Una tantum da 2.500 euro sugli stipendi dei dipendenti degli enti locali. L’aumento arriverebbe dal recupero degli arretrati grazie alle novità sulle trattative tra sindacati e Governo relativi i contratti: l’apertura del tavolo sul rinnovo del nuovo triennio è all’orizzonte e potrebbe sbloccare a traino gli accordi ancora mancati del triennio 2022/24.
Adeguamenti che riguardano circa un milione e mezzo di impiegati pubblici dei comparti di Istruzione e ricerca e delle Funzioni locali, vale a dire il personale di Regioni, Province, Città, Comuni e Camere di commercio.
Gli aumenti in busta paga
Le stime prevedono che dall’incastro tra i due rinnovi i dipendenti delle Pa locali possano ricevere in busta paga 2.500 euro di arretrati.
La partita sul contratto 2022/24 si gioca soprattutto sulla distanza sugli aumenti tra Governo e sindacati. Il rinnovo dello scorso triennio per la Funzioni locali si è arenato per l’opposizione di Cgil e Uil, che in questo comparto hanno la maggioranza.
Le sigle chiedono risorse adeguate a far fronte al 14% di inflazione fatto segnare nei tre anni e rifiutano l’incremento del 6% proposto dallo Stato. Un divario impossibile da colmare, dato che un adeguamento integrale all’aumento del costo della vita porterebbe a uno stanziamento insostenibile da 32 miliardi di euro sulla Pubblica amministrazione.
Come riferito da Il Sole 24 Ore, la via d’uscita potrebbe dunque essere legata alle trattative per i rinnovi 2025/27 che, in vista della certificazione della nuova rappresentatività dei sindacati nei rispettivi comparti del 4 novembre, sono pronte a partire.
Per la contrattazione del nuovo triennio le risorse sono già state individuate nella scorsa Manovra e le sigle chiedono di destinarne una parte a colmare quanto manca per disincagliare il contratto precedente.
I rinnovi sui contratti degli Enti locali
Si tratterebbe un’evoluzione complicata dal punto vista contabile, ma che non sarebbe da escludere. Sui rinnovi, gli ultimi contatti tra il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e sindacati risalgono a due giorni fa, nell’incontro con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che ha mostrato segnali di apertura:
Il contratto ha uno stanziamento importante, che in altri tempi non c’è stato, ma serve uno sforzo in più: prendiamo tutte le risorse che sono già previste fino al 2027 e domani mattina firmiamo i contratti
Al momento la proposta allo studio del Ministero per i contratti 2025/27 dovrebbe prevedere un aumento mensile intorno ai 190 euro da quest’anno, per salire verso i 230 nel 2026 e i 280 euro a regime dal 2027.
Il titolare della Funzione pubblica dal canto suo, starebbe discutendo con il ministro Giancarlo Giorgetti di mettere in conto nella prossima legge di Bilancio il “fondo di perequazione” da 100-150 milioni di dotazione iniziale per aiutare gli enti locali in difficoltà economica.
Un intervento già previsto dall’ultimo decreto sulla Pubblica amministrazione per permettere alle amministrazioni in regola di potenziare il salario accessorio.