Sale l’attesa per gli arretrati dei docenti, e non solo, che porta molti a chiedersi quando saranno visibili su NoiPA.
La chiusura della parte economica del Ccnl Scuola 2022-2024 e l’attesa registrazione della Corte dei Conti rendono la finestra temporale tra dicembre 2025 e febbraio 2026 il momento decisivo per l’erogazione degli arretrati a insegnanti e Ata. Parallelamente, la definizione del nuovo contratto 2025-2027 e le richieste dei sindacati (dall’aumento strutturale degli stipendi all’introduzione dei buoni pasto) aggiungono ulteriori elementi di discussione.
Indice
Arretrati docenti su NoiPA, importi previsti
Secondo i dati emersi dalla firma del 5 novembre, il personale docente percepirà arretrati complessivi che oscillano tra 1.291 e 2.149 euro, a cui si aggiunge l’una tantum da 111,70 euro, per un totale compreso tra 1.403 e 2.261 euro. Le differenze derivano dal profilo professionale e dall’anzianità di servizio: la componente stipendiale retroattiva tiene conto degli incrementi previsti dalle tabelle Aran e delle mensilità arretrate relative al periodo gennaio 2024-dicembre 2025.
Per il personale Ata, l’importo medio stimato si colloca tra 1.200 e 1.300 euro lordi, con variazioni legate al profilo (Collaboratori, Assistenti, Funzionari) e alle fasce di anzianità.
Quando arrivano gli arretrati
Il nodo decisivo resta la registrazione del contratto da parte della Corte dei Conti, passaggio indispensabile prima che NoiPA aggiorni i cedolini. Le ipotesi sul tavolo sono due:
- pagamento dicembre 2025 > possibile ma meno probabile;
- pagamento gennaio-febbraio 2026 > scenario più realistico anche in virtù dei tempi tecnici necessari per l’adeguamento delle tabelle stipendiali e l’emissione degli arretrati.
In caso di slittamento al 2026, scatterà la tassazione separata, che per molti docenti potrebbe tradursi in un vantaggio fiscale netto stimato tra 80 e 100 euro rispetto a un’erogazione effettuata entro l’anno solare 2025.
Aumento stipendi, cosa cambia dal 2026
Il nuovo Ccnl porta incrementi differenziati: per i docenti gli aumenti netti mensili vanno da 52,74 a 87,43 euro, tenendo conto della combinazione tra incremento mensile residuo su 13 mensilità e quota Rpd/Cia su 12 mensilità.
Concretamente, nel primo bimestre 2026 il personale scolastico vedrà:
- stipendio aggiornato con gli aumenti previsti;
- accredito degli arretrati relativi al 2024-2025;
- eventuale vantaggio fiscale derivante dalla tassazione separata.
Road map contrattuale fino al 2027
Firmato il Ccnl 2022-24, si apre ora il tavolo per il Ccnl 2025-27, per cui le risorse disponibili prevedono ulteriori 140 euro lordi medi di aumento, più i buoni pasto estesi finalmente anche al personale scolastico. Secondo le previsioni sindacali, l’impatto complessivo potrebbe portare gli incrementi lordi a sfiorare i 300 euro mensili.
Anief, attraverso le dichiarazioni del presidente nazionale Marcello Pacifico, chiede che il Governo integri le risorse in legge di Bilancio, per garantire un adeguamento che colmi almeno in parte il divario con altri comparti della PA, come le Funzioni Centrali, dove il differenziale retributivo stimato supera i 10.000 euro annui.
Il sindacato prevede inoltre che da gennaio 2027 venga aperto il tavolo del Ccnl 2028-2030, che dovrebbe portare altri 160 euro lordi medi per ogni docente e Ata. La prospettiva, quindi, è di un percorso di incremento strutturale triennale, legato sia alle risorse di bilancio sia al riconoscimento di nuovi diritti (burnout, riscatto agevolato laurea, parità di trattamento tra precari e personale di ruolo, mobilità intercompartimentale).
Arretrati Dsga
Parallelamente alla questione degli arretrati docenti e Ata, il Ministero ha autorizzato l’erogazione urgente degli arretrati Dsga relativi alle reggenze del triennio 2021-2024. Le risorse, oltre 1,4 milioni di euro stanziati dalla legge 142/2025, coprono circa 115-141 incarichi l’anno, con un costo oscillante tra 408 e 501 mila euro annuali. Il pagamento è previsto entro dicembre 2025, con emissione speciale o urgente tramite NoiPA.