Quanto costa ai pensionati il taglio all’indicizzazione della pensione

La Legge di Bilancio ha previsto di nuovo il blocco delle indicizzazioni delle pensioni, fino al 2021: quanto costerà ai pensionati

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto il blocco dell’indicizzazione delle pensioni, che insieme ai diversi interventi compiuti nei sette anni precedenti, costa “almeno una mensilità netta ogni anno”.

Lo dice il sindacato Uil: la mancata rivalutazione infatti ammonterebbe, per il periodo tra il 2011 e il 2019, a 79 euro al mese, all’interno di una pensione di 1.500 euro lordi. Spalmati su 12 mesi, diventano mille euro ogni anno, una perdita pari quasi ad una mensilità, circa il 5,32% del trattamento pensionistico. Se poi si tiene conto anche del blocco per il 2019 stabilito dal Governo, agli ex lavoratori costerà 94,62 euro ogni mese, corrispondente a 1.230 euro all’anno. Ogni anno il pensionato pagherà con una mensilità netta in meno, che crescerà fino al 2021.

Il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, non usa parole leggere: il blocco dell’indicizzazione delle pensioni stabilito dalla Legge di Bilancio permette di continuare “la persecuzione nei confronti dei pensionati italiani in atto dal 2011″. Stando quindi ai dati, un pensionato, che percepiva 1.900 euro lordi al mese nel 2011, ha subito una perdita del 6,12% a 1.511 euro lordi, pari ad una mensilità netta in meno ogni anno. Più sale la pensione, più il costo è maggiore: per un trattamento di 4 mila euro lordi al mese, la perdita sarà del 12,88% della pensione, circa 6.500 euro lordi e 2,5 mensilità nette in meno ogni anno. Il trend insomma non sembra cambiare, ma risulta in continuo aumento.

In seguito all’approvazione della Legge di Bilancio da parte del Senato, il sindacato è pronto a dare battaglia. La Uil ricorda che a partire dal 2011 sono stati due interventi e una proroga ad aver bloccato l’indicizzazione delle pensioni: le modifiche sono andate ad agire in modo temporaneo sulla normativa, che prevede l’annuale rivalutazione delle pensioni in relazione all’aumento dell’inflazione. Ora la Manovra, che atttende di superare l’ultimo step di approvazione alla Camera, prevede di attuare un nuovo blocco triennale fino al 2021. Il segretario Proietti ha dichiarato: “Un prelievo forzoso a discapito di milioni di pensionati a cui bisognerà porre fine”. La battaglia del sindacato per riportare in attività l’indicizzazione delle pensioni è quindi iniziata e annunciata dalla Uil, pronta ad arrivare ai ricorsi per chiedere “un recupero del montante perso in questi anni”.