Bando Sport e Periferie 2023: a chi spetta e come richiedere il contributo

Pubblicato l’avviso “Sport e Periferie 2023” sul sito del dipartimento per lo Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, al via le domande da settembre

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato l’avviso “Sport e Periferie 2023” sul sito del dipartimento per lo Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, con il quale sono state fornite le indicazioni relative alla presentazione della domanda, nonché i relativi termini e requisiti, per richiedere e ottenere il contributo.

Si tratta, di fatto, di una sovvenzione, di importo massimo non superiore a 700mila euro che può essere destinata a opere di intervento che abbiano come obiettivi:

  • la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;
  • migliorare la qualità urbana e procedere con la riqualificazione del tessuto sociale;
  • l’incremento della sicurezza urbana, anche attraverso la promozione di attività sportiva;
  • la diffusione della cultura del rispetto e della giustizia sociale.

Tale convenzione prevede una quota di cofinanziamento in funzione della popolazione residente.

A chi spetta il contributo “Sport e Periferie 2023”

Possono richiedere il contributo tutti i Comuni del territorio italiano, con popolazione fino a 100.000 abitanti (fonte ISTAT – ultimo aggiornamento), presentando una sola proposta di intervento relativa ad un solo impianto di proprietà nel territorio del Comune proponente.

L’Ente che fa la richiesta, però, non deve essere destinatario diretto o indiretto di finanziamenti a valere sul Fondo Sport e Periferie in relazione agli avvisi pubblicati negli anni 2020 e 2022. Per quanto concerne invece gli avvisi pubblicati prima del 2020 compresi i piani pluriennali, il Comune potrà partecipare al presente avviso a condizione che l’intervento finanziato sia stato compiutamente realizzato e ne sia in corso la fruizione da parte degli utenti. Il possesso dei requisiti, a pena di esclusione, deve sussistere al momento della presentazione della domanda di partecipazione e permanere ininterrottamente fino alla completa realizzazione dell’intervento.

I progetti ammessi al contributo

Potranno essere proposti, per l’ammissione al contributo “Sport e Periferie 2023”, i progetti su impianti sportivi volti nello specifico alle seguenti finalità:

  • realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione, nelle stesse aree, di attrezzature sportive necessarie per l’allestimento di strutture e impianti, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;
  • completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività agonistica nazionale e internazionale.

Alla realizzazione dei progetti è destinato un finanziamento complessivo pari 75.000.000,00 euro a valere sulle risorse del Fondo Sport e Periferie annualità 2023 (decreto del Ministro per lo Sport e i Giovani 8 giugno 2023), che potranno essere integrate con ulteriori risorse eventualmente disponibili nel corso dell’anno. In ogni caso, come già accennato, la richiesta di contributo a carico del Fondo Sport e Periferie non potrà essere superiore a 700.000,00 euro per ciascun intervento.

Le risorse finanziarie sono assegnate ai progetti ritenuti ammissibili e valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, secondo la procedura a sportello.

In nessun caso il progetto potrà prevedere altri finanziamenti o benefici economici di qualsiasi tipo, di carattere europeo, nazionale, regionale e locale, i quali, se sopravvenuti rispetto alla data della domanda di partecipazione, comporteranno la decadenza dal finanziamento eventualmente già concesso e l’inammissibilità ex tunc della candidatura al presente avviso.

Come fare domanda

La domanda di assegnazione del finanziamento deve essere compilata sulla piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo avvisibandi.sport.governo.it/bandi, aperta dalle ore 12,00 del giorno 1 settembre 2023, compilando regolarmente tutti i campi previsti.

La procedura è interamente guidata e consta delle fasi seguenti, dettagliatamente descritte nel “Manuale Utente”, anch’esso consultabile al sopraindicato indirizzo web:

  • accredito alla piattaforma tramite SPID (qui la guida per attivarlo);
  • compilazione della domanda;
  • allegazione della documentazione firmata digitalmente in formato pdf.p7m;
  • invio della domanda e ricezione della ricevuta di conferma di corretto inoltro.

La scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione completa in ogni sua parte, è fissata al 10 ottobre 2023 ore 12,00. Tale termine è da considerarsi perentorio. Il corretto inserimento dei dati è a completa ed esclusiva responsabilità del richiedente delegato, restando esclusa qualsivoglia responsabilità a qualsivoglia titolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri laddove dovessero riscontrarsi inesattezze o discordanze che, a seguito di verifica, dovessero comportare l’esclusione dalla procedura. Parimenti resta esclusa la responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri qualora per disguidi tecnici, attribuibili al sistema adottato dal richiedente, la domanda non dovesse essere correttamente trasmessa entro i termini sopraindicati.

Documenti e dati necessari

Al momento della domanda devono essere confermate (qualora precaricate) o fornite le seguenti informazioni:

  • Soggetto richiedente (Comune);
  • Dati relativi al legale rappresentante;
  • Contatto mail e indirizzo PEC e telefonico;
  • Comune, Provincia, Città Metropolitana e Regione;
  • Codice fiscale, ovvero il codice fiscale dell’ente richiedente il contributo;
  • Proprietà pubblica dell’impianto da dimostrare fornendo il titolo di proprietà e i relativi dati di trascrizione nei registri immobiliari;
  • CUP già attivato per lo specifico progetto;
  • Indirizzo impianto e Codice Univoco assegnato dal Censimento Impiantistica Sportiva (Sport e Salute) se in possesso (in caso di impianto di nuova realizzazione, va indicato il codice catastale del Comune e l’indirizzo dell’impianto che si andrà a realizzare. In ogni caso, dovrà necessariamente essere richiesto e ottenuto il Codice Univoco del Censimento;
  • Impiantistica Sportiva prima dell’assegnazione del finanziamento, pena revoca dello stesso;
  • Eventuale affidamento in gestione/concessione dell’impianto. In caso di gestione/concessione dell’impianto, bisogna allegare anche l’atto di concessione, che deve essere regolarmente registrata secondo la normativa vigente, indicando la durata della concessione e il soggetto concessionario;
  • Tipologia di intervento, in particolare dovrà essere indicato: a) se si tratta di realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione nelle stesse aree di attrezzature sportive, necessarie per l’allestimento di strutture e impianti, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti; b) se si tratta di completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività agonistica nazionale e internazionale;
  • Discipline sportive praticabili nell’impianto tra quelle riconosciute dal CONI e dal CIP. Saranno oggetto di attribuzione di punteggio discipline praticate a livello agonistico, che dovranno essere certificate tramite trasmissione di appositi documenti che rilevano l’effettiva iscrizione allo svolgimento di tornei, campionati etc.;
  • Importo lavori, importo totale dell’intervento e importo del contributo richiesto, in questo caso va indicata anche la quota di compartecipazione finanziaria a carico del soggetto richiedente;
  • Impegno ad inserire l’intervento negli atti di programmazione dell’Ente ai sensi dell’art.37 comma 1 del Codice dei Contratti – d.lgs 36/2023;
  • Autorizzazione l trattamento dei dati personali, ai fini dell’espletamento della procedura.

Inoltre, vanno allegati documenti con autocertificazione resa ex D.P.R. n. 445/2000, per attestare:

  • che l’intervento non riguardi impianti sportivi oggetto di contenzioso giudiziario o insista su aree o terreni a loro volta oggetto di contenzioso giudiziario;
  • l’ impegno a garantire, nelle procedure di appalto, il rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36;
  • che il Comune non si trovi in dissesto finanziario secondo le previsioni dell’articolo 5 comma 3 lett. c);
  • che il Comune non deve essere destinatario diretto o indiretto, per tale ultimo intendendosi a titolo esemplificativo quello in cui beneficiario formale è una A.S.D. e/o, S.S.D., concessionaria di impianto sportivo di esclusiva proprietà comunale di finanziamenti a valere sul Fondo Sport e Periferie in relazione agli avvisi pubblicati negli anni 2020 e 2022;
  • per quanto concerne gli avvisi pubblicati prima del 2020 compresi i piani pluriennali, che l’intervento finanziato sia stato compiutamente realizzato e ne sia in corso la frunzione da parte degli utenti.

