Mutui, dove conviene abitare per avere rate più basse

I tassi medi dei mutui oggi registrano una certa disparità nelle varie macro aree del Paese, con un Nord che sorride mentre Centro, Sud e Isole soffrono i maggiori rialzi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Esiste una lieve disparità territoriale per quanto riguarda i tassi d’interesse medi praticati dalle banche sui mutui. Una lieve disparità che, però, considerata sul lungo periodo e messa in relazione a determinate criticità territoriali, finisce col rappresentare un serio svantaggio.

I tassi dei mutui oggi in Italia

Se i tassi medi praticati dalle banche a livello nazionale si assestano a quota 4,1%, sono più cari i tassi per le famiglie italiane che vivono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia (4,18%) e per quelle che risiedono in Sardegna e Sicilia (4,23%). Al Nord le condizioni di accesso al credito per acquistare immobili sono più favorevoli rispetto al resto del Paese: 4,09% nel Nord-Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta) e 3,99% nel Nord-Est (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto).

La fonte di questi dati è Fabi (Federazione autonoma bancari italiani).

Di seguito la situazione in sintesi:

  • media nazionale – 4,1% (con variazione 2023-2021 del 2,41%)
  • Nord-Ovest – 4,09% (variazione 2,41%)
  • Nord-Est – 3,99% (variazione 2,26%)
  • Centro – 4,16% (variazione 2,51%)
  • Sud – 4,18% (variazione 2,47%)
  • Isole – 4,23% (variazione 2,48%)

Pesano alcuni fattori di rischio, più frequenti nel Mezzogiorno e nelle Isole, come la maggiore fragilità del tessuto economico, il maggior numero di imprese fallite e il fatto che i morsi dell’inflazione e i rialzi del costo del denaro hanno colpito con particolare durezza aree già critiche del Paese. Piove sempre sul bagnato, insomma.

Per quanto riguarda gli aumenti rispetto al 2021, si registrano in Centro Italia le impennate più significative negli ultimi due anni con uno spread di 251 punti; nelle Isole la variazione è stata di 248 punti e al Sud di 247. Nel Nord-Ovest lo spread, rispetto a due anni fa, è di 241 punti; nel Nord-Est l’aumento è pari a 226 punti.

Rate del mutuo in Italia da Nord a Sud

Fabi analizza poi le variazioni sui tassi a seconda dell’importo e dell’area geografica.

Per quanto riguarda la categoria di mutui di importo fino a 125mila euro, viene evidenziato che i livelli più alti dei tassi si riferiscono ai prestiti alle famiglie che risiedono nelle Isole e nelle aree del Nord-Est, dove il costo di un mutuo per abitazione ha raggiunto rispettivamente il 4,56% e il 4,51%; in questa fascia la media nazionale è del 4,47% e i tassi sono del 4,46% nel Centro, del 4,45% nel Nord-Ovest e del 4,43% nel Sud che, solo per questo tipo di importi, gode di medie più favorevoli.

In sintesi:

  • media italiana per mutui fino a 125mila euro – 4,47%
  • Nord-Ovest – 4,45%
  • Nord-Est – 4,51%
  • Centro – 4,46%
  • Sud – 4,43%
  • Isole – 4,56%

Per la categoria di importo intermedio, compresa tra i 125mila e i 250mila euro, i tassi hanno toccato la punta del 4,19% nelle zone isolane del Paese, nel Sud e nel Centro del 4,15%, nel Nord-Ovest del 4,11% e del 3,95% nel Nord-Est, contro un livello del 4,09% a livello nazionale.

In sintesi:

  • media italiana per mutui fino nella fascia 125-250mila euro – 4,09%
  • Nord-Ovest – 4,11%
  • Nord-Est – 3,94%
  • Centro – 4,15%
  • Sud – 4,15%
  • Isole – 4,19%

Infine, le condizioni di prestito per gli importi superiori a 250mila euro (media nazionale pari 3,74%) vedono le regioni del Sud e delle Isole ancora penalizzate, con un tasso medio del 3,97% e del 3,95%, mentre nel Centro è pari al 3,88%, nel Nord-Ovest del 3,70% e nel Nord-Est del 3,51%.

In sintesi:

  • media italiana per mutui oltre 250mila euro – 3,74%
  • Nord-Ovest – 3,70%
  • Nord-Est – 3,51%
  • Centro – 3,88%
  • Sud – 3,97%
  • Isole – 3,95%

Rialzo tassi Bce e mutui

Fabi mette infine in guardia contro ciò che sta per arrivare, ovvero “uno shock finanziario per le famiglie” dovuto al “tasso Bce portato al 4,25%”. I rialzi dei tassi Bce porteranno ulteriori e inevitabili aumenti su mutui e prestiti. Situazione di stress finanziario che investirà anche le aziende, soprattutto quelle che più faticano a venire pagate dai committenti.

Con i tassi alle stelle gli italiani cercano di fare quello che possono per difendersi dal caro mutuo. A presentare le maggiori criticità sono i mutui a tasso variabile.