Ue, i vantaggi d’essere un Paese membro: promemoria contro i nazionalismi

I nazionalismi fanno sentire il proprio peso nell'attuale clima politico: è giusto ricordare, dunque, i vantaggi spesso dati per scontati dell'Unione europea

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Le critiche all’Unione europea non mancano, anzi nel mondo politico sono all’ordine del giorno. In un’Europa molto ammaliata dai movimenti nazionalisti e, in generale, dall’estrema destra, coadiuvata da quella moderata a caccia di una ragione d’essere (come in Italia), essere anti europeisti è per molti un vanto.

Se in passato ciò veniva gridato a gran voce, oggi si tenta di mediare, dialogando a Bruxelles e criticando tra le mura di casa. Il tutto sulla chiara onda lunga di un nazionalismo che non ha mai perso il suo fascino. Se l’Europa offre qualcosa è perché sta togliendo dell’altro. Se si indirizza verso un tipo di futuro, ignora le necessità “locali”, e così via. È per alcuni il necessario nemico da fronteggiare. Semplicemente nella narrazione politica l’Ue è il conflitto necessario per portare avanti la storia, che altrimenti sarebbe noiosa e poco allettante alle urne. È la regola 1 di ogni buon cantastorie.

I vantaggi dell’Unione europea

Dal 1957 a oggi la vita nell’Unione europea è cambiata in maniera radicale. I vantaggi che gli accordi presi ci garantiscono sono numerosi e di seguito li riportiamo nel dettaglio. Qualcosa che non vuole evidenziare l’attuale sistema come perfetto e non necessitante di modifiche, anzi. Tanto si dovrà ancora fare ma, al tempo stesso, è importante evidenziare dei vantaggi che potremmo dare tanto per scontato da considerarli assoluta normalità. Ecco un breve sunto da ricordare in fase di voto per le Europee 2024:

  • pace nel continente;
  • libertà di movimento, lavoro e studio tra i Paesi dell’Ue;
  • realizzazione del più grande mercato unico al mondo.

70 anni di pace

Considerando il clima geopolitico attuale, non si può non partire da uno dei vantaggi cardine dell’Unione europea (premio Nobel per la Pace 2012): pace e stabilità tra i Paesi membri:

  • 70 anni di pace duratura;
  • ruolo diplomatico;
  • promozione dei benefici interni nel mondo;
  • politica estera comune;
  • politica di sicurezza comune.

Mercato unico

Il polmone dell’Unione europea è senza dubbio il mercato unico. È ciò che consente alla maggior parte delle merci, servizi, capitali e persone di circolare senza limiti in quasi l’intero vecchio continente. Ecco attraverso quali elementi tutto ciò si concretizza:

  • 341 milioni di persone utilizzano l’euro ogni giorno in 20 Paesi;
  • 17 milioni di persone vivono o lavorano in un Paese dell’Ue differente dal proprio;
  • zero costi aggiuntivi ai servizi telefonici e online in tutta l’Ue.

Diritti fondamentali

Il trattato sull’Unione europea garantisce ai cittadini residenti nei confini una serie di diritti sanciti in differenti settori. Nello specifico, la Carta dei diritti fondamentali riunisce al suo interno tutti i diritti civili, politici, personali, sociali ed economici di cui tutti noi godiamo. Ecco degli esempi pratici:

  • zero tolleranza per le discriminazioni;
  • libertà di espressione;
  • 48 ore indicate come numero massimo per un lavoratore europeo in un periodo di 7 giorni;
  • 4 settimane indicate come periodo minimo di ferie retribuite per ogni lavoratore dipendente all’anno;
  • libertà di acquisti online, sfruttati dal 74% degli utenti internet d’età compresa tra i 16 e i 74 anni nell’Ue;
  • totale protezione dei dati personali;
  • zero commissione supplementari per gli acquisti con carte di credito o debito nell’Ue;
  • depositi bancari fino a 100.000 euro sempre protetti.

Imprese e commercio

Dal punto di vista economico e commerciale, l’Unione europea non ha rivali al mondo, in termini strutturali. Si tratta del più grande blocco commerciale al mondo. L’Ue è il primo esportatore di manufatti e servizi sulla faccia della Terra, oltre a essere il più grande mercato di importazione per più di 100 Paesi. Ecco le caratteristiche di tale sistema:

  • garantito libero scambio tra gli Stati membri;
  • imprenditori protetti dagli effetti negativi della globalizzazione, via sostegno alle piccole imprese e alle norme attive;
  • aiuto offerto a imprenditori trattati ingiustamente;
  • formazione di giovani imprenditori tramite programmi come Erasmus+;
  • un’unica strategia commerciale, che rappresenta un vantaggio su scala globale;
  • l’Ue rappresenta il 15% degli scambi mondiali di merci.

Controllo alimentare e ambiente

Uno dei più importanti vantaggi del vivere nell’Unione europea passa però attraverso la tavola. Ciò che mangiamo è controllato da un attento procedimento, severo ma necessario per la salvaguardia dei cittadini membri:

  • zero antibiotici promotori della crescita dal 2006;
  • 3500 prodotti registrati in un regime di qualità dell’Ue.

Per quanto riguarda invece la tutela dell’ambiente, L’Ue impone alcune delle norme più rigorose al mondo. L’obiettivo è quello di riuscire a individuare un percorso comune tra tutti i Paesi membri, così da ridurre i rischi per la salute dei cittadini, tutelare la biodiversità e salvaguardare il clima:

  • Entro il 2050 l’Ue intende diventare il primo continente a impatto climatico zero;
  • nel 2014 l’Ue ha raggiunto l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 20% (previsto per il 2020).

Aiuti umanitari

Gli aiuti umanitari rappresentano un aspetto fondamentale della filosofia dell’Unione europea, in relazione ai rapporti con il resto del mondo. Un chiaro esempio è dato dai 419 milioni di euro in aiuti forniti ad Haiti dal 1994. Somme indirizzate in tal mondo:

  • accesso a servizi sanitari salvavita;
  • distribuzione di rifugi di emergenza in campi e famiglie ospitanti;
  • accesso all’acqua e a strutture igienico sanitarie;
  • distribuzione di cibo;
  • prevenzione dell’aumento della malnutrizione, così come di focolai epidemici e potenziali disordini civili;
  • riduzione della vulnerabilità nei campi;
  • istituzione di sistemi di allarme rapido;
  • rafforzamento dei rifugi e delle infrastrutture contro uragani, inondazioni e altri pericoli naturali ricorrenti.

Guardando al resto del mondo, invece, ecco un po’ di dati:

  • 120 milioni di persone beneficiano ogni anno di finanziamenti umanitari dall’Ue;
  • nel 2021 il bilancio umanitario della Commissione europea ha superato quota 2,4 miliardi di euro;
  • collaborazione con i governi di 150 Paesi partner di tutto il mondo in via di sviluppo;
  • nel 2020 e 2021 il ponte aereo umanitario dell’Unione europea ha assistito 21 Paesi;
  • nel 2020 l’Ue ha erogato il 54,51% dell’assistenza allo sviluppo su scala mondiale.