Raffica di errori nella pensione: cos’è successo

Diversi pensionati delle forze armate hanno subito la diminuzione dell'indennità per colpa dell'errore di calcolo da parte dell'Inps

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Da qualche mese, a causa di alcuni errori da parte dell’Inps, diversi pensionati appartenenti alle forze armate hanno subito una netta diminuzione dell’indennità senza capire il perché salvo poi, grazie all’Aspmi, capire cosa stava succedendo. L’Associazione sindacale professionisti militari, infatti, ha fatto luce su una serie di errori da parte dell’Inps che, per un guaio ai sistemi informatici, aveva fatto recapitare ai contribuenti quote minori rispetto a quelle dovute.

La stessa Inps ha ammesso l’errore e ha assicurato che i pensionati riceveranno presto le somme corrette. Inoltre, per rendere la situazione ancora più favorevole, ha aggiunto che verranno effettuati degli adeguamenti all’indennizzo. Tale intervento dimostra, quindi, l’impegno dell’Ente nel garantire un trattamento pensionistico accurato e equo per tutti i suoi beneficiari.

Errore nella pensione, cos’è successo

La disavventura dei pensionati delle forze armate ha inizio nel febbraio 2022, ma la notizia è venuta fuori solo ora perché l’Inps ha trovato una soluzione al problema. Infatti, come denunciato dall’Aspmi, diversi sono stati gli interessati che si sono accorti del problema e hanno fatto in modo di ottenere quanto dovuto. La stessa associazione ha scritto direttamente al ministero della Difesa chiedendo al ministro Guerini d’intervenire al più presto sulla questione. Nonostante l’interesse dimostrato dal ministro e dalla macchina dello Stato maggiore della Difesa che ha coinvolto il Reparto Affari Giuridici ed Economici del Personale Militare dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’Inps ha tardato a dare risposta.

Così l’Aspmi ha contattato direttamente l’Istituto che ha confermato l’errore di calcolo e, attraverso una mail certificata, ha garantito di stare già provvedendo al fine di adeguare le relative procedure informatiche così da riconoscere la maggiorazione a chi ne ha diritto. L’errore, nello specifico sono stati gli appartenenti a:

  • Brigata Folgore;
  • Aviazione dell’Esercito;
  • Alpini Paracadutisti;
  • 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”;
  • 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore”;
  • Reparti dell’Aeronautica Militare e Marina Militare.

A questi, infatti, è stato fatto un “torto” sul calcolo della pensione, con i sistemi informatici che anziché applicare la maggiorazione del 10% della cosiddetta “base pensionistica”, l’hanno aggiunto solamente in un secondo momento, trattandola al pari di qualsiasi altra indennità pensionabile fuori quota con svantaggi per il pensionato.

Pensione, arriva l’adeguamento

Chi è stato vittima dell’errore, quindi, presto beneficerà non solo di un aumento della pensione ma anche degli arretrati per il periodo antecedente. Si tratta di un vero e proprio adeguamento delle pensioni che, in un momento di profonda crisi come quello che sta attraversando l’Italia, potrà di certo dare maggior respiro a tutti i militari che negli ultimi mesi hanno ricevuto una somma inferiore rispetto a quella che gli sarebbe spettata.

Per ottenere l’adeguamento Aspmi ha fornito ai militari interessati tutte le indicazioni per inoltrare la richiesta di liquidazione della pensione. Nello specifico, infatti, autenticandosi nell’area personale Inps, sarà possibile inviare all’Istituto la richiesta. Il documento editabile, fornito dall’Associazione sindacale professionisti militari, dovrà quindi essere inoltrato attraverso la sezione “Comunica con l’Inps” e “Inps risponde”, confermando i recapiti e inviando la richiesta.