Carta del docente, il bonus di 500 euro riconosciuto anche ai precari

Si allarga la platea delle persone che hanno diritto alla Carta del Docente, un bonus pari a 500 euro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il bonus docente, pari a 500 euro per ogni anno scolastico (servizio pari ad almeno 180 giorni, anche su spezzoni) spetta a tutti i docenti precari: è questo quanto continuano a stabilire i Giudici del Lavoro, che obbligano così il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad attivare la Carta a tutti i ricorrenti.

Le sentenze dei tribunali del lavoro

Quotidianamente i tribunali del lavoro in Italia ordinano al Ministero dell’Istruzione e del Merito di concedere la Carta docente ai precari, assistiti dall’avvocato Guido Marone, confermando che il Bonus docente di 500 euro per ogni anno scolastico spetta a tutti i docenti in questa situazione. Di conseguenza, una volta ottenuta la sentenza, su sollecitazione dello Studio Marone, il Ministero attiva la Carta docente per il docente precario entro un periodo medio di 30 giorni, consentendo di utilizzare l’intera somma anche in un’unica soluzione per l’acquisto di beni e servizi di valore considerevole.

Dunque, per ottenere la Carta docente, tutti i docenti precari che hanno lavorato con contratto a tempo determinato possono rivolgersi al tribunale del lavoro per richiedere il pagamento del bonus di 500 euro per ogni anno di servizio, relativo agli ultimi 5 anni scolastici.

Anche a novembre 2023 vi era stata una sentenza emessa dal giudice del Lavoro di Palermo, Giuseppe Tango, che riconosceva il diritto ad usufruire della carta ad un professore precario da 18 anni di biologia, chimica e matematica. Nella sentenza, il giudice affermava che il rapporto di lavoro dei docenti a tempo determinato è equiparabile a quello dei colleghi assunti a tempo indeterminato, poiché svolgono le stesse mansioni in modo completo, nonostante la durata limitata del loro servizio. Questa limitazione temporale non giustifica alcuna discriminazione secondo la normativa europea.

A cosa serve la Carta

L’iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito, stabilita dalla legge 107 del 13 luglio 2015, articolo 1 comma 121, mira a consentire ai docenti di usufruire dei vantaggi offerti dalla carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, come specificato nell’articolo sopracitato della Legge 107/2015 (Buona Scuola).

La Carta è destinata ai docenti delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che parziale. Questi includono anche i docenti in fase di formazione e prova, quelli dichiarati inidonei per ragioni di salute secondo l’articolo 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modifiche, oltre ai docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o con altre assegnazioni, nonché i docenti presso scuole all’estero e istituzioni militari.

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:

  • libri, testi e pubblicazioni, inclusi formati digitali, utili per l’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizioni a corsi di aggiornamento e qualificazione professionale offerti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
  • iscrizioni a corsi universitari di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, correlati al profilo professionale, nonché a corsi post-laurea o master universitari pertinenti;
  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • ingressi a musei, mostre, eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • attività coerenti con le iniziative delineate nel piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e nel Piano nazionale di formazione, come previsto dall’articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).