Infine, alla domanda, deve essere allegata la seguente documentazione:

  • Relazione descrittiva sulla ipotesi di modalità di gestione dell’impianto, che evidenzi anche gli effetti di miglioramento del tessuto sociale di riferimento, al fine di garantirne una maggiore e certa fruibilità nell’arco dell’intera giornata, con attività indirizzate al mondo della scuola, di promozione dei valori delle pari opportunità, di favorire la diffusione dei principi di non discriminazione, inclusione sociale, partecipazione dei soggetti disabili, delle minoranze etniche e di altri gruppi socialmente vulnerabili;
  • Stima dei costi di gestione e manutenzione su base annua dell’impianto oggetto dell’intervento e relativa sostenibilità. La predetta stima dovrà contenere la descrizione puntuale degli interventi e dei risultati attesi, l’indicatore utilizzato per la misurazione dei risultati, dovrà essere corredato da tavole illustrative ed elaborati tecnico-economici e dal programma attuativo degli stessi;
  • Progetto di fattibilità tecnico economico o progetto esecutivo;
  • Parere CONI e tutti i pareri, assensi, indagini e verifiche previste dal Codice dei Contratti – d.lgs 36/2023 e relativi allegati (ove necessario), qualora i progetti siano accompagnati dall’atto di verifica/validazione;
  • Delibera di approvazione del progetto dell’intervento comprensiva dell’indicazione della partecipazione del soggetto proponente; nella delibera deve essere, inoltre, indicata espressamente la partecipazione all’avviso “Sport e Periferie 2023”, fermo restando che non sono ammissibili candidature concorrenti con altri bandi ed avvisi diretti ad ottenere risorse pubbliche per il medesimo progetto, eccezion fatta per la quota di cofinanziamento comunale o concessioni di mutuo per coprire quest’ultimo;
  • Eventuali altri atti autorizzativi, pareri e altri atti comunque denominati, già rilasciati dagli enti competenti;
  • Atto di concessione, che deve essere regolarmente registrata secondo la normativa vigente, e dichiarazione di assenso del concessionario all’esecuzione delle opere eventualmente finanziate, in caso di impianto in gestione/concessione.

Spese ammesse

Sono ammissibili, purché coerenti con le finalità di intervento, le seguenti spese:

  • lavori;
  • incentivi per funzioni tecniche;
  • incarichi professionali esterni conferiti con procedure di affidamento avviate successivamente alla data di pubblicazione del presente avviso e le spese tecniche sostenute per lo svolgimento dell’incarico di progettazione per l’Avviso Sport e Periferie 2022, purché regolarmente deliberate dalla giunta Comunale;
  • imprevisti;
  • pubblicità;
  • attrezzature sportive necessarie per l’allestimento di strutture e impianti, nei limiti del 10 % del contributo richiesto;
  • altre voci di costo previste nei quadri economici di lavori pubblici;
  • eventuali varianti in corso d’opera, nel rispetto del Codice dei Contratti – d.lgs 36/2023, strettamente necessarie alla realizzazione del progetto preventivamente autorizzate del Dipartimento per lo Sport, contenute all’interno della spesa complessiva del quadro economico approvato.

Sono non ammissibili:

  • eventuali costi di esproprio o di acquisto del terreno su cui deve essere realizzato l’impianto;
  • eventuali costi per l’acquisto di strutture sportive, ovvero da adibire a centri sportivi;
  • sistemazione delle aree esterne se non strettamente connesse alla realizzazione o alla riqualificazione dell’area sportiva;
  • servizi e/o lavori affidati dall’ente locale in violazione delle disposizioni previste;

Al fine di agevolare i Comuni nella predisposizione di elaborati tecnici adeguati al livello progettuale presentato a corredo della candidatura e conformi alle previsioni dell’art. 41 del Codice dei contratti, verranno riconosciute le spese sostenute a far data dalla pubblicazione del bando per i servizi di progettazione, purché comprovate da regolare documentazione amministrativa e contabile. Tali spese verranno prioritariamente imputate alla quota di cofinanziamento a carico dell’ente richiedente.

