Nella giornata del 12 dicembre è stato aggiornato il cedolino di NoiPa, l’applicazione dedicata ai dipendenti della pubblica amministrazione, con l’importo della tredicesima. La mensilità ulteriore allo stipendio di dicembre sarà accreditata nel corso della giornata del 13 dicembre a tutti gli insegnanti e il personale Ata con contratto a tempo indeterminato e ai supplenti con rapporto di lavoro al 31 agosto o al 30 giugno 2025.
Il calcolo della tredicesima dipende dal numero di mesi lavorati per un singolo datore di lavoro in un anno. Ogni mese matura una parte della mensilità, che arriva a dicembre, in date diverse a seconda se si lavori nel pubblico o nel privato.
La tredicesima per il personale scolastico
Sull’applicazione e sul sito di NoiPa, il servizio dedicato ai dipendenti della pubblica amministrazione per la gestione e la visualizzazione del proprio stipendio, è stato aggiunto l’importo della tredicesima per i lavoratori del sistema scolastico. L’accredito cui conti correnti dei lavoratori interessati però avverrà soltanto nel corso della giornata di venerdì 13.
Ad accedere alla tredicesima saranno tutti i lavoratori, sia personale docente sia Ata, che è in possesso di un contratto a tempo indeterminato. Per i precari, che nella scuola sono quasi sempre insegnanti supplenti, la mensilità ulteriore di dicembre è riservata soltanto a coloro che hanno un contratto fino al 30 giugno o fino al 31 agosto 2025.
I dipendenti pubblici ricevono la tredicesima in date diverse rispetto a quelli del settore privato, spesso con cedolini aggiuntivi. Succede la stessa cosa ai dipendenti della scuola che non hanno un contratto nel nuovo anno scolastico e che riceveranno la tredicesima in seguito.
Come si calcola la tredicesima
Anche se spesso viene definita come una mensilità “extra”, la tredicesima è in realtà un ritardo nel pagamento di una parte dello stipendio mensile dovuto al lavoratore. Ogni mese, il datore di lavoro trattiene una parte del salario, circa un dodicesimo, per poi liquidarlo al proprio dipendente soltanto nel mese di dicembre.
Questo meccanismo impatta quindi su come la tredicesima viene calcolata. Il suo importo è direttamente legato a quanti stipendi il lavoratore ha ricevuto durante l’anno. Un dipendente che ha cominciato a lavorare a giugno, riceverà una tredicesima dimezzata. Per riceverla piena, dell’importo quindi di circa uno stipendio mensile, bisogna aver lavorato continuativamente per lo stesso datore di lavoro per tutto l’anno.
Ci sono però anche alcune eccezioni nel calcolo della tredicesima. Non vengono infatti contate, come parte dell’ammontare che contribuisce a formare la retribuzione ulteriore di dicembre, le somme aggiuntive come:
- Le somme percepite per lavoro straordinario;
- Le indennità per ferie;
- Le indennità per l’eventuale reperibilità;
- Le indennità sostitutive;
- I rimborsi spese.
Come tutti i redditi, anche la tredicesima è soggetta alla normale tassazione e vi si applicano aliquote e contributi previdenziali. Anche i periodi passati in aspettativa non contribuiscono all’accumulo della tredicesima.