Lavori più richiesti nel futuro: non solo esperti di IA, anche braccianti e autisti

Secondo il World Economic Forum, nei prossimi 5 anni verranno creati 170 milioni di posti di lavoro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 8 Gennaio 2025 11:49

Entro il 2030, il mondo vedrà la creazione di 170 milioni di nuovi posti di lavoro, che coinvolgeranno non solo esperti di intelligenza artificiale, ma anche autisti, educatori, contadini e insegnanti. Di questi, 92 milioni di ruoli saranno sostituiti, generando un incremento netto di 78 milioni di nuove professioni. Tuttavia, per rimanere competitivi, sarà fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Questo è quanto emerge dal Rapporto sul Futuro del Lavoro 2025, pubblicato dal World Economic Forum, basato su dati provenienti da oltre 1.000 aziende.

I lavori più richiesti

Le professioni più richieste includeranno:

  • informatici;
  • braccianti;
  • operai edili;
  • lavoratori agricoli;
  • assistenti allo shopping;
  • infermieri;
  • baristi;
  • docenti universitari;
  • professori di liceo.

In generale, i progressi nell’intelligenza artificiale, nella robotica e nei sistemi energetici, con particolare focus sulle energie rinnovabili e sull’ingegneria ambientale, stimoleranno una crescente domanda di figure professionali specializzate in questi ambiti. Al contrario, le professioni meno richieste saranno quelle di cassieri, commessi, guardie giurate, segretari, colf, stampatori, bibliotecari e grafici.

Per questo motivo, “è urgente un’azione collettiva nei settori pubblico, privato e dell’istruzione per affrontare le crescenti carenze di competenze“, stando al report. Qui l’elenco dei lavori più richiesti dalle aziende:

  • lavoratori agricoli, braccianti e altri lavoratori del settore agricolo;
  • autisti di camion leggeri o per servizi di consegna;
  • sviluppatori di software e applicazioni;
  • carpentieri edili, finitori e lavoratori delle professioni correlate;
  • venditori al dettaglio;
  • lavoratori nella lavorazione alimentare e professioni correlate;
  • autisti di auto, furgoni e motociclette;
  • professionisti infermieristici;
  • lavoratori nell’ambito della ristorazione e bevande;
  • direttori generali e responsabili operativi;
  • professionisti del lavoro sociale e della consulenza;
  • manager di progetto;
  • docenti universitari e di istruzione superiore;
  • insegnanti delle scuole secondarie;
  • assistenti per la cura personale.

Competenze umane ancora al primo posto

Nel complesso, le competenze tecnologiche, come quelle in intelligenza artificiale, big data e cybersecurity, vedranno un rapido aumento della domanda, ma le competenze umane, come il pensiero creativo, la resilienza, la flessibilità e l’agilità lavorativa, continueranno a essere fondamentali. La combinazione di entrambe le tipologie di competenze “diventerà sempre più cruciale in un mercato del lavoro in continua evoluzione”.

In generale, i ruoli di prima linea e i settori essenziali, come l’assistenza e l’istruzione, sono destinati a registrare la maggiore crescita di posti di lavoro entro il 2030. Nel frattempo, i progressi nell’intelligenza artificiale e nelle energie rinnovabili stanno rimodellando il mercato, con un incremento della domanda per molti ruoli tecnologici e specialistici, ma un calo per altre professioni, come quella dei designer grafici.

Maggiore interesse per il comparto della cybersecurity

Le tensioni geopolitiche rappresentano una delle principali preoccupazioni per il 34% delle aziende, mentre le restrizioni commerciali e i cambiamenti nelle politiche industriali stanno trasformando molte altre realtà aziendali. Alcune imprese prevedono di adattarsi tramite strategie di offshoring e reshoring. Queste pressioni stanno anche aumentando la domanda di competenze come la cybersecurity.