Cause di esclusione

Sono escluse le richieste:

  • relative ad interventi su impianto sportivo, laddove gli interventi previsti, abbiano usufruito o usufruiscano di altri finanziamenti o benefici economici pubblici di qualsiasi tipo di carattere europeo, nazionale, regionale e locale;
  • relative ad interventi su impianto sportivo già beneficiario di finanziamenti a valere sul Fondo Sport e Periferie in relazione agli avvisi pubblicati negli anni 2020 e 2022; per quanto concerne gli avvisi pubblicati prima del 2020 compresi i piani pluriennali, il Comune potrà partecipare al presente avviso a condizione che l’intervento finanziato sia stato compiutamente realizzato e ne sia in corso la fruizione da parte degli utenti;
  • relative a impianti sportivi oggetto di contenzioso giudiziario o che insistono su aree o terreni a loro volta oggetto di contenzioso giudiziario;
  • che non siano cofinanziate in misura minima;
  • non corredate dal livello minimo di progettazione ossia da un progetto di fattibilità tecnico economica;
  • presentate da soggetti che non rientrano nelle categorie indicate; relative ad un contributo di importo superiore all’importo massimo; pervenute prive della documentazione e delle dichiarazioni indicate all’art.6.

Nel bando, inoltre, viene anche chiarita la procedure di verifica delle Commissioni, nonché la valutazione dei progetti, con l’indicazione dei punteggi attribuiti e dei criteri utilizzati.

Modalità ed erogazione del finanziamento

Il finanziamento verrà erogato sulla base di apposita convenzione sottoscritta con firma digitale tra il Capo del Dipartimento per lo Sport o suo delegato e il legale rappresentante del soggetto richiedente, volta a disciplinare la realizzazione delle attività, i reciproci rapporti e responsabilità, nonché le modalità di erogazione del contributo che, in ogni caso, verrà corrisposto in proporzione agli stati di avanzamento dei lavori, certificati dal direttore dei lavori e approvati dal RUP dell’ente beneficiario e in particolare nel rispetto dei seguenti termini:

  • acconto del 20% a seguito della stipula del contratto dei lavori, calcolato al netto del ribasso d’asta;
  • erogazioni intermedie a fronte degli stati di avanzamento lavori (SAL) regolarmente approvati, previa dimostrazione dell’effettivo completo utilizzo degli importi erogati;
  • saldo ad avvenuto collaudo o approvazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera nella misura del contributo concesso, rideterminato in applicazione del ribasso d’asta.

La convenzione verrà sottoscritta con la clausola sospensiva di efficacia fino ad un massimo di giorni 150 consecutivi al fine di permettere al soggetto richiedente la trasmissione del progetto da porre a base di gara verificato e validato con accertamento del RUP circa la libera disponibilità di aree e immobili necessari e la regolarità urbanistica dell’intervento.

Non si potrà procedere ad avviare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori prima della stipula della convenzione ad eccezione di lavori urgenti certificati dal responsabile del procedimento e previa approvazione del Dipartimento per lo Sport.

Nel caso di spese inferiori a quelle preventivate, le somme residue non utilizzate dovranno essere restituite, secondo le modalità stabilite nella convenzione. Non saranno autorizzate varianti in corso d’opera se non strettamente necessarie alla realizzazione del progetto e preventivamente approvate dal Dipartimento per lo Sport, contenute all’interno della spesa complessiva del quadro economico approvato. Qualora invece il soggetto proponente volesse procedere ad autorizzare la variante, il costo relativo sarà a suo totale carico e le somme del Fondo rientreranno nella riserva tecnica a disposizione del Dipartimento per lo Sport per le finalità ivi previste.

Al fine di monitorare lo stato di avanzamento dei progetti e le spese sostenute, il Dipartimento per lo Sport si riserva di effettuare sopralluoghi ed acquisire dati e documentazione che i soggetti beneficiari saranno tenuti a fornire anche attraverso apposita piattaforma di monitoraggio, avvalendosi anche di società in house, tra cui Sport e Salute SpA.