Finalmente, dopo mesi di rodaggio, viene completato il percorso che ci porta dritti dentro alla nuova tv digitale terrestre. Per Natale, si compie definitivamente il passaggio al nuovo standard tv, chiamato Mpeg-4, che elimina definitivamente il vecchio Mpeg-2.
Il percorso è stato previsto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2021 e iniziato già lo scorso marzo, quando per alcuni canali Rai e Mediaset e per alcuni canali locali era stata introdotta la codifica Mpeg-4 in simulcast con l’Mpeg-2, con la possibilità per gli utenti di ricevere le stesse programmazioni con entrambi i sistemi di codifica, in via provvisoria.
Dopo questo passaggio, dal 1° gennaio 2023 entrerà definitivamente in funzione esclusiva il cosiddetto Dvb-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo Dvb.
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Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre
Ma, vi starete chiedendo, cosa cambia in concreto per noi spettatori? La risposta è tanto. Prima di tutto l’immagine e l’audio saranno decisamente migliori e ad alta definizione.
Inoltre, ci sarà il rilascio delle frequenze in banda 694-790 Mhz, la cosiddetta banda 700, per i servizi mobili 5G. Il che significa che si apre una nuova stagione di innovazioni, su più fronti, con dispositivi che dialogheranno ancora di più tra loro e ancora più velocemente.
Ma cosa succede al caro vecchio Televideo, che ancora diverse persone usano spesso? La buona notizia è che il nuovo standard supporta la trasmissione dei dati relativi al Teletext. Quindi si potrà continuare a utilizzare il servizio, che non dipende dal tipo di tecnologia di trasmissione adottate, ma dalle emittenti che possono scegliere di offrirlo o meno insieme alla programmazione. Tra le grandi novità della stagione anche il nuovo canale Warner Tv.
Tv, switch-off definitivo il 20 dicembre
Ma ora, prima di Natale, è stata fissata la data per lo switch-off finale: sarà martedì 20 dicembre. Da mercoledì 21 dicembre, dunque, i canali di tutte le emittenti televisive nazionali e locali saranno visibili soltanto se si è in possesso di tv o decoder in grado di supportare l’alta definizione.
Per visualizzare correttamente i programmi potrebbe essere necessario effettuare la risintonizzazione dei propri televisori. Se, anche dopo averla effettuata, continuate ad avere problemi di ricezione o i canali non sono per nulla visibili, significa che è necessario sostituire la tv o il proprio decoder con un apparecchio compatibile con l’Hd. Per sapere come effettuare la risintonizzazione è possibile anche consultare il sito ministeriale dedicato.
Come fare a sapere se la propria tv è da cambiare
Per capire se la tv rientra tra quelle compatibili con la nuova tecnologia, bisogna collegarsi ai canali dedicati del digitale terrestre. Rai 1 Hd deve essere posizionato al numero 1, Canale 5 Hd al numero 5, La7 Hd al numero 7 e così via.
Coloro che già ricevono questi canali in Hd nei primi 100 numeri del telecomando non devono fare nulla: il 21 dicembre anche la trasmissione di tutti gli altri canali avverrà automaticamente con la nuova codifica Mpeg-4 e i canali saranno visibili in alta qualità.
Gli spettatori che invece, ancora oggi, ricevono i canali nazionali solo dalla numerazione 500 in poi e in definizione standard, ad esempio Rai 1 Sd al numero 501 o Canale 5 Sd al numero 505, per continuare a vedere l’intera programmazione televisiva dovranno necessariamente sostituire la propria tv o il proprio decoder con uno di nuova generazione.
Come sapere se la Tv riceve i canali in Dvb-T2
Se avete acquistato il vostro televisore dopo il 22 dicembre 2018, è certamente compatibile con il nuovo digitale terrestre poiché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere televisori che supportano il nuovo standard Dvb-T2 con codifica Hevc Main10.
Per verificare se siano compatibili, basta consultare il manuale della tv o la scheda tecnica del dispositivo online. Potete anche verificarlo utilizzando il canale di test 200. Se, sintonizzandovi su questo canale, viene visualizzata la scritta Test Hevc Main10, significa che la tv non deve essere cambiata.
Antenne e vecchie tv: cosa bisogna fare
Nessuna fretta di correre a comprare una nuova tv. Prima di acquistare un altro decoder o un televisore di nuova generazione, meglio provare a sintonizzare i canali con l’apposita funzione dal vostro telecomando.
Un’altra opzione, se si abita in un palazzo e più appartamenti non ricevono alcuni canali anche dopo aver effettuato la risintonizzazione, bisogna provare ad aggiornare il terminale di testa, l’apparecchio che gestisce i segnali televisivi da distribuire nella rete di prese tv dell’edificio, chiedendo all’amministratore di condominio, anche senza assemblea, di far verificare l’impianto dell’antenna.
Importante: le attuali antenne, cosiddette a banda larga, possono ricevere le trasmissioni dell’intera banda che va da 474 Mhz a 866 Mhz e dunque non è necessario cambiarle.
Infine è bene sapere dove smaltire il vecchio apparecchio. Basta consegnarlo, gratuitamente, al punto vendita al momento dell’acquisto del nuovo dispositivo, grazie al servizio Uno contro uno, oppure portarlo nell’isola ecologica del vostro comune di residenza.