Nel 2022 aumentano le pensioni: quanto spetta di rivalutazione

La perequazione delle pensioni prevede l'adeguamento dei trattamenti previdenziali e assistenziali all'inflazione, e ci sono buone notizie a partire dal 1° gennaio 2022

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 17 novembre 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze che riguarda la perequazione delle pensioni. Si tratta cioè dell’adeguamento al costo della vita dei trattamenti previdenziali e assistenziali, che viene effettuato ogni anno tenendo conto dell’incremento del costo del paniere della spesa e delle bollette di luce e gas, al fine di non far perdere la capacità di acquisto a chi non è più nel mondo del lavoro.

C’è una buona notizia per i pensionati. Il 31 dicembre 2021 scade l’ultimo rinnovo della disciplina transitoria introdotta con la riforma Fornero che ha ridimensionato la rivalutazione con cinque fasce di rivalutazione, salite a sei nell’ultimo biennio.

Rivalutazione delle pensioni: quali sono le nuove fasce di perequazione

Dal 2022, dunque, l’adeguamento all’inflazione seguirà le vecchie regole, con il ritorno delle classiche tre fasce di perequazione.

  • Adeguamento del 100% per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo.
  • Adeguamento del 90% per le pensioni tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo.
  • Adeguamento del 75% per le pensioni di oltre cinque volte il trattamento minimo.

La pensione minima è fissata a 515,58 euro. Le fasce sono dunque le seguenti.

  • Adeguamento del 100% fino a 2.062,32.
  • Adeguamento del 90% da 2.062,33 a 2.577,9‬.
  • Adeguamento del 75% oltre i 2.578.

Rivalutazione delle pensioni: a quanto ammonta e come si calcola

L’ultimo adeguamento è partito a gennaio 2020 e riguardava il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2019. La percentuale di variazione per l’anno 2020 è stata determinata come pari a 0 dal 1° gennaio 2021 a causa dell’inflazione nulla.

Per l’anno 2021, la perequazione delle pensioni è determinata in misura pari a 1,7% dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio da effettuarsi per l’anno successivo. Sono stati superati tutti i nodi che avrebbero potuto portare ad assegni più bassi, come anticipato qui.

Per sapere quanti soldi in più spettano a un pensionato, dunque, basta calcolare il 100%, il 90% o il 75% dell’1,7% dell’importo totale. A titolo di esempio, su una pensione da 1.500 si avrà diritto a un aumento di 25,5 euro.

Le buone notizie per i pensionati non finiscono qui. Infatti è in arrivo a dicembre il bonus Natale, con il maxi assegno di cui vi abbiamo parlato qui, e il pagamento anticipato, come spiegato qua, con i primi assegni che dovrebbero essere già partiti in base al tipo di conto su cui vengono addebitati.