Albert Einstein, 3 lezioni di vita del genio del Novecento

Tre lezioni preziose del genio Albert Einstein, dedito non soltanto alla scienza ma anche alla filosofia: ecco un'analisi di tre pensieri universali

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Albert Einstein è stato uno scienziato di fama globale, in grado di rivoluzionare per sempre il campo della fisica. Innegabile, però, il suo impatto in altri ambiti. Volendo estremizzare un po’ il concetto, lo si potrebbe definire anche un personaggio pop, sotto certi aspetti.

Di certo distintosi per la propria passione in ambito filosofico, ci ha lasciato in eredità non soltanto complesse formule, ma anche pensieri e celebri frasi, ancora oggi ricordate. Parole dalle quali poter trarre importanti lezioni di vita universali.

La differenza tra successo e valore

Una delle frasi più celebri di Albert Einstein è la seguente: “Non tentare di diventare una persona di successo, prova a diventare una persona di valore”. Ciò ci lascia con una necessaria analisi da compiere sull’essere umano e sul modo che ha di valutare se stesso in funzione della società in cui vive.

Ci si ritrova costantemente a rincorrere un traguardo fissato da altro. Tentiamo di adeguare la nostra vita a quel concetto di successo che abbiamo appreso forzatamente da chi ci circonda, dai media e, negli ultimi 20 anni, dai social.

La verità è che gli obiettivi nella vita sono differenti da persona a persona. Tentare di rientrare in categorie imposte da altri, è la ricetta per essere infelici. La fama non è un vero successo e lo stesso dicasi per l’accumulo di denaro. Ciò a cui dovremmo ambire è il diventare delle persone migliori all’interno, in pace con noi stesse e in grado di empatizzare con chi ci circonda.

Un discorso che appare tanto semplice, ma che in realtà nasconde una grande complessità. Cresciamo guardando gli altri, lasciandoci definire da loro o dall’immagine riflessa che riceviamo, che spesso non è reale. Non siamo sbagliati per voler fare le nostre scelte, seguire le nostre regole e passioni, raggiungendo una felicità personale e unica.

La razza umana

Altra citazione celebre di Albert Einstein è la seguente: “Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”. Una riflessione su quella che è una delle grandi assurdità del nostro mondo. Persi nelle nostre elucubrazioni, ci siamo convinti del fatto d’essere suddivisi in più razze, quando in realtà non è affatto così.

Ci siamo distanziati fin troppo dal regno animale per renderci conto che una sola razza esiste, quella umana. Ciò di cui possiamo parlare, invece, è di differenti etnie. Dovremmo riscoprire questa parola e darle il giusto peso e significato. Guardandoci gli uni negli occhi degli altri, dovremmo trovarci uguali, perché frutti della stessa specie. È l’unico modo, questo, per non rivivere gli stessi orrori del passato.

La genialità di ognuno

“Ognuno è un genio. Se si giudica però un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui trascorrerà tutta la vita a credersi stupido”. Parole che hanno più valenze. Sul fronte personale, dovremmo imparare a valorizzare i nostri punti di forza, individuando una strada nella vita che sia personale e non aderente agli schemi altrui.

Sul fronte scolastico, invece, sarebbe il caso di rivalutare l’idea di insegnamento che impartiamo nelle aule. Non si tenta, infatti, di comprendere il tipo di intelligenza dei singoli, bensì adattarli in maniera forzata a un’idea precostituita. Chiunque non riesca a eccellere in quel dato modo? Uno stupido. Comprendere quanto sia fallace questo meccanismo sarebbe un passo importante per la salute mentale delle prossime generazioni.