Quella degli incidenti stradali continua ad essere una delle più gravi piaghe in Italia. Ma secondo uno studio sul 2021 realizzato dall’Aci, l’Automobile Club d’Italia, gli indicatori dei sinistri segnalano un calo rispetto al 2019, l’ultimo anno di riferimento prima dello scoppio della pandemia da coronavirus. Il tragico evento ha limitato gli spostamenti sull’intero Paese, alterando di fatto l’analisi sul 2020.
I dati sugli incidenti in Italia
Da quanto emerge dal report Aci, intitolato “Localizzazione degli incidenti stradali 2021”, le autostrade si confermano quelle con il maggior numero di incidenti registrati, a causa degli elevati flussi di traffico e della pluralità dei mezzi in transito. Considerando lo scorso anno, tra i veicoli coinvolti il 71,5% è rappresentato da autovetture (contro il 73,8% del 2019), il 22,9% da mezzi industriali come autocarri, autotreni e autoarticolati (20,4% nel 2019) e il 5,3% da motocicli (valore stabile rispetto al 2019).
Qui abbiamo spiegato come risparmiare sull’Rc Auto in caso di incidente. In generale rispetto all’anno precedente la pandemia Covid sono comunque diminuiti sia gli incidenti che i decessi (5.119 i sinistri in meno e 179 le vittime). In autostrada i sinistri sono scesi del 15,9%, sulle strade extraurbane del 10,1% e nei centri abitati del 19,5%.
Nel complesso durante il 2021, in tutta Italia, si sono verificati 31.407 incidenti, di cui 1.002 mortali. I feriti sono stati 47.740. L’indice di mortalità sarebbe pari a circa 3,5 morti ogni 100 incidenti.
I periodi più critici e gli utenti più vulnerabili
Nel 2021 gli spostamenti estivi e le partenze nei weekend sono stati determinanti: i mesi di giugno, luglio e agosto sono stati quelli con il maggiore tasso di incidentalità. Il venerdì è stato il giorno in cui si sono verificati più incidenti (15,2%), mentre le ore più critiche sono state quelle comprese tra le 18 e le 20.
I soggetti più vulnerabili ai sinistri sono stati i ciclisti, i motociclisti e i pedoni. L’indice di mortalità delle due ruote si è rivelato essere di gran lunga più elevato rispetto di quello delle quattro ruote: 4,1 morti ogni 100 veicoli a motore coinvolti in incidente e 2,5 per le bici, rispetto all’1,2 delle auto. Una situazione che rendono ancora più preziosi i consigli da seguire in caso di incidenti.
Quali sono le strade più pericolose d’Italia
Secondo lo studio realizzato dall’Aci la strada più pericolosa d’Italia si conferma il Grande Raccordo Anulare di Roma. E sempre nella Capitale, sul fronte delle autostrade, si è rivelata essere particolarmente insidiosa anche la A24, mentre per quanto riguarda la provincia rientrano nella lista la SS 601 Ostia-Anzio e la SS 006 Casilina.
Stando alle rilevazioni degli incidenti nell’anno 2021, tra le strade più pericolose del Paese ci sono anche la SS 02 Cassia, la SS 018 Tirrenia-Inferiore, la SS 0016 Adriatica nei territori di Bari e di Rimini, la SS 001 Aurelia in provincia di Savona e la SS 07 nel comune di Terracina.
Tra le tratte maggiormente insidiose in cui è stato registrato un numero elevato di investimenti spiccano diverse consolari di Roma e la SS 005 Tiburtina nel comune di Tivoli.