Il dubbio che assilla chi intenda comprare casa è sempre lo stesso: conviene il mutuo a tasso fisso o quello variabile? L’attuale scenario economico non lascia dubbi: il fisso è la scelta vincente. L’ultimo taglio dei tassi della Banca Centrale Europea, di 25 punti base, risale a ottobre. Nonostante le ipotesi di un ribasso dei tassi variabili nel corso del 2025, alimentate dalle attese su futuri tagli della Bce, i numeri parlano chiaro.
Oggi il tasso fisso, con un Tan medio del 2,9%, si mantiene più basso di oltre un punto percentuale rispetto al variabile, che si attesta al 4,06%.
Perché il mutuo a tasso fisso vince ancora
La principale ragione della netta preferenza per il tasso fisso è la sua convenienza immediata. “Questo vuol dire che se oggi scelgo un tasso fisso, mi ritrovo già in tasca tutto quel risparmio previsto dell’1% che potrei avere tra un anno con il tasso variabile”, spiega Alessio Santarelli, ad di MutuiOnline.
Non sorprende, quindi, che il 99,2% dei mutui sottoscritti negli ultimi mesi sia a tasso fisso, lasciando al variabile solo le briciole (0,6%).
Le simulazioni
Guardando al futuro, i mercati prevedono una graduale riduzione dei tassi Euribor, che potrebbe portare il variabile a un calo di circa un punto percentuale entro il 2025. Tuttavia, anche in questo scenario, il vantaggio del tasso fisso attuale rimane evidente.
MutuiOnline ha effettuato alcune simulazioni che permettono di individuare le offerte più convenienti a dicembre 2024. Il caso preso ad esempio riguarda un mutuo da 140.000 euro per l’acquisto di una prima casa a Milano, dal valore di 200.000 euro.
Per chi sceglie il tasso fisso a 20 anni, il più conveniente è attualmente il mutuo di Crédit Agricole con un Taeg del 3,09%, seguito da Bper Banca (3,10%) e Webank (3,13%). La rata mensile, in tutti i casi, oscilla fra 765 e 778 euro.
Alle stesse condizioni, i mutui a tasso variabile più convenienti a dicembre 2024 sono Banca Sella, con un Taeg corrente del 4,2%, Ing (4,22%) e Unicredit (4,23%). La rata mensile oscilla attorno a 845 euro.
La surroga
A questo si aggiunge un altro vantaggio strategico: la surroga. In un mercato come quello italiano, i mutuatari possono cambiare il proprio finanziamento in futuro per adeguarsi a condizioni più favorevoli, senza costi aggiuntivi. Questo rende il fisso non solo più conveniente, ma anche una scelta sicura e flessibile.
La surroga del mutuo viene favorita dalla flessibilità del sistema bancario italiano. Nei primi 10 mesi del 2024, il 34,2% delle richieste di mutuo ha riguardato il trasferimento da una banca a un’altra, contro il 31,2% del 2023. Il 99% di queste richieste è stato effettuato per passare a un tasso fisso, a dimostrazione di come gli italiani sfruttino le attuali condizioni di mercato per risparmiare.
Oggi, chi sia in cerca di stabilità e sicurezza si orienta sul tasso fisso, che garantisce costi certi e competitivi, proteggendo i mutuatari da eventuali sorprese future. Il tasso fisso vince, sia come prima scelta per ottimizzare le condizioni del proprio mutuo che attraverso la surroga.
Un esempio concreto viene fatto da Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline: “Un mutuatario che aveva scelto un mutuo a tasso fisso di 25 anni da 130 mila euro un anno fa al tasso medio di 3,83%, oggi se sceglie la migliore offerta di surroga al 2,72%, può risparmiare fino a 21.983 euro nei prossimi 24 anni”.
I mutui green
Tra le proposte emergenti spiccano i mutui green, dedicati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica. Questi finanziamenti beneficiano di tassi più bassi, con sconti fino a 40 punti base rispetto ai mutui tradizionali. E anche in questo segmento il tasso fisso si conferma l’opzione preferita, grazie alla sua maggiore convenienza.