Carlo Calenda

Carlo Calenda è un politico italiano, senatore della XIX legislatura e segretario di Azione.

Carlo Calenda
Fonte: IPA

Carlo Calenda è nato nel 1973 a Roma, è stato viceministro dello Sviluppo economico e poi ministro, rappresentante italiano presso l’Unione europea ed eurodeputato. Ha fondato il partito politico Azione, di cui è segretario. Dal 25 settembre 2022 è senatore.

È sposato con Violante Guidotti Bentivoglio e ha quattro figli. Suo nonno materno è stato il celebre regista Luigi Comencini.

Nome completo: Carlo Calenda
Nascita: 9 luglio 1973
Luogo di nascita: Roma
Professioni: Politico, Senatore
Partner: Violante Guidotti Bentivoglio
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BIOGRAFIA

Carlo Calenda, nato a Roma il 9 aprile 1973, è un ex dirigente d’azienda e politico italiano. Dal 13 ottobre 2022 è senatore di Azione, partito da lui fondato nel 2019 e di cui è segretario dal 20 febbraio 2022.

Nato a cresciuto nel rione Prati di Roma, da giovanissimo ha una relazione con la segretaria del marito di sua madre, da cui avrà a soli 16 anni la sua prima figlia, Tay, ora trentenne.

Dopo il diploma classico al liceo “Mamiani”, Calenda si laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” e inizia a lavorare in realtà finanziarie e aziendali, come Ferrari e Sky.

È stato anche dirigente di Confindustria. Negli anni è stato viceministro e poi ministro dello Sviluppo economico. Prima del suo esordio in Senato, è stato Rappresentante dell’Italia presso l’Unione europea ed eurodeputato.

CARRIERA

Carlo Calenda inizia a lavorare nel mondo della finanza per San Paolo Invest, Prudential Sim e Southern Star.

Dal 1998 e per cinque anni lavora alla Ferrari dove arriva ad assumere il ruolo di Responsabile gestione relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie e dove costruisce un buon rapporto con Luca Cordero di Montezemolo.

È proprio Luca di Montezemolo, durante la sua presidenza di Confindustria, a volerlo Direttore dell’area strategica e affari internazionali dell’associazione degli imprenditori italiani; ruolo che conserverà dal 2004 al 2008. Ha lavorato anche per Sky come Responsabile marketing ed è stato Direttore generale dell’Interporto campano e Presidente di Interporto servizi cargo.

Da giovane Calenda ha dichiarato di essere stato iscritto alla Federazione giovanile comunista italiana. Ma è dal 2009 che inizia a occuparsi attivamente di politica, quando prima dirige l’organizzazione territoriale di Italia futura, il think tank fondato da Luca di Montezemolo, e dove nel 2012 viene incaricato di coordinarne la scelta dei candidati per le politiche.

In occasione delle elezioni politiche del 2013 si candida in quinta posizione nella circoscrizione Lazio 1 tra le liste di Scelta civica, la formazione politica fondata dall’ex presidente del Consiglio Mario Monti, ma risulta essere il primo tra i non eletti.

Con la nascita del governo di larghe intese guidato da Enrico Letta, Calenda viene nominato viceministro dello Sviluppo economico e affianca il ministro Flavio Zanonato.

Lo stesso ruolo viene inizialmente confermato anche con il successivo governo di Matteo Renzi, che gli attribuisce la delega al commercio estero: nel 2014 viene varato il piano straordinario per il made in Italy, iniziativa di supporto per le aziende italiane all’estero e per attrarre investimenti stranieri in Italia.

Nel 2015 lascia Scelta civica e si avvicina al Partito democratico, pur senza iscriversi.

Il 20 gennaio 2016 viene nominato dal governo Renzi Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, pur essendo una figura politica e non diplomatica.

Alcuni mesi dopo, il 10 maggio 2016, torna al governo in qualità di ministro dello Sviluppo economico, dopo le dimissioni della precedente ministra Federica Guidi.

Con la caduta del governo Renzi, Calenda è stato confermato ministro per il nuovo esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. Nei suoi anni a capo dello Sviluppo economico è stato attuato il piano strategico di sviluppo industriale “Impresa 4.0”.

