Fendi Uomo: tra nostalgia e visone del futuro, lo show alla MFW

La sfilata in una scenografia minimalista con sei colonne di specchi all'interno del Super Studio Maxi di Milano.

Foto di Marco Menconi

Marco Menconi

Fashion Editor

Nato e cresciuto nella capitale della moda, diplomato al liceo classico e modello. Curioso di tendenze e di tutto quello che accade nella Fashion Industry, cerca sempre nuovi spunti per i propri outfit, condividendoli con immagini e parole.

Con l’avvicinarsi del centenario di Fendi, la nostalgia del passato è forte ma la visione del futuro è luminosa. Nel suo ultimo show alla MFW, Silvia Venturini Fendi, Direttore Artistico Accessori e Uomo della maison, offre agli spettatori un vero e proprio viaggio nel tempo che attraversa decenni di lavoro con l’artigianato italiano a fare da stella polare.

La sfilata Fendi Uomo Primavera/Estate 2025 si è svolta all’interno dell’Open Studio di 7.000 metri quadrati del Super Studio Maxi di Milano. Progettata da Nico Vascellari, la scenografia minimalista è caratterizzata da una serie di sei colonne di specchi, monoliti mobili che seguono il percorso dei modelli durante la sfilata, creando corridoi e riflessi infiniti. Una colonna sonora elettronica personalizzata da Vascellari in collaborazione con Rocco Rampino è caratterizzata da un ritmo oscillante e romantico progettato in risposta alla collezione e alla sua ariosa luce naturale.

Un omaggio all’universale

La collezione Uomo Primavera/Estate 2025 è un omaggio all’universale, sublima i codici della maison che precedono la prima silhouette maschile svelata da Fendi nel 1990. Un tempo emblema di un’élite internazionale, la nozione di uniforme per il lavoro e il tempo libero viene decostruita ed espressa di nuovo tramite tonalità polverose: una tavolozza minerale di sorbetto e nebbia, avorio, caramello e latticello si mescola a blu tenui e indaco naturale, nero e verde foresta. A metà strada tra sport e cerimonia, emerge l’idea del Fendi Club, il cui stemma è orgogliosamente impresso come fantasia su taschino e bottone.

Il punto Selleria

Dalla testa ai piedi, la collezione si diletta nel virtuosismo del punto Selleria, una tecnica trasmessa alla famiglia Fendi dai maestri sellai romani nel 1925. Ridimensionato, viene reinterpretato e infilato come una striscia o un logo FF tonale attraverso il lino e le trame di felpa, applicato come una superficie sul denim boro giapponese o ridotto a una cornice minimalista su capispalla in lana e pelletteria. I volumi sottili creano sussurri del passato, come nel caso di un ampio bomber in tessuto, di un trench fluido e di blazer a tre bottoni abbinati a pantaloni tagliati larghi sulla gamba.

Fendi SS25 show, Milan
Fonte: Ufficio stampa
Fendi SS25 show, Milan

I dettagli sagomati stravolgono la correttezza dei capi: le maniche delle camicie in popeline tagliate al gomito possono essere indossate lunghe o corte, le abbottonature delle polo si attorcigliano dalla gola alla costola e le maglie di seta asimmetriche si sbottonano lungo la spalla creando un’ariosa modularità. Sui pantaloncini plissettati, le camicie lunghe con tasche a toppa e lacci di seta sono sovrapposte a giacche corte estive in lino, pelle e pelle.

Combinazioni tonali di lino, pelle, cotone a quadri Madras e pelle scamosciata ultraleggera. La collezione di accessori uomo Primavera/Estate 2025 riprende l’ossessione della stagione per la Selleria, dalla borsa Peekaboo ISeeU Soft e le morbide shopper diagonali, alla nuova crossbody Baguette Doublecon cerniera, fino alla Baguette Patchwork realizzata con ritagli multicolore provenienti dagli atelier Fendi. I dettagli whipstitch adornano le sneakers Fendi Force con pannelli a contrasto, oltre a mocassini con suola sagomata e ballerine in vernice o ricamate con fili di cera.