Salmonella negli integratori: attenzione a questi prodotti

L'azienda Orkla Care ha ritirato una famosa linea di integratori naturali che è possibile acquistare online a causa di un focolaio di salmonella che ha causato almeno tre vittime

Pubblicato: 17 Aprile 2021 12:58Aggiornato: 15 Settembre 2021 11:19

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Un importante avviso è stato diffuso in relazione a un’intera gamma di integratori alle erbe. Si tratta di Husk che, dopo alcuni casi di infezione da salmonella, ritenuti ovviamente sospetti, è stato ritirato in toto dal mercato da parte dell’azienda produttrice  Orkla Care. Un caso divenuto tristemente noto su scala nazionale in Danimarca, dove le autorità locali hanno riportato la notizia di ben tre decessi.

Tutte le vittime avrebbero utilizzato degli integratori riportanti il batterio. L’azienda ha fatto sapere pubblicamente d’aver avviato delle indagini interne. Ciò per quanto riguarda il lotto incriminato, al fine di risalire a tutti i potenziali casi di prodotti corrotti. Analisi sono in corso sull’intera catena produttiva. Fondamentale l’identificazione della fonte della contaminazione, al fine d’essere certi che un caso del genere non possa ripetersi nuovamente.

Il consiglio da parte della Orkla Care è quello di gettar via i prodotti della linea Husk. Qualora già consumati, in parte o in toto, urge ovviamente un consulto medico ospedaliero. Al tempo stesso, sotto l’aspetto economico, si dà ovviamente la possibilità di restituire il prodotto nel punto vendita d’acquisto o presso il sito che ha effettuato la vendita. Purtroppo l’integratore, anche in questo momento, è ancora disponibile sul web in vari store, così come su Amazon.

Salmonella in un integratore a base di erbe: ci sono tre vittime

In toto sono stati segnalati ben 32 casi di infezione da salmonella enterica, di sierotipo typhimurium. Il tutto è avvenuto nel periodo intercorso tra il 12 novembre 2020 e il 31 marzo 2021. Secondo quanto riferisce lo Statens Serum Institut, che si occupa del monitoraggio della salute in Danimarca, riguardano 17 donne e 16 uomini di età compresa tra i 2 e i 92 anni. Di questi 19 sono stati ricoverati in ospedale, e 3 sono deceduti nell’arco di un mese dall’ingestione del prodotto contaminato, anche se non è chiaro se siano morti per cause direttamente legate alla salmonellosi.

Salmonella in un integratore: qual è il prodotto contaminato

Il prodotto incriminato è un integratore in pillole a base di semi di psillio. Il suo utilizzo mira a favorire la regolarità intestinale. I risultati ottenuto da uno studio con un gruppo di controllo, però, hanno permesso l’emergere di una problematica potenzialmente letale.

I pazienti che hanno contratto il batterio avevano assunto queste pastiglie nel lasso di tempo preso in considerazione. Nonostante la mancanza di evidenze materiali, l’azienda produttrice ha deciso di ritirare preventivamente tutti gli integratori e medicinali della linea. Un gesto che evidenzia la buona volontà e tutto l’interesse nel risolvere la questione.

Salmonella in un integratore: attenzione a questi sintomi

Il rischio di aver contratto la salmonella con l’ingestione di un prodotto Husk è molto basso secondo quanto sottolinea il Ssi danese, e il batterio non causa in genere sintomi particolarmente gravi. Tuttavia l’invito è quello di eliminare le pastiglie e rivolgersi immediatamente al proprio medico di base qualora dovessero sorgere dei problemi in seguito all’ingestione degli integratori.

Il sierotipo typhimurium, che è stato rilevato in una confezione aperta del medicinale, causa gastroenterite nell’essere umano, dunque diarrea, vomito e crampi addominali, anche a 72 ore dall’avvenuta infezione.