Piano casa, si studia l’ampliamento del fringe benefit per l’affitto dei lavoratori

Il Piano casa punta a sostenere i lavoratori che devono spostarsi di residenza e hanno difficoltà a trovare un alloggio in affitto a canoni calmierati

Foto di Andrea Celesti

Andrea Celesti

Giornalista economico-sportivo

Giornalista esperto di economia e sport. Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo, scrive per diverse testate online e cartacee

Pubblicato: 12 Ottobre 2024 21:03

Il Piano casa chiesto da Confindustria potrebbe arrivare già nella prossima manovra. L’obiettivo è quello di aiutare tutti quei lavoratori che devono spostarsi di residenza e hanno difficoltà a trovare case in affitto a canoni calmierati.

“La proposta di un Piano casa non la presentiamo perché è una nostra esigenza, abbiamo un’esigenza di salvaguardare le industrie del Paese facendo ovviamente un pezzo di welfare”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Il Piano casa del Governo

Il Piano casa richiesto da Confindustria ha l’obiettivo di favorire l’assunzione di chi si trasferisce per trovare un impiego. La mancanza di manodopera resta un problema per molte aziende, che si lamentano di non trovare lavoratori disponibili perché spesso impossibilitati ad affrontare la spesa per l’affitto di una casa.

“Dobbiamo essere attrattivi sia verso i lavoratori che si spostano da una parte all’altra delle nostre città italiane ma anche per poter sapere attrarre i lavoratori stranieri”, ha dichiarato Orsini, che ha già incontrato i ministri Giorgetti e Urso. Come ha spiegato quest’ultimo, il Governo è al lavoro per aiutare i dipendenti che devono cambiare residenza e hanno difficoltà a trovare casa in affitto a un prezzo accessibile.

L’intervento prevede due misure di sostegno: una prima di natura fiscale, finalizzata a supportare fiscalmente le assunzioni delle persone che necessitano di trasferirsi per motivi di lavoro, e una misura strutturale, volta a favorire la realizzazione di alloggi destinati ai dipendenti da parte delle imprese, attraverso la concessione di aree demaniali e la semplificazione delle procedure autorizzative.

Tra le ipotesi allo studio figura l’ampliamento del fringe benefit per l’affitto, già introdotto dalla legge di bilancio 2024, rimborsabile ai lavoratori per le spese sostenute per l’abitazione (fino a un tetto di 2.000 euro esentasse). In alternativa, o in concomitanza con tale misura, si pensa a un apposito incentivo fiscale a favore delle imprese che realizzano alloggi destinati ai propri dipendenti.

Le altre proposte presentate

Tra le proposte che sono state presentate negli ultimi mesi c’è anche quella di un Piano casa dedicato ai giovani lavoratori neoassunti, avanzata dal presidente di Confindustria Orsini, con l’obiettivo di aiutare chi trova un impiego ma non ha abbastanza garanzie per un contratto di locazione mettendo a disposizione alloggi con affitti calmierati.

Tale misura incrementerebbe l’attrattività delle imprese nei confronti di candidati residenti in altre località, agevolando il reperimento di profili professionali, in particolare nel settore industriale, caratterizzato da una più marcata carenza di manodopera specializzata.

Nello specifico, la proposta di Confindustria prevede l’introduzione di canoni di locazione calmierati, non superiori a 500 euro mensili, destinati ai lavoratori neoassunti solo in via temporanea. Orsini ha sottolineato la necessità di avere un arco temporale di almeno due o tre anni per la realizzazione di un piano edilizio su larga scala. Sull’esempio di Parma, il capo di Confindustria ha suggerito di partire da piani di rigenerazione urbana.