Il caso Sangiuliano-Boccia davanti alla Corte dei Conti per accertare eventuale danno erariale

L'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ostenta sollievo: le carte del caso Boccia arrivano alla Corte dei Conti e lui sostiene di poter così dimostrare la propria correttezza

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Dopo la tempesta politica, l’inchiesta della magistratura contabile: sulla vicenda Boccia-Sangiuliano sono in corso le verifiche della Corte dei Conti. La procura regionale della corte per il Lazio, presieduta da Paolo Rebecchi, ha aperto un fascicolo per escludere eventuali danni erariali. L’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso soddisfazione: “Lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano”.

Le spese e le corse in auto blu

E le carte Sangiuliano le aveva già mostrate apparendo in tv, intervistato al Tg1, per dimostrare la trasparenza delle sue azioni. Ma dai racconti di Maria Rosaria Boccia emergono diversi episodi che (se confermati) potrebbero far saltare fuori profili di illegittimità: cene, viaggi a bordo dell’auto blu, un concerto dei Coldplay, un concerto de Il Volo, e via discorrendo. Boccia, da parte sua, sostiene di non aver mai messo mano al portafoglio per tutti questi eventi.

Sangiuliano dichiara di avere pagato tutto attingendo alle proprie finanze personali. Alla Corte dei Conti il compito di verificare ogni affermazione. Una delle ipotesi che verrà vagliata dai magistrati contabili è quella di eventuali triangolazioni: se anche fosse vero che il ministero della Cultura non ha sborsato un euro per Boccia in maniera diretta, va comunque verificato se trasferimenti di liquidità destinati a realtà terze come enti e fondazioni sono poi successivamente stati utilizzati per le esigenze della collaboratrice di Sangiuliano.

Altri possibili procedimenti

Ma non è tutto. Nell’immediato futuro di Gennaro Sangiuliano e potrebbero esserci anche altri accertamenti di varia natura.

Quando il caso Boccia-Sangiuliano era al suo apice, l’onorevole Angelo Bonelli di Avs ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura di Roma con l’ipotesi di peculato.

Dopo l’intervista di Sangiuliano al Tg1, la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, aveva avuto una reazione piccata e si era posta via social una domanda retorica: “Ma scusate è un governo o una soap opera? In che mani siamo?”, si era chiesta. Floridia è poi passata ai fatti annunciando la convocazione “di un ufficio di presidenza per affrontare il caso e consentire ai gruppi di intervenire e porre le richieste che riterranno opportune”.

C’è poi la possibile indagine interna che il ministero della Cultura potrebbe avviare per verificare se le azioni di Boccia possano avere violato i protocolli. La donna ha infatti registrato telefonate e girato video di nascosto.

Denuncia di Sangiuliano contro Boccia

Infine c’è la querela annunciata dal legale di Sangiuliano ai danni di Boccia. Così ha spiegato ai giornalisti l’avvocato Silverio Sica: “Sangiuliano si muove legalmente contro chi lo definisce ricattabile“. Le ipotesi di reato potrebbero essere tentata estorsione e violazione della privacy. “Non c’è alcuna prova che l’ex ministro sia ricattabile – ha precisato il legale di Sangiuliano – stiamo valutando tutte le ipotesi, anche che contro di lui sia stato attuato un piano ben studiato nei dettagli”.