Click day per colf e badanti a dicembre: come funziona

Il prossimo 4 dicembre sarà una giornata importante per tutti i soggetti interessati ad assumere lavoratori domestici residenti all'estero e non comunitari

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il 4 dicembre sarà una giornata molto importante. Il primo lunedì del prossimo mese, infatti, vedrà scattare il click day per i lavoratori domestici non comunitari. A partire dalle 9 del mattino, si potrà presentare domanda per l’ingresso dei soggetti non comunitari nel nostro Paese. Una notizia positiva, che però trascina alcune polemiche. Vediamo nel dettaglio cosa accadrà, come presentare la domanda in maniera corretta e quali critiche sono state mosse al governo.

Click day per lavoratori domestici

Le famiglie che hanno intenzione di assumere colf e badanti che al momento vivono all’estero, farebbero bene a cerchiare in rosso sul calendario la data di lunedì 4 dicembre 2023. A partire dalle ore 9 del mattino scatterà infatti il click day. Ciò vuol dire che si avrà la chance di presentare domanda per l’ingresso in Italia di tali soggetti non comunitari. Si avvierà una procedura di nulla osta, seguendo le disponibilità indicate dal Decreto Flussi dello scorso 27 settembre.

Un’ottima notizia, soprattutto perché l’intero processo potrà essere sbrigato in via telematica, evitando lunghe code in uffici pubblici. Guardando alle cifre, il numero di lavoratori da destinare al settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria sono 28.500. Ecco il massimo degli ingressi consentiti in Italia, ovvero 9.500 cittadini non comunitari per ogni singolo anno.

Numeri che scatenano forti polemiche. Assindatcolf si scaglia contro il governo di Giorgia Meloni, definendo tutto ciò un primo passo, che però non può essere sufficiente a soddisfare le esigenze delle famiglie italiane. Appena 9.500 soggetti ammessi risultano ben pochi dinanzi ai 23mila lavoratori annui di cui si avrebbe bisogno. Una cifra che porterebbe a quota 68mila gli accessi nel triennio 2023-2025.

A ciò si aggiunge una dura critica alle modalità del processo. Al di là delle considerazioni sulle modalità, considerate farraginose, il vero ostacolo è temporale. La circolare attuativa è stata pubblicata lo scorso 27 ottobre ed entro il prossimo 26 novembre tutti gli interessati dovranno salvare la propria domanda precompilata (consiglio, non obbligo), per avere una chance.

Come presentare la domanda

I click day a stretto giro sono in realtà due. Il primo è quello già indicato, del 4 dicembre 2023. Il secondo, invece, è previsto per il 7 febbraio 2024. In uno si procederà alle autorizzazioni per le quote d’ingresso di quest’anno e nell’altro si farà riferimento al nuovo scaglione da 9500 soggetti, lavoratori domestici non comunitari e non stagionali.

In merito alla domanda da presentare, Assindatcolf ha stilato un programma preciso da seguire, così da non incappare in errori. La prima cosa da fare è la verifica del reddito. In caso di datore di lavoro domestico singolo, l’imponibile non deve essere inferiore a 20mila euro.

Nel caso in cui il nucleo sia composto da più familiari, invece, il limite minimo sale a 27mila euro. Nell’eventualità in cui il datore di lavoro sia un soggetto non autosufficiente, invece, la richiesta per un soggetto badante non prevede alcun requisito del reddito.

Si passa poi alla verifica presso il centro per l’impiego. Ciò vuol dire assicurarsi dell’effettiva indisponibilità sul territorio di lavoratori e lavoratrici domestici disponibili per l’impiego specifico. L’ultimo step riguarda l’asseverazione della certificazione da parte dei professionisti o delle associazioni. Si fa riferimento alle condizioni contrattuali proposte e a quelle reddituali del datore di lavoro (consentito contratto a tempo determinato e indeterminato, full o part time, con paga non inferiore all’assegno sociale di 503,27 euro).

Per la domanda c’è tempo fino al 31 dicembre 2023, anche se la scarsità di posti spinge a suggerire di sbrigare il tutto il 4 dicembre. La domanda precompilata è presente sul sito del ministero dell’Interno. Da completare e salvare entro il 26 novembre per accelerare i tempi e aumentare le proprie chance di riuscita. Accedendo al portale via SPID o CIE, dunque, sarà necessario soltanto inviare quanto già preparato.