Salario decente per i dipendenti Michelin, cos’è e la differenza col salario minimo

Michelin annuncia il salario decente per i suoi 132.000 dipendenti, garantendo ai propri lavoratori remunerazioni consone al costo della vita nelle città

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il gruppo Michelin, leader nella produzione di pneumatici, ha annunciato di aver introdotto il salario decente per i suoi dipendenti. Una scelta, fa sapere lo storico produttore francese, che è stata presa per cercare di rendere più dignitosa la vita dei propri lavoratori in Francia e in tutto il mondo, con l’obiettivo di consentire a ogni dipendente di “sopperire ai bisogni essenziali”.

Ma cos’è il salario decente e cosa cambia rispetto al salario minimo tanto discusso negli ultimi mesi in Italia?

La scelta di Michelin sul salario decente

Il grande annuncio di Michelin sul salario decente, meglio noto come salario dignitoso, è arrivato tramite un comunicato diramato dallo stesso gruppo che si è detto orgoglioso di poter garantire ai propri dipendenti uno stipendio adeguato. Sulla nota, infatti, si legge che lo storico produttore di pneumatici di Clermont-Ferrand, nel cuore della Francia, ha deciso di garantire ai lavoratori una remunerazione equivalente al “living wage“, così come definito dal Patto Mondiale delle Nazioni Unite.

Per i suoi 132.000 dipendenti in Francia e intorno al mondo, infatti, Michelin ha annunciato di essere pronta a lanciare un nuovo stipendio che consentirebbe loro di sopperire ai bisogni essenziali di una famiglia di quattro persone. Spese come alimentazione, trasporti, istruzione e quelle sanitarie, infatti non sarebbero più un problema per i lavoratori dell’azienda degli pneumatici, che avrebbero anche la possibilità di accumulare risparmi e acquistare beni di consumo.

“È un impegno logico rispetto a tutti i dipendenti del gruppo, perché consacrano del tempo a svilupparsi e a sviluppare l’azienda e noi, in cambio, gli diamo i mezzi come minimo per una famiglia di quattro persone in modo che un solo stipendio consenta di procurarsi un alloggio, cibo, ma anche svago, un po’ di risparmi” ha detto all’agenzia France Presse l’amministratore delegato di Michelin, Florent Menegaux.

Cos’è il salario decente e a quanto ammonta

Ma cosa si intende quando si parla di salario decente? Il salario decente è un concetto definito dal Global compact dell’Onu, che fissa una serie di parametri per calcolare una remunerazione che consenta a ciascun lavoratore di provvedere ai bisogni essenziali della propria famiglia. Detto anche dignitoso, si tratta di uno stipendio che può variare non solo in base ai componenti del nucleo familiare o del Paese di appartenenza, ma anche all’interno dello stesso Paese in base al costo della vita locale.

In un Paese come la Francia, nello specifico, il salario decente per un residente di Parigi è di 39.638 euro all’anno, di 25.356 euro nella meno dispendiosa Clermont-Ferrand. In poche parole un salario commisurato al costo della vita in ogni città.

E il salario minimo? A quanto pare in Francia non basta, perché i 21.203 lordi all’anno sono pochi per i lavoratori che non potrebbero in alcun modo mettere da parte risparmi. E tutti i soldi guadagnati, nel giro di poco, tanto a Parigi quanto a Clermont-Ferrand, finirebbero tutti nel pagare case, cibo ed eventuali spese sanitarie.

E i dipendenti di Michelin in Italia?

Michelin non ha fornito i dati sull’Italia, dove l’azienda ha circa 3.200 dipendenti. Secondo le stime fornite da Florianne Viala, direttrice delle remunerazioni del gruppo, il salario decente rappresenta tra 1,5 e 3 volte il minimo retributivo che, nel caso del settore della gomma e della plastica in Italia è di 1.530 euro.

Non c’è stata ancora comunicazione, ma in base ai calcoli il salario dignitoso per i dipendenti Michelin in Italia dovrebbe dunque aggirarsi tra i 2.300 e i 4.500 euro al mese.