Quella che in parte abbiamo vissuto, e che ancora prosegue, è un’estate decisamente calda. Nello specifico, però, non si parla di temperature, o meglio non solo. Il cambiamento climatico non ha ruolo stavolta, dal momento che il focus è riservato ai richiami alimentari.
Tenendo conto della comprensibile apprensione generata dal Covid-19, ormai da quasi due anni a questa parte, è facile capire come i cittadini siano ampiamente suscettibili quando si tratta di temi legati alla salute. Per questo motivo ogni aggiornamento sul fronte dei cibi ritirati dagli scaffali dei supermercati genera il caos online, e non solo. Nelle ultime settimane non sono di certo mancati gli avvisi d’allarme. Si pensi ai gelati, così come allo yogurt, ma non solo. Tanti i prodotti che nei mesi estivi sono stati resi indisponibili per il bene della salute pubblica. Nello specifico l’attenzione è stata rivolta al rischio di presenza nei prodotti di ossido di etilene.
L’ultimo aggiornamento, però, non riguarda questo rischio. Stando a quanto riportato dal sito ufficiale del ministero della Salute, è stato ritirato dal mercato un tipo di latte fresco pastorizzato, parzialmente scremato. Il tutto venduto da un solo produttore. La miglior notizia, però, è che il rischio riguardi un unico lotto, il che ha di certo reso più facile il processo di ritiro.
Latte fresco ritirato: lotto e produttore
Veniamo al dettaglio del prodotto ritirato dal mercato, così da garantire il maggior numero di informazioni possibili agli utenti. L’obiettivo è infatti quello di consentire a chiunque di individuare facilmente il latte fresco ritirato dal commercio, per evitarne il consumo. Il motivo di tale decisione repentina da parte del ministero della Salute è il seguente: si ritiene possa esserci traccia di sostanze inibenti non meglio specificate.
Risulta naturale chiedersi cosa siano però le sostanze inibenti, così da comprendere l’esatto rischio corso. Nei processi di produzione si effettuano delle ricerche delle sostanze inibenti, il che vuol dire verificare se un campione in esame presenta un potere antibatterico residuo. Ma vediamo nel dettaglio le marche e il lotto interessato.
Iniziamo col dire che si tratta del latte parzialmente scremato commercializzato da Latte Vivo srl di Tavagnacco (via Lombardia 2), in provincia di Udine, marchio di identificazione IT 06 33 CE, lotto e scadenza: 12-09-2021.
Latte fresco ritirato: le marche coinvolte
Ecco le marche ritirate dal mercato:
- marchio Bianco Friuli
cartone da 1L - marchio Cadoro
bottiglia PET da 1000ml - Cadoro ti conviene
cartone da 1000ml - Latte Carso
bottiglia PET da 1000ml - Coderno
bottiglia PET da 1000ml - Latte Vivo
cartone da 1000ml
cartone da 500ml - Mungi e Bevi
cartone da 1000ml.
Cosa fare in caso di acquisto di questo latte fresco che ha fatto scattare l’allarme del ministero della Salute? Nel caso in cui il prodotto non sia stato ancora consumato, parzialmente o per intero, si ha l’obbligo di evitarne l’uso. Qualora ciò fosse già avvenuto, si consiglia di consultare il proprio medico di famiglia. Si ricorda, inoltre, come sia ovviamente possibile restituire il prodotto fallato al negozio presso il quale è stato effettuato l’acquisto. Così facendo, si potrà ottenere una confezione differente o, in alternativa, un rimborso spesa.