Lavoro in Italia, preoccupa “mismatch”: cos’è e come superarlo

“ManpowerGroup Employment Outlook Survey”: 75% delle imprese non trova i talenti ricercati, , in particolare per quanto riguarda quelle su IT Data (21%), ingegneria (18%) e vendite e marketing (17%)

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Redazione

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Luci e ombre sul mercato del lavoro in Italia: aumentano le assunzioni ma preoccupa il “mismatch“. Per il secondo trimestre dell’anno, infatti,  i datori di lavoro italiani prevedono assunzioni in crescita, con una previsione netta di occupazione (NEO – Net Employment Outlook) del +17%, al netto degli aggiustamenti stagionali. E’ quanto rivela l’indagine “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” sulle prospettive occupazionali.

Lavoro, crescono assunzioni 

Le previsioni rivelano un rinnovato ottimismo delle aziende italiane, con miglioramenti delle prospettive in quasi tutti i settori e per tutte le dimensioni d’impresa. Rispetto al primo trimestre 2023 le previsioni sono in miglioramento del 7%, mentre rispetto ad un anno fa il miglioramento è del 2%.

Tuttavia, il 75% dei datori di lavoro italiani continua ad avere difficoltà a reperire persone con le giuste competenze, in particolare per quanto riguarda quelle su IT Data (21%), ingegneria (18%) e vendite e marketing (17%). Mentre per quanto riguarda le soft skill, il 27% degli intervistati indica l’affidabilità e la disciplina come quelle più richieste.

Preoccupa “mismatch”

“Nonostante il contesto macroeconomico generale, le prospettive di assunzione rimangono solide e le aziende di tutti i settori continuano ad assumere per i ruoli più richiesti”, commenta Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. “Allo stesso tempo, molti si trovano ad affrontare sfide mai sostenute prima per trovare persone che abbiano le competenze tecniche e trasversali di cui hanno bisogno, in particolare nei settori dei trasporti, dell’automotive, dell’energia e del life sciences. Si tratta della previsione di assunzioni rivolte a personale altamente specializzato, di cui le aziende, oggi ancora più rispetto all’ultima rilevazione, dichiarano la carenza. Investire nell’aggiornamento, nella riqualificazione e nel preparare le persone ai lavori di domani non è mai stato così importante e dovrebbe essere una priorità per ogni leader aziendale”.

Dove cercare lavoro

Anche per il secondo trimestre dell’anno, i datori di lavoro di tutte le quattro macroaree italiane prevedono di aumentare i propri organici. Tuttavia, le prospettive cambiano non di poco in base all’area di riferimento. Al Nord Ovest (+23%) e al Nord Est (+22%) si registrano le previsioni migliori e anche i dati del Centro (+19%) sono sopra la media nazionale. Invece per Sud e Isole si rileva l’unico caso in cui le previsioni per il secondo trimestre (+8%) per quanto positive sono in calo (-1%) rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Il settore con le prospettive migliori è quello delle telecomunicazioni, media & communication (+32%), che si lascia alle spalle la crescita zero del primo trimestre. Ma è l’automotive e trasporti (+26%) a segnare il miglioramento più importante rispetto ai tre mesi precedenti: +36%.