Le case che non si vendono facilmente hanno queste caratteristiche

Oltre al prezzo di vendita di un immobile e alla zona, ci sono anche altri tre fattori di cui tengono conto i potenziali acquirenti

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 17 Novembre 2024 18:15

Vendere casa è spesso un’impresa, soprattutto se l’immobile che si offre ha caratteristiche considerate poco appetibili dal mercato immobiliare. Incrociando i dati della domanda e dell’offerta, e tenendo presente quanto tempo un annuncio rimane pubblicato sul sito web di un’agenzia, è possibile scoprire quali sono le caratteristiche delle case più ricercate, ma anche di quelle meno gettonate.

È ciò che ha fatto Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, andando a investigare il cosiddetto “time on market” delle varie tipologie immobiliari nelle grandi città, vale a dire l’età media dell’invenduto.

Case difficili da vendere

Parlando in generale, sono queste le caratteristiche della casa che fatica a uscire dal mercato immobiliare:

  • trilocale;
  • ubicato ai piani più bassi (piano terra o primo piano);
  • classe energetica G, la meno performante.

Secondo quanto emerge dall’analisi dei dati, sono queste le caratteristiche condivise, fra le altre, anche da tre grandi centri del Meridione, ovvero Bari, Napoli e Catania, e da tre altri grandi centri del Nord, cioè Milano, Roma e Genova. I dati di Immobiliare.it Insights sono aggiornati al primo semestre del 2024.

Le eccezioni

Ogni regola ha le sue eccezioni e le tendenze del mercato immobiliare non sono da meno. Firenze e Venezia, confermano la regola riguardo i piani bassi e la classe energetica, ma si discostano perché gli immobili che mediamente trovano acquirenti con più difficoltà hanno più di 5 locali. A Verona e Palermo è poi il quadrilocale ad avere il più alto time on market. A Torino si vendono con più difficoltà i bilocali in classe E. A Bologna gli immobili meno vendibili sono sempre trilocali al primo piano, ma nuovi o in costruzione e dunque appartenenti alla classe A o superiori, le meno energivore.

La classifica del time on market

Il report mostra poi le tempistiche medie relative ai tempi di vendita degli immobili per città:

  1. Venezia – 7,3 mesi;
  2. Palermo – 6,9 mesi;
  3. Bari – 6,8 mesi;
  4. Catania – 6,7 mesi;
  5. Roma – 6,6 mesi;
  6. Genova – 6,4 mesi;
  7. Napoli e Verona – 6,2 mesi;
  8. Firenze e Torino – 6 mesi;
  9. Bologna – 5,8 mesi;
  10. Milano – 5,6 mesi.

“Tra tutti questi dati ce ne sono due che più di tutti devono richiamare la nostra attenzione”, afferma Antonio Intini, chief business development officer di Immobiliare.it. “Il primo è che gli immobili che rimangono più a lungo sul mercato sono quasi ovunque quelli nelle classi energetiche più basse, pur essendo anche quelli meno costosi. Questo perché oggi l’utente medio è sempre più selettivo e considera la classe energetica come una caratteristica sempre più importante quando è alla ricerca di una nuova casa. Il secondo aspetto che risalta è il dinamismo di Milano, che si conferma una volta di più la città italiana in cui la domanda incontra più facilmente l’offerta”.

I prezzi

I prezzi dell’invenduto sono generalmente più alti rispetto alla media della città di riferimento. Di seguito le differenze medie a metro quadrato, fra l’invenduto e i prezzi di riferimento del mercato immobiliare:

  1. Venezia – differenza di oltre 600 euro al mq;
  2. Torino e Bologna – 275 euro/mq;
  3. Firenze – 180 euro/mq;
  4. Napoli, Verona e Bari – 150 euro/mq;
  5. Palermo – 100 euro/mq;
  6. Genova – 33 euro/mq;
  7. Roma – 14 euro/mq;
  8. Catania – 7 euro/mq.

Milano è un caso a sé: qui i prezzi dell’invenduto sono più bassi rispetto a quelli medi della città: lo scarto è di 385 euro/mq.