Rivoluzione nel sistema previdenziale italiano: diventa finalmente più facile la ricongiunzione dei contributi da e verso la Gestione separata Inps. Il chiarimento arriva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che con una comunicazione ha superato un vincolo considerato per anni un’anomalia del sistema, ovvero l’impossibilità, per gli assicurati con carriere discontinue e versamenti in più gestioni, di trasferire agevolmente i periodi contributivi all’interno o all’esterno della Gestione separata.
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Come cambia la Gestione separata
La decisione ha un impatto diretto su professionisti, collaboratori e lavoratori autonomi che nel corso degli anni hanno alternato attività soggette a contribuzione presso Casse private, gestioni Inps tradizionali e la stessa Gestione separata.
Per migliaia di iscritti la novità si traduce nella possibilità di poter costruire più facilmente una pensione unitaria, razionalizzando tutti i contributi in un unico contenitore, senza frammentazioni e senza anni silenti.
Il Ministero ha precisato che la ricongiunzione semplificata può operare in entrambe le direzioni:
- dalle gestioni previdenziali Inps o dalle Casse professionali verso la Gestione separata;
- dalla Gestione separata verso altre gestioni, incluse le Casse dei liberi professionisti.
La Gestione separata, nata nel 1996 come contenitore interamente contributivo, era stata per decenni considerata non compatibile con le gestioni retributive o miste, soprattutto per quanto riguarda i contributi antecedenti al 1996 tipici delle Casse e delle gestioni ordinarie dell’Inps. Con il progressivo completamento della transizione contributiva a livello di sistema, questo limite ha perso progressivamente ragione d’essere.
Il nuovo orientamento ministeriale recepisce inoltre in modo esplicito l’indirizzo della Corte di Cassazione, che in più sentenze aveva chiarito come nell’ordinamento non esista alcuna norma che impedisca lo scambio contributivo da e verso la Gestione separata, soprattutto per i lavoratori pienamente nel sistema contributivo (coloro che hanno iniziato a versare dopo il 1° gennaio 1996 o che hanno esercitato l’opzione per il contributivo).
Svolta per professionisti e autonomi
La frammentazione contributiva è un tratto tipico delle carriere dei liberi professionisti. Molti hanno alternato periodi di collaborazione coordinata e continuativa, attività libero professionale con iscrizione alla Cassa, incarichi occasionali, fasi di lavoro autonomo senza cassa e periodi soggetti a Gestione separata.
Il risultato, per migliaia di iscritti, è una storia previdenziale costellata da micro-contribuzioni, spesso insufficienti a maturare trattamenti autonomi. Finora, gli unici strumenti disponibili erano:
- cumulo, utile ma privo di trasferimento reale dei contributi e spesso penalizzante nel calcolo;
- totalizzazione, metodologia unitaria ma con regole meno favorevoli in materia di età e calcolo;
- computo nella Gestione separata, possibile solo in condizioni specifiche.
L’ingresso della ricongiunzione cambia ora lo scenario: per molti può rappresentare la differenza tra una pensione piena e una mutilata o addirittura inesistente.
Costi e limiti della ricongiunzione previdenziale
Ma la ricongiunzione rimane ancora un’operazione onerosa, come previsto dalla normativa generale. Sarà l’Inps, con una circolare in arrivo, a definire:
- criteri di calcolo dell’onere;
- modalità operative;
- tempistiche di istruttoria;
- valutazione dei periodi coincidenti o con aliquote ridotte.
Molte Casse professionali, tuttavia, già prevedono meccanismi che consentono di trasferire il montante contributivo rivalutato, mitigando l’impatto dell’onere. La possibilità resta comunque riservata a chi è interamente nel sistema contributivo. Sono esclusi, ad esempio, i titolari di pensione diretta.
Ma attenzione: la scelta dell’ente sul quale spostare la pensione ha un peso determinante. Si ricorda, a questo proposito, che nel 2024 circa 80 giornalisti sono riusciti a raddoppiare la propria pensione spostandola dall’Inps all’Inpgi, tramite la rivalutazione del montante contributivo. Alla base del vantaggio, il vecchio meccanismo che premia chi ha avuto redditi alti e lunghi periodi con il sistema retributivo.