A decorrere dal 20 luglio 2020, agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi titolari di pensione di inabilità, che abbiano almeno compiuto 18 anni, è riconosciuto d’ufficio un aumento della pensione di invalidità civile. Non c’è ancora una data certa, ma si presume fine ottobre/inizio novembre 2020.
La maggiorazione economica deve essere tale da garantire un reddito complessivo pari, per il 2020, a 651,51 euro per tredici mensilità.
Il beneficio viene attribuito dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. La decorrenza non può essere anteriore al 1° agosto 2020.
Per i titolari di pensione di inabilità che presentino la domanda di beneficio entro il 9 ottobre 2020, può essere riconosciuta la decorrenza dal 1° agosto 2020, ove espressamente richiesto.
Quali redditi concorrono e quali no al limite per la pensione di invalidità
Per poter ottenere il beneficio è necessario che gli invalidi rispettino limiti reddituali precisi.
Ma come si calcolano questi limiti? Ai fini della valutazione del requisito reddituale concorrono i redditi di qualsiasi natura, sia del titolare che del coniuge, ossia:
- redditi assoggettabili ad IRPEF
- redditi assoggettabili a tassazione corrente
- redditi assoggettabili a tassazione separata
- redditi tassati alla fonte
- redditi esenti da IRPEF.
Non concorrono invece al calcolo del reddito questi redditi:
- reddito della casa di abitazione
- pensioni di guerra
- indennità di accompagnamento
- importo aggiuntivo di 300mila lire (154,94 euro) previsto dal comma 7 dell’articolo 70 della legge 23 dicembre 2000, n. 388
- trattamenti di famiglia
- indennizzo previsto dalla legge 25 febbraio 1992, n. 210, in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
Se entrambi i coniugi hanno diritto all’incremento della pensione di invalidità, questo concorre al calcolo reddituale. Nel caso in cui dunque l’attribuzione del beneficio a uno dei due comporti il raggiungimento del limite di reddito cumulato, all’altro coniuge non è dovuto nulla.
Se invece il limite non viene raggiunto, l’importo dell’aumento da corrispondere a un coniuge deve tener conto del reddito cumulato comprensivo dell’aumento già riconosciuto all’altro.
Come si ottiene l’aumento della pensione di invalidità
L’ottenimento dell’aumento dell’assegno di invalidità dipende dalla situazione specifica di ciascun beneficiario. Per gli invalidi civili totali, i ciechi civili assoluti e i sordi che hanno diritto all’aumento, esso verrà riconosciuto automaticamente dall’INPS senza necessità di presentare domanda, dopo opportune verifiche.
Gli invalidi che risultano titolari di trattamenti previdenziali, invece, secondo quanto stabilito dalla legge n. 222/1984, dovranno presentare una domanda specifica all’INPS entro il 9 ottobre 2020 per ottenere l’aumento dell’assegno. In questo caso, il riconoscimento dell’aumento non avverrà automaticamente ma sarà richiesta un’azione diretta da parte del beneficiario.
È importante quindi che coloro che rientrano in questa categoria prestino particolare attenzione alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, al fine di non perdere l’opportunità di ottenere l’aumento dell’assegno di invalidità. È consigliabile contattare tempestivamente l’INPS per verificare i requisiti necessari e ottenere assistenza nella compilazione e nell’invio della domanda, qualora fosse necessario. La tempestività e l’accuratezza nella presentazione della domanda saranno cruciali per garantire il riconoscimento dell’aumento e per non perdere l’opportunità di beneficiare dei nuovi importi previsti.