Come abbassare le rate del mutuo

La guida al nuovo Memorandum dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che spiega nel dettaglio come abbassare le rate del mutuo a tasso variabile

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

L’Associazione Bancaria Italiana ha noto un nuovo Memorandum, in cinque punti, dedicato ai coloro che hanno problemi conseguenti alle scelte di mutui a tasso variabile e alla crescita dei tassi di interesse conseguenti alle decisioni della BCE. Si tratta di una vera e propria guida aggiornata che spiega come abbassare le rate del mutuo e che espone le possibilità, valide oggi in Italia, che le famiglie hanno a disposizione per ridurre l’impatto del rialzo dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile.

Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Come diminuire la rata del mutuo

Innanzitutto, l’ABI raccomanda al titolare del mutuo, ai primi segnali di possibili difficoltà, di rivolgersi alla propria banca per valutare le possibili soluzioni per affrontare l’aumento dei tassi di interesse: la banca fornirà tutte le informazioni utili per comprendere le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti.

In particolare, il titolare del mutuo può:

  1. concordare con la propria banca l’allungamento della durata del proprio mutuo;
  2. chiedere una revisione di altre condizioni contrattuali;
  3. effettuare la cosiddetta portabilità/surroga dei mutui, cioè la possibilità di trasferire senza spese e costi il proprio mutuo ipotecario presso un’altra banca, modificandone le relative condizioni contrattuali;
  4. ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa cosiddetto “Fondo Gasparrini” che permette di sospendere il pagamento della rata del mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, fino a 18 mesi, allungando il piano di ammortamento per il periodo della sospensione, in caso di eventi quali, ad esempio, la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro (cosiddetta cassa integrazione) o la riduzione del fatturato per i lavoratori autonomi;
  5. trasformare il mutuo da tasso variabile a tasso fisso. La legge di bilancio per il 2023 ha disposto che le banche siano obbligate alla trasformazione, in caso di richiesta del mutuatario che non sia in ritardo nei rimborsi, per i mutui di importo fino a 200.000 euro e con l’ISEE del mutuatario che non deve superare i 35.000 euro.

Perché aumenta la rata mutuo?

I pagamenti rateali possono fluttuare, in aumento o in diminuzione, a causa dei cambiamenti che investono l’economia, come l’aumento dei tassi di interesse appunto. Tuttavia, ci sono anche altri motivi, ad esempio l’aumento delle tasse sulla proprietà o dei premi assicurativi, che di conseguenza andranno a influenzare il modo in cui vengono gestiti i piani di pagamento rateale.

Le uscite legate a pagamenti di rate e mutui in generale sono tra le principali e maggiori spese che impattano maggiormente sul bilancio delle famiglie italiane. Capire perché la rata del mutuo può aumentare di anno in anno può quindi aiutare a pianificare in anticipo le uscite finanziarie, e a gestirle di conseguenza.

Quanto può aumentare un mutuo a tasso variabile?

Un mutuo a tasso variabile è un tipo di prestito ipotecario con un tasso di interesse variabile legato al mercato. Spesso prevede un periodo iniziale di pagamenti fissi, in cui il tasso di interesse non cambia per cinque, sette o dieci anni, per passare a un tasso regolabile dopo un certo periodo. A seconda di come cambiano i tassi di interesse quindi (in generale, per gli operatori finanziari) il tasso del proprio mutuo, quello cioè variabile, può aumentare o diminuire, il che influenza il pagamento del mutuo.

Solitamente, chi apre un mutuo viene informato al momento dell’origine del prestito se si tratta di pagamento mensile che può potenzialmente aumentare. Specialmente se si sottoscrive un mutuo a tasso variabile o si utilizza un conto di deposito a garanzia per pagare le tasse, nel contratto devono sempre essere specificate le condizioni.

In ogni caso, prima di sottoscrivere qualsiasi prestito, è fondamentale esaminare tutti i possibili scenari, anche i peggiori, e chiedersi che tipo di aumenti potrebbero verificarsi in futuro. Ciò significa assicurarsi di riuscire a pagare le rate anche con una modifica significative dei tassi di interesse.

Da queste “fluttuazioni”, però, vanno esclusi tutti gli altri aumenti del mutuo che possono verificarsi inaspettatamente, come ad esempio un cambio delle condizioni in caso di emergenza finanziaria.