Due giorni dopo il deludente risultato del Partito democratico alle elezioni politiche del 2018, Carlo Calenda aderisce ufficialmente al partito e a gennaio 2019 lancia Siamo europei, un manifesto politico per la costruzione di una lista europeista e riformista che sarà incluso nel simbolo con cui il Pd partecipa alle elezioni europee del 2019. In occasione di quella tornata elettorale, Calenda viene eletto europarlamentare con 280 mila preferenze nella circoscrizione Italia nord-orientale, risultando il candidato del Partito democratico più votato in Italia.

Dopo poco più di un anno, dopo la caduta del governo Conte I, il 28 agosto 2019 Carlo Calenda esce dal partito in disaccordo con la scelta del Partito democratico di allearsi con il Movimento 5 stelle, e dar vita a un nuovo esecutivo, guidato sempre da Giuseppe Conte. Decide comunque di rimanere nella delegazione Pd, nel gruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici.

Il 21 novembre Calenda, con Matteo Richetti, fonda Azione, la sua nuova formazione di centrosinistra, progressista e riformista, e si candida a sindaco di Roma alle elezioni amministrative del 2021, appoggiato da +Europa, Italia viva (il nuovo partito di Matteo Renzi) ma non dal Pd. Con quasi il 20% dei voti, Calenda arriva terzo e non riesce ad accedere al ballottaggio, decidendo di lasciare il seggio in Consiglio comunale per continuare a fare l’europarlamentare.

Il 20 febbraio 2022, durante il primo congresso di Azione, viene eletto segretario del partito.

Dopo la caduta del governo Draghi e in vista delle nuove elezioni politiche, nel 2022, Azione si presenta alleato con Italia viva, con un’unica lista elettorale, il Terzo polo.

Alla tornata elettorale del 25 settembre 2022 Calenda viene sconfitto nel collegio uninominale di Roma municipio XIV, ma viene comunque eletto senatore nel collegio plurinominale Sicilia-01, rassegnando le dimissioni dal Parlamento europeo.

Durante la legislatura Calenda e Renzi firmano un accordo in vista della costituzione di un partito unico, ma, per via di alcuni contrasti tra i due leader, il processo di unificazione tra Azione e Italia viva si è arrestato.

VITA PRIVATA

Carlo Calenda è figlio di Fabio Calenda, economista e giornalista, e della regista Cristina Comencini. Il nonno paterno, l’omonimo Carlo Calenda, è stato per anni ambasciatore in Libia, India e Nepal, mentre quello materno è il celebre regista Luigi Comencini.

Calenda recita a 11 anni nella miniserie televisiva Cuore, diretta da suo nonno paterno e tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis, dove interpreta il protagonista Enrico Bottini.

A soli 16 anni ha avuto la sua prima figlia, Tay, nata nel 1989 da una relazione con la segretaria del compagno della madre, Riccardo Tozzi.

Carlo Calenda si è poi sposato con la manager Violante Guidotti Bentivoglio, con la quale ha avuto altri tre figli: Giulio, Giacomo e Livia.

Nel 2018 ha fatto sapere che la moglie è affetta da leucemia.

INCARICHI

  • Viceministro dello Sviluppo economico, con delega al commercio estero (2013-2016, nei governi Letta e Renzi)
  • Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea (21 marzo 2016 - 10 maggio 2016)
  • Ministro dello Sviluppo economico del governo Renzi (10 maggio 2016 - 1 giugno 2018)
  • Europarlamentare IX legislatura (2 luglio 2019 – 12 ottobre 2022)
  • Membro della Delegazione per le relazioni con il Canada (2019 – 2021)
  • Membro della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (2019 – 2021)
  • Membro della Commissione per i problemi economici e monetari (2021 – 2022)
  • Senatore XIX legislatura (2022 – in corso)
  • Membro della IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare
  • Segretario di Azione (20 febbraio 2022 – in corso).

LIBRI

  • Orizzonti selvaggi. Capire la paura e ritrovare il coraggio, Feltrinelli, 2018
  • I mostri e come sconfiggerli, Feltrinelli, 2020
  • La libertà che non libera. Riscoprire il valore del limite, La nave di Teseo, 2022.

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