Nel mondo del lavoro, il concetto di Diversity Management sta diventando sempre più rilevante. Gli studi su questo tema mirano a valorizzare le competenze individuali di ogni lavoratore e a promuovere un ambiente di equilibrio e dialogo all’interno dell’azienda. Il Diversity Management include una serie di iniziative pratiche e politiche volte a valorizzare le diversità presenti sul luogo di lavoro, tra cui:
- Genere;
- Differenze culturali;
- Orientamento sessuale;
- Orientamento religioso;
- Orientamento politico;
- Età;
- Disabilità (fisica o psichica).
Attualmente, per promuovere tali iniziative, sono state istituite figure specializzate che si dedicano alla promozione dell’inclusione di tutti i dipendenti all’interno dell’azienda. Questa figura è il Diversity Manager.
Indice
Cos’è il Diversity Management?
Il Diversity Management comprende tutte le pratiche e le politiche volte a rispettare le diverse sfaccettature presenti all’interno di un’azienda, supportando una vasta gamma di stili di vita e soddisfacendo le esigenze individuali di ciascun individuo. Ogni gruppo sociale è unico e caratterizzato da elementi distintivi che contribuiscono a rendere ogni individuo unico sia nel contesto sociale che in quello lavorativo e professionale.
Fino a poche decine di anni fa, nelle aziende si privilegiava la ricerca di un lavoratore modello, con l’intento di eliminare le diversità. Tuttavia, recentemente, questo approccio è stato completamente rivoluzionato grazie all’intervento del Diversity Manager e all’implementazione di politiche volte a promuovere un ambiente lavorativo che apprezza e stimola le differenze.
Va evidenziato che questo approccio non solo rappresenta un imperativo etico, ma è stato anche dimostrato che aumenta significativamente le probabilità di successo dell’azienda, sia dal punto di vista finanziario che in termini di innovazione e reputazione.
Benefici del Diversity Mangement
I benefici del Diversity Management sono supportati da numerosi report pubblicati ogni anno. È ormai ampiamente documentato che la presenza di diversità, piuttosto che uniformità di genere nel top management, incrementa le probabilità di conseguire profitti superiori alla media. Allo stesso modo, una diversità etnica e culturale all’interno dell’azienda garantisce migliori performance complessive.
Va considerato anche il vantaggio per l’immagine aziendale, poiché l’integrazione e il rispetto delle diversità rappresentano un tratto distintivo prezioso agli occhi dei clienti, degli stakeholder e dei potenziali collaboratori.
Inoltre, in un ambiente lavorativo dove tutti si sentono inclusi e a loro agio, i dipendenti sono più felici e possono dare il meglio di sé, lavorando in un clima tranquillo e privo di tensioni. Questo tipo di ambiente, incentrato sulla valorizzazione delle diversità anziché sulla loro negazione, non solo contribuisce a una cultura aziendale più civile, ma anche a un aumento della produttività e a un miglioramento della reputazione aziendale.
Cultural Diversity
Il concetto di Diversity Management include molteplici dimensioni, tra cui la diversità culturale. Ogni lavoratore, appartenente a una cultura diversa, porta con sé valori e abitudini differenti, influenzati dall’ambiente culturale in cui è cresciuto e dal suo credo religioso.
Attualmente, sono ancora poche le aziende che affrontano in modo approfondito le diversità etnico-culturali all’interno dell’impresa, ma ci si aspetta che nel corso degli anni ci siano miglioramenti anche da questo punto di vista. I primi studi hanno già dimostrato che le aziende con un maggiore grado di diversità culturale tendono ad avere profitti superiori rispetto alla media.
Gender Diversity
Negli ultimi anni, il Gender Management ha ricevuto grande attenzione da parte delle aziende, con la maggior parte di esse che adotta politiche e pratiche per promuovere la diversità nell’orientamento sessuale e nell’identità di genere. Tuttavia, mantenere questo impegno richiede una costante dedizione e, nonostante i progressi, molte aziende sono ancora indietro. In alcuni paesi, le donne continuano a lottare per ottenere parità salariale e pari opportunità di carriera rispetto ai colleghi maschi.
