Taglio pensioni d’oro, la Camera dà il via libera

L'ufficio di presidenza della Camera ha approvato il taglio delle pensioni d'oro dei dipendenti, con un risparmio previsto di 20 milioni di l'euro l'anno

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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L’Ufficio di presidenza della Camera ha approvato il taglio delle pensioni d’oro dei dipendenti di Montecitorio, con un risparmio previsto di 20 milioni di l’euro l’anno.

“È una buona notizia” ha detto il presidente della Camera Roberto Fico, sottolineando che la norma era stata inserita nella legge di Bilancio, alla quale anche gli organi di rilevanza costituzionale si sono dovuti conformare. “Siamo riusciti a fare un taglio sulle pensioni superiori ai 100.000 euro erogate per il personale”.

Quali saranno i tagli

I tagli saranno di queste percentuali, così come raccontato dall’esponente del Movimento 5 Stelle:

  • ci sarà un taglio del 15% per chi percepisce tra i 100.000 e i 130.000 euro;
  • del 25% per chi prende da 130.000 a 200.000 euro l’anno;
  • del 30% dai 200.000 ai 350.000 euro l’anno;
  • del 35% dai 350.000 ai 500.000 euro/anno;
  • del 40% per chi ha una pensione che supera i 500.000 euro annui.

Il commento di Fico

Il taglio, ha detto ancora Fico in un post su Facebook, saranno applicati per 5 anni e porteranno un risparmio di 20 milioni di euro l’anno che “sommati ai vitalizi portano il risparmio a 60 milioni di euro. Queste notizie rinsaldano il rapporto tra i cittadini e le istituzioni, ci sono ferite aperte che noi stiamo provando a far rimarginare e cercheremo di andare avanti su questa strada. Ringrazio l’ufficio di presidenza per questa decisione e per l’affetto e la stima che ogni giorno i cittadini mi dimostrano”.

Pensioni d’oro: cosa sono e chi le percepisce

Una pensione è considerata d’oro quando l’assegno oscilla tra i 3 mila e i 5 mila euro netti al mese. Si tratta di una soglia di riferimento puramente indicativa e non universalmente riconosciuta.

Secondo i dati dell’Osservatorio sui flussi di pensionamento dell’Inps, nel nostro paese sono circa 20 mila gli assegni pensionistici che superano questa soglia, con un trend in continuo aumento, tanto che nel 2017 erano ‘solo’ 16 mila. Coloro che percepiscono una pensione da o superiore a 5 mila euro netti al mese sono solo poche migliaia.

Complessivamente, i beneficiari di una pensione dorata considerata ‘intoccabile’ in Italia siano circa 30 mila.  Sono pensioni che negli ultimi anni non hanno mai subito alcun tipo di modifica dalle riforme previdenziali e che nella maggior parte dei casi spettano a soggetti e personalità che ricevono dalla Previdenza tra i 40.000 e i 200.000 euro l’anno.

Chi sono costoro? Ebbene, i dipendenti del Parlamento italiano, ex parlamentari, dipendenti del Quirinale e della Corte Costituzionale, ex giudici della Consulta, ex Consiglieri Regionali e dipendenti della Regione Sicilia.