Con la Manovra 2022 dovrebbero arrivare l'estensione dell'Ape sociale ad altre categorie di lavori gravosi e la proroga di Opzione donna per un anno. Lo confermano fonti di governo, a margine della riunione sul post Quota 100 tra il premier Draghi e i sindacati conclusasi ieri in un nulla di fatto.
Pensioni, proroga di Ape e Opzione donna
Sulle pensioni è scontro tra governo e sindacati ma sembrano (quasi) certe due novità: da un lato la proroga di un anno di Opzione donna, che consentirebbe alle lavoratrici di andare in pensione con 58 anni d’età (59 se autonome) e 35 di versamenti usufruendo di un assegno interamente contributivo.
Dall’altro il prolungamento di almeno 12 mesi dell’Ape sociale, con l’estensione della platea a nuove categorie di lavoratori impegnati in attività gravose e l’aggiornamento dell’elenco attualmente esistente.
Le due misure dovrebbero contribuire a mitigare l’effetto “scalone” dovuto alla fine di quota 100 e al ritorno alla legge Fornero.
Ape sociale, cos'è
L’Ape sociale è stata introdotta per la prima volta con la legge di Bilancio 2017, in via del tutto sperimentale, per accompagnare verso l’età pensionabile soggetti in determinate condizioni e soggetta a limiti di spesa. Si tratta di un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps per chi ha compiuto almeno 63 anni di età e non sia già titolare di pensione diretta in Italia o all’estero. L’indennità è corrisposta, su domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
Come abbiamo detto, la manovra 2022 prevede di allargare l’Ape sociale e renderla strutturale, come forma per anticipare la pensione dopo la fine di Quota 100 ad altre categorie di lavoratori impegnati in attività considerate gravose o usuranti. Decisivo è l’allargamento della platea a nuove categorie di lavoratori impegnati in attività gravose e l’aggiornamento dell’elenco attualmente esistente. L'ultima lista di attività gravose risale a qualche settimana fa: dopo una scrematura dalle prime 92 attività, si sarebbe arrivati a una lista di 27 nuove categorie, tra cui i conduttori di impianti, i saldatori, i fabbri e gli operai forestali ma anche gli operatori della cura estetica. Non rientrano i bidelli, i macellai e gli insegnanti della scuola primaria e secondaria.
Opzione donna, cos'è
A supporto dell’Ape sociale, si punta anche a rendere maggiormente strutturale ed attrattiva la cosiddetta Opzione Donna, la possibilità di uscita anticipata con l’assegno interamente contributivo (qui requisiti di accesso all'Opzione Donna).
Opzione Donna è riservata alle lavoratrici che hanno maturato 35 anni di contributi, al netto dei periodi di malattia, disoccupazione o prestazioni equivalenti, e hanno un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).
Le lavoratrici che hanno i requisiti per poter accedere all’opzione donna ricevono la pensione di anzianità a partire dai 12 o dai 18 mesi successivi alla data di maturazione degli stessi, a seconda che si tratti di dipendenti o di autonome.