L’obiettivo è eliminare ogni forma di discriminazione e promuovere un ambiente di lavoro basato sull’educazione e il rispetto. A questo scopo, le aziende stanno implementando una serie di iniziative, come programmi per il rientro al lavoro delle madri, spazi dedicati all’allattamento per le dipendenti, servizi di assistenza per l’infanzia e congedi parentali.
Age Diversity
Una branca del Diversity Management è l’Age Management che, attraverso interventi e iniziative, si impegna nel valorizzare i punti di forza di ogni dipendente in considerazione anche dell’ età anagrafica. Le diversità dal punto di vista anagrafico, infatti, possono influire positivamente sull’azienda se valorizzate.
Il principio fondamentale alla base delle strategie dell’Age Management è quello di creare un equilibrio tra le diverse generazioni presenti all’interno dell’azienda, promuovendo pari opportunità per i dipendenti di tutte le fasce d’età.
Implementando politiche specifiche, i manager devono considerare che sebbene i lavoratori più anziani possano perdere alcune competenze, soprattutto di natura fisica, essi possiedono un’esperienza sul campo che porta ad acquisire altre competenze preziose.
D’altro canto, i lavoratori più giovani sono spesso più vicini al mondo dell’innovazione, hanno una propensione naturale per lavori creativi e sono più familiari con i sistemi informatici.
Disability Diversity
Le attività e le iniziative volte a promuovere la carriera delle persone con disabilità rientrano nella sfera del Disability Management. Questo approccio mira a ridurre al minimo l’impatto negativo che le persone con disabilità possono incontrare sul posto di lavoro e all’interno del team, concentrandosi soprattutto su progetti per favorire la loro crescita professionale.
Approfondendo ulteriormente, è importante notare che i profili che inizialmente possono sembrare difficili da gestire, se adeguatamente integrati nell’azienda, possono effettivamente contribuire in modo attivo ed efficace alla sua crescita.
Tuttavia, è cruciale considerare che non tutti gli individui appartenenti alle categorie protette sono simili. Le disabilità che colpiscono i singoli lavoratori possono essere di natura psichica, fisica o sensoriale e, naturalmente, ciascuna presenta esigenze e caratteristiche uniche. Di conseguenza, è necessario sviluppare iniziative personalizzate in base ai bisogni specifici, al fine di rendere l’azienda produttiva e competitiva anche con il contributo di lavoratori appartenenti a categorie più vulnerabili.
Le pratiche adottate nel contesto del Diversity Management non coinvolgono solamente gli individui appartenenti alle categorie protette, ma anche le famiglie o coloro che sono più vicini a loro.
Diversity Manager
Il Diversity Manager è la figura professionale responsabile di promuovere l’integrazione all’interno dell’azienda, abbattere le barriere e attuare politiche di inclusione. Questo professionista delle Risorse Umane è diventato essenziale in ogni azienda per garantire l’inclusione di ogni individuo nel contesto lavorativo, creando un ambiente di lavoro caratterizzato da tranquillità e accettazione. Grazie al lavoro del Diversity Manager, ogni lavoratore ha l’opportunità di esprimere appieno le proprie potenzialità, apportando significativi benefici all’impresa.
Diversity Management in Italia
Anche nel nostro paese, il tema del Diversity Management sta guadagnando sempre più rilevanza, tuttavia spesso l’approccio ad esso è ancora superficiale e approssimativo, limitando le numerose diversità presenti nel mondo del lavoro principalmente alla parità di genere.
In Italia, dunque, c’è ancora molto da fare, ma negli ultimi anni si è registrato un notevole progresso che ha spinto molte aziende a interessarsi a questo tema e a includere un Diversity Manager tra i propri collaboratori per gestire in modo efficace queste attività.
Tuttavia, la maggior parte degli sforzi si concentra principalmente sul Gender Management, mentre altri aspetti del Diversity Management vengono spesso trascurati. Ad esempio, in Italia sono ancora poche le aziende che affrontano tematiche legate alla diversità etnico-culturale o all’età dei lavoratori.
Escludendo le grandi aziende o le multinazionali presenti sul territorio italiano, c’è ancora molto lavoro da fare e sarebbe necessario un maggiore investimento di risorse in questo settore. Tuttavia, è probabile che nei prossimi anni si registreranno ulteriori miglioramenti, considerando l’interesse sempre crescente delle aziende per queste iniziative e i benefici anche in termini di immagine aziendale che tali interventi possono produrre.