Sport, si cambia: tutte le novità del nuovo decreto

Il decreto sport 2023 va a unirsi alla riforma dello sport varata del governo Draghi. Vivai, professioni, plusvalenze e processi: ecco cosa cambia

Pubblicato: 24 Giugno 2023 18:00

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Arriva una piccola grande rivoluzione nel mondo dello sport che riguarda i giudizi di fronte alla giustizia sportiva, i tesseramenti e la pubblicità, fra le altre cose.

Decreto sport 2023: cosa cambia

Le novità giungono da due provvedimenti: il decreto legge 75 del 2023, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, e il decreto legislativo 36 del 2021, eredità del Governo Draghi, che diventa effettivo a partire dall’1 luglio 2023.

Fra le principali innovazioni si registra un cambio di passo per le società sportive professionistiche: le plusvalenze potranno contribuire a formare reddito solo su base biennale e non più su base annuale.

Cambio di passo anche per quanto riguarda il processo sportivo: all’articolo 34 del d.l. 75/2023 viene specificato che “Nei giudizi dinanzi alla giustizia sportiva aventi ad oggetto l’impugnazione di sanzioni comportanti penalizzazioni che hanno l’effetto di mutare la classifica finale delle competizioni a squadre” le penalità saranno adottate “solo una volta esauriti i gradi della giustizia sportiva“. I giudizi che comportano penalizzazioni di punti in classifica dovranno iniziare dopo la fine del campionato e dovranno terminare entro l’iscrizione al campionato successivo. Non dovrà, cioè, accadere un nuovo caso Juve: nell’ambito del giudizio sulle plusvalenze la Juventus venne squalificata di 15 punti in primo grado e poi ottenne uno sconto di 5 punti in secondo grado. Gli effetti si riverberarono su tutta la classifica della Seria A.

Viene disposto di sottoporre le società sportive professionistiche a “tempestivi, efficaci ed esaustivi controlli” al fine di “garantire la possibilità di iscrizione ai prossimi campionati sportivi, il regolare svolgimento degli stessi e l’equa competizione”.

Garantito un credito d’imposta per l’anno 2023 a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuino investimenti in campagne pubblicitarie.

Inserito un articolo “al fine di tutelare i vivai giovanili e i relativi investimenti operati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche”: il tesseramento dei giovani atleti è soggetto a vincolo “per una durata massima di due anni”.

I professionisti per cui è necessaria l’iscrizione all’albo vengono esclusi dalla figura di lavoratore sportivo. Per tali lavoratori non si applicano i regimi fiscali e previdenziali previsti dal Dlgs 36/2021, anche se svolgono attività per Asd (associazioni sportive dilettantistiche) o Ssd (società sportive dilettantistiche).

Riforma sport: novità anche per Milano-Cortina 2026

Introdotta una norma in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026: non si applicano i limiti di spesa per il lavoro flessibile stabiliti dalla legge per i comuni di Anterselva, Bormio, Cortina d’Ampezzo, Livigno, Predazzo, Tesero e Valdisotto. Tali comuni potranno inoltre mettere in atto procedure selettive semplificate, che prevedano solo la valutazione dei titoli e un colloquio. Questi contratti tuttavia non potranno restare in essere oltre il 31 dicembre 2026.

Riforma dello sport: i testi dei decreti

Per approfondire si rimanda al testo del decreto legge denominato “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025”. Gli articoli che riguardano lo sport vanno da 33 a 41.
Qui il testo del decreto legislativo 36 del 2021 denominato “Attuazione dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo”.