Occupazione a livelli record a luglio, +56mila lavoratori ma crescono gli inattivi

Il numero di occupati arriva a 24 milioni. Bene donne e autonomi, ma cala il lavoro dipendente e crescono gli inattivi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 30 Agosto 2024 10:51

Rispetto al mese precedente, a luglio 2024 si registrano aumenti sia degli occupati che degli inattivi, mentre i disoccupati diminuiscono. L’occupazione cresce infatti dello 0,2% (+56mila unità) grazie a un incremento tra le donne, gli autonomi e in tutte le fasce d’età, ad eccezione dei 25-34enni, per i quali si osserva una diminuzione. Anche tra i dipendenti si rileva una riduzione del numero di occupati. Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti), un record. I dati sono stati raccolti ed elaborati dall’Istat.

Il tasso di disoccupazione scende al 6,5%

Il numero di persone in cerca di lavoro si riduce del 6,1% (-107mila unità), coinvolgendo entrambi i generi e tutte le fasce d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,5% (-0,4 punti) e quello giovanile cala al 20,8% (-0,6 punti). Il numero di inattivi aumenta dello 0,6% (+73mila unità) tra uomini, donne e 25-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli over 50. Il tasso di inattività sale al 33,3% (+0,2 punti).

Confrontando il trimestre maggio-luglio 2024 con quello precedente (febbraio-aprile 2024), si nota un incremento degli occupati dello 0,3% (+83mila unità). Questo aumento trimestrale dell’occupazione è accompagnato da una diminuzione delle persone in cerca di lavoro del 4,5% (-82mila unità) e da un aumento degli inattivi dello 0,5% (+64mila unità).

A luglio 2024, il numero di occupati supera così quello di luglio 2023 del 2,1% (+490mila unità), con un aumento che coinvolge uomini, donne e tutte le fasce d’età, tranne i 15-24enni. Il tasso di occupazione aumenta di 1,0 punti percentuali su base annua. Rispetto a luglio 2023, il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce del 16,7% (-334mila unità), mentre cresce del 0,2% (+21mila) il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni.

Aumento per le donne, ma i giovani restano senza lavoro

A luglio 2024, rispetto al mese precedente, i tassi di occupazione, disoccupazione e inattività mostrano tendenze diverse tra uomini e donne. Per gli uomini, i tassi rimangono sostanzialmente stabili. Al contrario, tra le donne si registrano aumenti nel tasso di occupazione (+0,2 punti) e nel tasso di inattività (+0,3 punti), mentre il tasso di disoccupazione scende di 0,9 punti.

Confrontando i dati su base annua, si osservano aumenti nei tassi di occupazione sia per gli uomini (+0,7 punti) che per le donne (+1,2 punti). Contestualmente, il tasso di disoccupazione diminuisce sia per gli uomini (-0,6 punti) che per le donne (-2,3 punti). Tuttavia, mentre il tasso di inattività cala tra gli uomini (-0,3 punti), tra le donne aumenta di 0,1 punti.

Tra giugno e luglio 2024, il tasso di disoccupazione è diminuito in tutte le fasce di età, rimanendo stabile solo tra gli ultracinquantenni. Questo trend è associato a un aumento del tasso di occupazione e a una riduzione del tasso di inattività per i 15-24enni e i 50-64enni. Al contrario, tra i 25-34enni e i 35-49enni, si osserva un aumento del tasso di inattività, con una diminuzione del tasso di occupazione per i più giovani e un incremento per i più maturi.

Su base annua, il tasso di disoccupazione è in calo per tutte le fasce di età. Tuttavia, il tasso di occupazione diminuisce tra i più giovani e cresce tra gli over 24. Il tasso di inattività aumenta per i 15-34enni e diminuisce per le persone di almeno 35 anni.

Salgono i lavoratori autonomi e calano i dipendenti

La crescita congiunturale del numero di occupati a luglio 2024 riflette un aumento degli autonomi (+1,5%), mentre si osserva una diminuzione tra i dipendenti, sia permanenti (-0,1%) sia a termine (-0,2%). Dati in controtendenza rispetto alle ultime rilevazioni.

Nel confronto su base annua, l’occupazione è aumentata tra i dipendenti permanenti (+2,8%) e tra gli autonomi (+5,0%), mentre è diminuita tra i dipendenti a termine (-6,6%).