Pensione in aumento e rivalutazione nel 2025, le tabelle Inps aggiornate

L’Istituto ha ufficializzato gli aggiornamenti degli importi, adeguando le pensioni e le prestazioni assistenziali per il nuovo anno

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 10:21

Cambiano gli importi delle pensioni. Nel 2025 milioni di pensionati italiani saranno interessati da importanti aggiornamenti, tra rivalutazioni, adeguamenti e possibili modifiche ai requisiti per l’accesso alla pensione.

L’Inps ha confermato l’aggiornamento degli importi, con le misure che coinvolgeranno oltre 20 milioni di persone e potrebbero comportare un ulteriore innalzamento dell’età pensionabile, che, secondo le stime, potrebbe salire a 68 anni, con un incremento di 13 mesi rispetto alla normativa attuale.

Gli importi per le pensioni nel 2025

Per la rivalutazione degli assegni, il decreto interministeriale del 15 novembre 2024 ha fissato l’indice definitivo per il 2023 al 5,4%, applicato a partire dal 1° gennaio 2024, senza la necessità di conguagli per l’anno precedente. Per il 2025, invece, è stato stabilito un incremento provvisorio dello 0,8%, con la possibilità di un successivo conguaglio nel 2026. L’adeguamento interesserà anche il trattamento minimo pensionistico, parametro di riferimento per il calcolo delle prestazioni collegate al reddito.

Pertanto, ecco i nuovi importi minimi per il 2024:

  • Pensione minima per lavoratori dipendenti e autonomi: 598,61 euro mensili e 7.781,93 euro annui
  • Assegno vitalizio: 341,24 euro mensili e 4.436,12 euro annui

Di seguito gli importi delle pensioni 2025, comunicati dall’Inps nella circolare del 28 gennaio 2025. Le cifre sono provvisorie.

Periodo Trattamenti minimi Assegni vitalizi Pensioni sociali Assegni sociali
Dal 1° gennaio 2025 603,40 euro 343,97 euro 443,95 euro 538,69 euro
Importo annuo 7.844,20 euro 4.471,61 euro 5.771,35 euro 7.002,97 euro

Diverse sono le percentuali di rivalutazione delle prestazioni assistenziali riconosciute per alcune invalidità certificate dall’istituto. Gli assegni e le pensioni sociali vedranno un aumento dello 0,8%, mentre gli invalidi civili, i ciechi e i sordomuti beneficeranno di un incremento del 1,6%. Le indennità accessorie per le pensioni privilegiate, infine, registreranno un aumento del 4,49%.

Gli aumenti per il costo della vita

Dal 1° gennaio 2025 gli aumenti del costo della vita sono divisi in tre fasce.

Fasce % indice perequazione Aumento del Da un importo complessivo di A un importo complessivo di
Fino a 4 volte il trattamento minimo 100 0,8% 2.394,44 euro
Oltre 4 e fino a 5 volte il trattamento minimo 90 0,72% 2.394,45 euro 2.993,05 euro
Oltre 5 volte il trattamento minimo 75 0,6% 2.993,06 euro

Aumenti per i pensionati all’estero

Nel 2025, le regole per i pensionati residenti all’estero prevedono alcune eccezioni. Coloro che percepiscono un trattamento pensionistico superiore al minimo Inps, ovvero oltre 603,40 euro al mese, non beneficeranno della rivalutazione automatica dello 0,8% provvisorio.

Tuttavia, è prevista un’eccezione parziale per chi ha una pensione di poco superiore al trattamento minimo: in questi casi, l’aumento verrà applicato solo nella misura necessaria a coprire la differenza tra il minimo e il valore rivalutato. Di conseguenza, chi percepisce una pensione leggermente superiore al minimo potrebbe comunque ottenere un lieve incremento.

Date di pagamento delle pensioni 2025

Nessuna novità invece per il calendario dei pagamenti delle pensioni per il 2025, che seguirà le consuete modalità di erogazione mensile.

I pagamenti saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese, sia per chi riceve l’accredito presso un istituto bancario sia per chi riscuote la pensione in contanti presso gli uffici postali. Se il primo giorno del mese cade in un giorno festivo o non bancabile, il pagamento verrà posticipato al giorno successivo utile.

Per i pensionati che ricevono l’accredito su conto corrente bancario o postale, l’importo sarà disponibile dal primo giorno lavorativo del mese. Per coloro che riscuotono la pensione in contante presso le Poste, il ritiro avverrà secondo un calendario scaglionato in base alla lettera iniziale del cognome, al fine di evitare assembramenti.