Quanto guadagnano gli italiani e dove sono i redditi più alti

Cresce il Pil rispetto all'ultima rilevazione. Gli stipendi più alti sono in Lombardia, quelli più bassi in Calabria. È quanto emerge dall'ultimo rapporto pubblicato dal Dipartimento delle Finanze.

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un’Italia in ripresa economica rispetto ai mesi bui delle restrizioni e dei lockdown, ma ancora contrassegnata da una forte disparità territoriale. È la fotografia che emerge dalle elaborazioni dei dati riguardanti le dichiarazioni dei redditi del 2021 rese note dal Dipartimento delle Finanze.

Chi paga più tasse in Italia

Ogni quattro contribuenti ce n’è uno che ha un reddito che non supera i 15.000 euro (il 26%) e che versa in totale il 3,6% di Irpef. E meno di un contribuente italiano su venti (appena il 4%) dichiara un reddito annuo superiore ai 70.000 euro. Questa piccola percentuale versa però praticamente un terzo dell’Irpef totale (il 31%). Il restante 70% dei contribuenti guadagna un reddito annuo tra i 15.000 e i 70.000 euro e copre il 65% dell’Irpef.

Dal rapporto emerge un dato ottimistico correlato al Pil, che rispetto all’anno precedente è risultato in crescita del 7%. Per quanto riguarda il numero dei contribuenti si registra un aumento di 316.000 unità.

Il reddito medio degli italiani, nel 2021, si assesta a quota 22.540 euro. Numero, come è evidente, puramente indicativo poiché ricavato da medie statistiche fra redditi profondamente difformi. La somma algebrica delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2022 è invece di 912,4 miliardi di euro, 47 in più rispetto al 2021 (pari al +5,5%).

Quanto guadagnano gli italiani

Per quanto riguarda le professioni, il reddito medio più alto ce l’hanno i lavoratori autonomi: 60.520 euro; gli imprenditori, cioè i titolari di ditte individuali, si fermano a 24.130 euro; i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato, dichiarano una media di 21.500 euro; i pensionati in coda con una media di 18.900 euro.

Dove sono gli stipendi più alti

Parlando del dato territoriale, in vetta alla classifica ci sono i redditi dei lavoratori della Lombardia con 26.600 euro. La regione locomotiva d’Italia è tallonata da vicino dalla provincia autonoma di Bolzano con 25.680 euro. All’ultima posizione della classifica troviamo la Calabria con 16.300 euro. Fra la regione di testa e quella di coda c’è una forbice di ben 10.300 euro a dimostrazione che il divario Centro-Nord e Centro-Sud è lontano dall’essere stato risolto. Dunque anche quest’anno la Lombardia si conferma la regione dove si guadagna di più.

Il dato risulta in linea con la classifica delle città in cui si guadagna di più pubblicata dal Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne. Alcune categorie tuttavia nel corso del 2023 potranno beneficiare di aumenti di stipendio.

Nel valutare i risultati però occorre tenere conto di una nota metodologica: i redditi dei lavoratori dipendenti vengono riportati al netto dei contributi previdenziali invece i redditi dei lavoratori autonomi e degli imprenditori vengono indicati al lordo dei contributi. E non solo: dal report del Dipartimento delle Finanze viene escluso chi eserciti l’attività di imprenditore in forma societaria. La quasi totalità dei redditi da capitale, poi, è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra nell’Irpef.

Buone nuove anche sul fronte dell’Iva, i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione per l’anno d’imposta 2021 sono stati 4,2 milioni, pari ad un +0,8% rispetto all’anno precedente. L’importo totale dell’Iva presentata ha toccato quota 3.881 miliardi di euro, pari al +21,5% rispetto all’anno 2020.

Entrando nello specifico, l’Iva di competenza è risultata pari a 112,5 miliardi di euro, con una base imponibile a quota 746,2 miliardi di euro. Dato in crescita rispetto all’anno 2020 (Iva di competenza +10,8%, base imponibile +14,8%).