, a un soffio dalla Cdu, che si è fermata al 31,7%. Un testa a testa che rivela quanto l’elettorato dell’Est sia ormai orientato verso scelte drastiche. La Germania sembra sempre più spaccata tra un est radicalizzato e un ovest che osserva con preoccupazione.

La coalizione di Scholz in difficoltà e il debutto di Sahra Wagenknecht

E mentre l’Afd festeggia, la coalizione di governo guidata da Olaf Scholz si lecca le ferite. I partiti al potere hanno incassato un sonoro schiaffo, raccogliendo complessivamente solo il 15% dei consensi. Un risultato che è la metà di quanto ottenuto dall’estrema destra. Anche se Scholz e i suoi sono riusciti a evitare il tracollo totale, superando di poco le previsioni in entrambe le regioni, la situazione resta critica.

In questo panorama frammentato, si fa largo una nuova figura politica: Sahra Wagenknecht. Con il suo nuovo partito, la Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw), ha registrato un debutto niente male, portando a casa il 15,6% in Turingia e l’11,7% in Sassonia. Una sinistra populista che, pur condividendo alcuni temi con l’Afd, mantiene un’identità ben distinta, specialmente nel rigetto del passato nazista. Wagenknecht potrebbe diventare la chiave di volta per future coalizioni, soprattutto in Turingia, dove il gioco delle alleanze è ancora tutto da scrivere.

Un futuro politico incerto per la Germania

Quello che emerge da queste elezioni è un quadro particolare per la Germania. L’estrema destra non è più un’eccezione, ma una forza che sfida apertamente l’establishment. Con un’ideologia che respinge l’immigrazione, la società multiculturale e l’Europa unita, l’Afd sta capitalizzando sulla disillusione di un elettorato sempre più polarizzato. E mentre i leader tradizionali cercano di trovare una via d’uscita, figure come Friedrich Merz della Cdu si preparano a raccogliere i frutti di questo terremoto politico in vista delle elezioni nazionali del prossimo anno.

Le prossime elezioni federali in Germania sono previste per il 2025. Durante queste elezioni, i cittadini tedeschi eleggeranno i membri del Bundestag, il parlamento federale, che a sua volta determinerà il nuovo governo e il cancelliere.